Io ho suonato un paio di anni con portatiile windows (economico, i3, 4gb di RAM) e scheda audio e master. Qualche problema l'ho avuto in live, in particolare la mia scheda audio, m audio fast track pro, si disconnettevevano i driver ogni volta che nell'impianto c'era uno "shock" elettrico, che poteva capitare con prese della corrente che facevano contatto, oppure anche banalmente staccando e attaccando l'audio da delle casse accese a volume alto. E dovevo proprio riavviare il computer (non bastava riavviare il software). Cambiando scheda audio con una focuarite 2i4 non è più successo, anche se mi ha darò problemi 2-3 volte di ricezione MIDI (dal MIDI din della focusrite), che si incantava. Non penso fosse un problema di software, perché la CPU viaggiava sui 10% e la RAM ne usavo poca. Penso che in qualche modo il portatile era troppo suscettibile agli sbalzi di tensione, e in live possono capitare. Ma il portatile era economico, nuovo sui 350€, ma ottimizzato per i live. Per questi problemi, e Essendo che penso che più cose aggiungi e più si possono rompere, penso che usare la scheda audio interna sia più sicuro perché i driver sono ottimizzati e il collegamento è più sicuro del collegamento USB. Col mac puoi usare l'uscita cuffie con non molta differenza di qualità (in un live) rispetto all'uscita di una scheda audio.
Poi, usavo sampletank 2 come suoni generalisti (per stare tranquillo con RAM e processore), truepiano, Kawai ex pro, vintage d come pianoforte, lounge lizard come rhodes e vari synth free e minimonsta, e vb3 per hammond. E forte come vsthost.
La programmazione e la personalizzazione del set-up era semplice e potente ovviamente, non ho mai avuto problemi di prestazione del computer. La qualità del suono era buona, ma ho avuto grandi difficoltà a trovare un pianoforte che suonasse bene con il gruppo (ho usato soprattutto in contesti jazz, ma anche pop-rock), e anche il vb3 non rendeva sempre bene (dipendeva molto dall'ambiente, ma sicuramebten le alte erano un po' troppo morbide). Sia organo che piani ovviamente suonavano benissimo in cuffia..
Sul rhodes niente da dire, era spettacolare.
Anche il vb3 passato in una simulazione Marshall di amplitube urlava molto bene nei pezzi hard rock.
In generale dopo vari problemi di instabilità, sono pian piano passato a un set-up ibrido, suoni del Casio px5 + PC, e poi un po' solo casio px5, e poi ho aggiunto iPad come expander di hammond e qualche synth, usando comunque Casio per il 70% dei suoni e iPad il resto.
Se dovessi tornare al computer terrei comunque un set-up ibrido con Casio + mac, senza scheda audio. Ma non vedo il motivo di cambiare per ora, mi trovo benissimo così.
Sarò solo io, ma io mi trovo meglio in live col piano del Casio che come mi trovavo con il vintage d e il Kawai ex pro.
Di contro questi anni di esperienza col PC mi hanno portato a imparare il mondo dei VST, vsrhost, effetti, sequencer, cosa che mi è molto utile ora in fase di produzione di banking track, oppure semplici registrazioni o cose cosi che prima non conoscevo.
Scusate sono stato un po' lungo, ma avevo tempo..