@ TheHopeIHave
toniz1 ha scritto:
ottimo "riassunto".
Rispondo qua perché, come da quote, è il riassunto perfetto
Attualmente trovo che le scelte che meglio potrebbero soddisfare le mie necessità siano Roland vr09,Korg M50 o Kross 61...al limite un Krome.
Quel che dice Valenciano mi trova d'accordissimo
Avendo gia' un Roland, il VR 09 potrebbe essere un po' un doppione.
In realta' e' cosi' solo in parte, perche' sull'RD 800 tendi a farci parti di piano, piano strings ecc.
Sul VR09 ti puoi gestire le parti di organo (e se lo regoli bene, da soddisfazione), peraltro comandato in doppio manuale da RD 800, ma anche pad, synth lead, brass ecc.
Da Ipad puoi gestirlo come un sintetizzatore, creando suoni ben diversi da quelli che ha di base.
La sua struttura pero' e' particolare : e' uno di quegli strumenti che puoi amare o no, a seconda delle tue esigenze.
M50 : l'ho avuto, e non e' per nulla malvagio (a parte la tastiera, ma e' il punto debole di quasi tutti gli strumenti di quella fascia).
Peraltro diversificare le sonorita' rispetto al Roland puo' essere un valore aggiunto, a patto che le provi bene e valuti se sono quelle che cerchi tu.
Stesso discorso per M50 e Kross.
Il fatto e' che stai valutando strumenti diversi tra loro, ed e' difficile comprendere quali possono essere quelli che fanno al caso tuo.
Cio' che rende uno strumento diverso dall'altro, non e' solo la paletta dei suoni, ma anche e soprattutto la sua struttura e il modo di gestire i medesimi.
Un Sintetizzatore puro (non a campioni intendo, ma VA o analogico), ha suoni meno realistici dal punto di vista di emulazione acustica, pero' ha possibilita' di creazione di suoni ed effetti, quasi infinite.
Per contro occorre conoscere bene la sua struttura, ed avere la passione di mettersi li a programmare.
E' l'ideale per chi cerca le sonorita' dei sintetizzatori di epoca pre campionatore, ma non e' consigliato per chi vuole suonare senza le complicazioni della programmazione.
Un Combo, offre praticita' per chi vuole suonare stile "live", e' performante per la gestione della parte di organo, pero' ha una tavolozza timbrica ridotta rispetto ai sintetizzatori a campioni.
Un sintetizzatore a campioni, ha un po' di tutto, e trovi sempre il suono che fa per te. Rende bene su timbriche acustiche (i classici violini, fiati, flauti, ecc) ma spesso e' meno definito su timbriche di organo, di synth in stile analogico (suona bene su timbri synth di fantasia, di atmosfera ecc, ma tende ad essere un po' digitale sui lead e pad classici della discografia).
Quindi come vedi, ogni tipologia di macchina ha i suoi vantaggi e i suoi punti deboli : il mio consiglio e' di provarle valutando non solo cio' che senti in termini di suono, ma anche per come possono essere gestite, in base alle tue esigenze.
Suonando in casa sei avvantaggiato, perche' puoi gestirti comunque gli strumenti senza la fretta e la precisione tipiche del live (preset ordinati in scaletta, necessita' di gestire parti e sovrapposizioni senza tribulare troppo ecc.).