[POLIS] Il tempo che non c'è

@ toniz1
heee...
io vado per i 50 (tra un po'...) e suono da quando avevo 9 anni (a 16 il mio primo gruppetto)... tra alti e bassi ho sempre suonato e spero che anche quando smettero' col gruppo (perche' prima o poi smettero'... con questi sto suonando da 20 anni ) continuero' a suonare, magari meno, magari cose diverse (perche' no riprendere qualche pezzo classico), magari con mio figlio? pero' credo che suonero' sempre... magari vendero' qualcosa, ma un pianoforte e 2 tastiere in casa ci saranno.

non farmi pensare al tornare indiertro va là che e' meglio .... che mi piacerebbe poter rifare tante cose... anche se tante di quelle che ho fatto le rifarei uguali, ma alcune le farei diversamente ... ma siamo qui e ora, inutile rivangare...

... meglio suonare!

@ ROGERWAT
questo e' l'eterno problema che fa soffrire l'uomo adulto... la mancanza di tempo per coltivare le proprie passioni.
Io gia' da anni sostengo che la vera ricchezza che può avere un uomo è il tempo per se. Guardi al tuo conto in banca e (fortunatamente) pensi.. ok ho questa cifra potrei comprarmi un sacco di cose... ma tanto chi ha tempo per godersele? io ho anche la sfortuna di essere appassionato di videogiochi e, mettiamoci anche che vorrei dedicare tempo in piu' all' altra passione..correre.
E' vero..saremmo tutti piu' felici con meno soldi e un lavoro part-time.. ma poi ognuno vuole sempre di più e ci hanno abituato sempre di piu' ad essere schiavi del consumismo piu' sfrenato..smartphone inutili che ci fanno anche il caffe' televisori ultra HD Super OLED che si vede il pelo pubico definito solo se ti metti con la palpebra a 10 cm bombardato di luci nell'occhio.
Spesso vedo che il mio umore cambia radicalmente e mi incupisco quando vedo che il tempo libero a mia disposizioen sta finendo..o che in quella piccola sessione di studio/gioco non sono riuscito a combinare niente.. e questo malumore si riflette a cascata su chi ti sta vicino. Alla fine penso che non ci sia soluzione a questo dramma esistenziale..siamo nati per soffrire e basta. Allora..se si voleva veramente dedicarsi anima e core alla musica bisognava tagliare ogni altra distrazione.. la musica e' un sacerdozio diceva Ciccolini. Altrimenti ci si rassegna con maturità a essere dei dopolavoristi mediocri e si strimpella qualcosa negli attimi a disposizione. Spesso poi ci si ritrova a pensare "ma chi me l ha fatto fare?" perche' ho dedicato centinaia di ore alla musica senza combinare un caxxo? Come diceva qualcuno piu' su... alla fine e' un nostro bisogno ..e' una parte di noi che non va trascurata .. pero' bisogna anche essere realisti e capire che , in ogni campo, fai bene una cosa solo se ci trascorri tante tante ore, c he sia la musica o lo sport.
Pensando ai classici bei rimpianti del passato, dato che siamo destinati a soffrire, avremmo pensato. " si ma che palle non trombo mai o mi sento solo..quanto vorrei una topa sempre qui con me in casa" ..insomma l'eterna insoddisfazione umana.
A volte penso anche.. come sta bene l ignorante che non si fa tutte ste paranoie, non pensa che gli manca il tempo...si guarda la tv Uomini e donne.. guarda la partita...esce al bar a farsi il cicchetto.. e non si fa tutte ste fisime

@ zerinovic
E se il tempo c'è ma c'è anche la sfiga??

Cioè come la vedete comprarsi anche la tastiera nuova e poi tagliarsi stupidamente il dito medio destro (si propio dove batte il tasto) con una scatola dei pelati???? Maremma imp la tr avvilup....

@ Dallaluna69
Cazzo!
Oh, quando dici "tagliarsi il dito" intendi che ti sei fatto un taglietto, giusto? Cioè, cerotto, pazienza e guarire. Non taglio serio, spero.

@ anonimo
Mi consola il fatto di aver vissuto un'infanzia dove dopo quattro ore di scuola eri a casa a goderti il mondo.
Adesso fanno fare il tempo pieno, ed aggiungono anche i compiti da fare di sera con gli occhi che crollano.

Mi consola che anche alle superiori i programmi di studio (e le ore) erano minori, e c'era tempo libero.

Mi consola che quando ho cominciato a lavorare (e per molti anni) c'erano ancora diritti e certezze (fino agli anni 2000), e riuscivo comunque a ritagliarmi anche gli spazi per me.

Mi consola il fatto che un tempo potevi permetterti anche qualche spesa in piu' (senza esagerare) per la tua passione preferita, e che non dovevi fare i conti con la calcolatrice per far restare il mese in pareggio.

Mi consola sapere che 40 mila anni di storia dell'umanita', son stati segnati dalla schiavitu', dalle guerre, dalle carestie e da cose orrende. Quelli come me sono nati e cresciuti dopo che la guerra piu' orribile del pianeta, ha fatto riflettere per decenni l'umanita', valorizzando di piu' diritti negati da sempre.
Quelli della mia eta' sono nati nel periodo migliore della storia dell'umanita', e nel posto giusto (nascere in Vietnam o in Palestina in quest'era sarebbe stato una beffa).

Un periodo dove il lavoro era stabile, e si potevano fare progetti di vita.

Oggi si sta tornando indietro, e se e' vero che a me e' stato rubato un pezzo di vita, e' altrettanto vero che i giovani che vivono il precariato e le incertezze, hanno il tempo libero, ma hanno risorse limitate( e precarie) per poter fruire dei benefici del progresso.
Stiamo tornando indieto, e forse c'e' da chiedersi se il progresso sia davvero quel bene che ci fanno credere.

I popoli allo stato selvaggio (i pochi rimasti) vivono qualche anno in meno, ma i giorni di vita li vivono tutti : sono sicuramente piu' felici, e le espressioni dei rari video che li ritraggono, parlano da sole.

Una volta che ti sei procurato il cibo, ti sei riprodotto, hai costruito la capanna hai anche il tempo per costruirti un flauto di canna, o un tamburo e di suonarlo con gioia per tutto il villaggio.

Siamo connessi : ma ad una catena invisibile che ci da l'illusione del fatto che questo sia il mondo migliore.

@ fulezone
ma solo a me capita che le giornate passano velocissime? Io ricordo che pochi giorni fa ero in ferie... solo che quantificare questi giorni adesso mi risulta difficile, sono tornato dalle ferie il 16 agosto e oggi è 29 novembre, ovvio che non trovo il tempo di suonare le giornate durano ore, le settimane giorni e siamo già a Natale!

@ anonimo


In Italia abbiamo un problema : quasi mai vengono rispettati ritmi e orari di lavoro.
Sono non poche le aziende che premono affinche' lo straordinario diventi ordinariamente quotidiano, e di un bel po' di ore al giorno.
In quasi tutti i paesi nordici, ci sono enti governativi che controllano le aziende, e se viene fatta un ora in piu' deve avere una sua motivazione, altrimenti scattano sanzioni.

Con questo modo di fare c'e' gente che non ha neppure il tempo per la famiglia, figuriamoci per la musica...

Poi ci si chiede come mai i consumi stagnano, crollano i matrimoni e le nascite : solo i babbei possono aspettare i dati dell'ISTAT e chiedersi come mai ci sia un andamento simile.
Solo i babbei possono pensare che con 80 euro di bonus bebe' si possa ribaltare la situazione.

Si : siamo fortunati ad avere una famiglia (ed e' sacrosanta), ma bisognerebbe anche potersela godere in modo piu' umano (come in quei paesi dove questo aspetto viene tutelato), e magari si potrebbe avere un paio d'ore a settimana da dedicare a se stessi..
... pero' e' piu' importante il profitto, che diventa capitale da accumulare nei paradisi fiscali.

ci estingueremo e ci reincarneremo nello scarabeo stercorario, a fare palline di merda per tutta la vita, per comprendere meglio il vero valore del denaro..

@ fulezone
Scusate l'OT ma era una riflessione che stavo facendo, per chi come me non ha fatto della musica il suo lavoro,
per svariati motivi ma forse meglio perché si apprezza ogni istante, ma ritaglia ogni attimo della sua vita nel cercare di suonare o ascoltare qualcosa, pensavo che molto spesso non si trova il tempo, 5 minuti per ascoltare e assaporare un suono uno strumento, la settimana scorsa non ho trovato il tempo di tirare fuori la tastiera dalla custodia dopo le prove, domenica mi sono imposto di sistemare il mio angolo, pc al suo posto, casse, ho ripassato i cavi sistemandoli, i pedali, il cavo usb tra pc e workstation, ieri accendo per 5 secondi e la gatta, chissà cosa ha combinato, si è fatta male e ho dovuto spegnere per portarla dal veterinario, poi accendo e sento la voce di mia moglie e anche li trascuro una cosa che amo o trascuro chi amo? Una cosa non si offende, per fortuna. Avevo meno di 15 anni , la mia tastiera di quel tempo una Roland da 61 tasti la conoscevo a memoria al punto che la coprivo con un panno anti polvere e la programmavo senza vedere i tasti che premevo, la conoscevo alla perfezione, oggi mi piacerebbe avere quel tempo da dedicare al mio strumento, invece dopo quasi un anno (l'ho acquistata il 17 dicembre 2016) ancora ci sono svariate funzioni che non conosco, per fortuna ho imparato a conoscerla e ad apprezzare le capacità principali, la sua tastiera, c'è un buon feeling non perfetto ma buono, se avessi avuto a 15 anni quello che ho oggi avrei spaccato veramente, a 15 anni avevo il tempo ma non la disponibilità, oggi ho la disponibilità ma non ho più il tempo, a 15 anni quando poi comprai la D-70 la programmavo in modo impressionante, ricordo che ero riuscito a farla diventare General Midi e a fargli riprodurre anche gli SMF. Bei tempi spero in futuro di riuscire a ritrovare parte del tempo che ho perso per dedicarlo alla musica

@ zerinovic
quotone megagalattico!!