greg ha scritto:
Quale sarebbe l'utilizzo distorto?
Mettere insieme dei loop preconfezionati per tirar fuori un brano di mediocre qualità, per esempio.
greg ha scritto:
Il punto è che tra qualche tempo con i computers quantici che musica ascolteremo?
La musica che l'artista deciderà di comporre, usando il computer come strumento. Uno con un computer e virtual instrument orchestrali ci può comporre ed arrangiare una suite di musica classica, non per forza dal computer esce musica spazzatura come quella che si sente nelle discoteche. Ma è musica che viene creata, composta, arrangiata e suonata parte per parte da un essere umano, l'artista che sta dietro la macchina appunto, e che usa la macchina come strumento per concretizzare il suo lavoro.
Beninteso è solo un esempio di una miriade di altri che potrebbero essere fatti.
greg ha scritto:
che capacità dovrà avere il nostro cervello nel percepire tutto ciò che si potrà produrre?
Le stesse che ha oggi, dato che ad usare il computer, e parlo di uso artistico e corretto della macchina in quanto strumento di lavoro, è sempre un essere umano.
greg ha scritto:
Io credo che la creazione debba rimanere nell'ambito umano e delle umane capacità artistiche
Se si parla di "arte", si presuppone un'attività umana dietro. Usare un computer come supporto nella composizione, arrangiamento multitraccia e mastering di un brano è un uso corretto ed artistico. Usarlo per mettere insieme due loop preregistrati prelevati da una libreria, o far comporre a lui un brano tramite algoritmi, è un uso distorto e non artistico.
Onestamente non capisco queste "crociate" contro la tecnologia. La tecnologia non è un male, è il suo abuso ad essere scorretto, ed il valore artistico di qualcosa va giudicato in base al risultato finale ed al lavoro che ci sta dietro, non in base ai mezzi usati per arrivarci. D'altra parte uno anche col più bel pianoforte acustico del mondo può cavarci fuori roba di valore artistico nullo, vedi gente come la Giulia Mazzoni.