@ FranzBraile
Uhmmm... ma scusa.. l'IBAN lo diamo dappertutto.... specialmente per bonifici a noi spettanti... come é possibile addebitare qualcosa ad un IBAN?
L’Iban è solo il codice identificativo di un conto corrente, così come la targa lo è per un’auto. Grazie al codice Iban è possibile solo effettuare pagamenti a favore dell’intestatario del conto. Non è invece possibile addebitare spese o effettuare prelievi non autorizzati a carico di quest’ultimo. Insomma, con l’Iban si può solo “dare” e non “prendere”.
Tratto da
quì !
Facilissimo!
Caio si procura l'IBAN di Tizio
Va da un prestatore di servizi e acquista un servizio, diciamo una colf che venga tre volte la settimana, e paga con RID (rimessa interbancaria diretta)
Per il RID, inoltra al prestatore di servizi un modulo RID coi dati di Caio (IBAN, nome cognome ed indirizzo, manco serve il codice fiscale o una copia di documento d'identità) ed una firma scarabocchiata.
Da quel momento, Caio si trova addebitate in conto corrente le spese relative al aervizio stipulato da Tizio.
Il bello è che la banca di Caio, secondo i nuovi regolamenti europei (SEPA) non ha alcun dovere nè di controllare la firma, nè di avvertire preliminarmente Caio.
Starà a Caio fare opposizione al RID e poi arrangiarsi col prestatore di servizi per spiegargli che non è stato lui a sottoscrivere il servizio in questione.
E non è teoria, a me è successo giusto 3/4 mesi fa