@ igiardinidimarzo
Cyrano ha scritto:
No carissimo, il vangelo mostra chiaramente come dio ami in particolare modo la pecorella smarrita, anche prima che essa si penta
quanto dici ancora una volta è parzialmente vero:
Dio si mette sempre alla ricerca della pecorella smarrita, ma non può perdonare se il peccatore non si pente:
la Maddalena, il buon ladrone, Zaccheo... e tutti i 'peccatori' cui Gesù mostrava la sua Misericordia erano già pentiti nel loro cuore quando hanno ricevuto il 'riconoscimento' da parte del Salvatore:
Gesù non dice al bestemmiatore sulla terza croce: oggi sarai con me in Paradiso, lo dice, piuttosto, al ladrone 'pentito'...
Gesù non dice a Nicodemo: chiunque può entrare nel regno di Dio (e quindi ricevere la grazia), ma solo chi è 'rinato' nello Spirito;
un peccatore che continua a vivere nel peccato senza riconoscere il suo peccato non può essere perdonato (Dio lo cerca, comunque, ma non può accoglierlo nel suo seno)...
Sono parzialmente d'accordo con te
1) ovviamente dio non può perdonare qualcuno "suo malgrado"...se uno il perdono non lo vuole o non mo accetta, dio non può imporlo
2) comunque dio ama senza riserve tanto il santo quanto il peccatore, con più tenerezza forse il peccatore, anche quando non pentito, perché il problema non é che dio non perdona, é che l'uomo con accetta il perdono gratuito
3) cristo si é fatto uomo, é morto e resuscitato per la salvezza di ogni uomo e per la remissione di tutti i peccati...si potrebbe pensare (so che non é ortodosso) che una volta che il sacrificio é compiuto, il peccato é redento, per tutti e per sempre
4) basta dunque dire: accetto cristo come redentore, ed i peccati sono rimessi
5) ovviamente se sinceramente si accetta cristo come redentore, c'é il pentimento ed il desiderio di non peccare più, insieme con la consapevolezza della propria fallibilità e dunque dell'inevitabilità di ricadere nel peccato
6) nel caso specifico, bisognerebbe vedere se il messaggio evangelico (non la chiesa, i papi, i vescovi, i padri greci e latini, san paolo o papa francesco) condanna l'omosessualità in maniera esplicita o implicita. Se non lo fa, vuol dire che un omosessuale che peccasse contro la castità sarebbe moralmente sovrapponibile ad un eterosessuale che peccasse contro la castità
7) che l'antico testamento condanni l'omosessualità, é un fatto. ma l'antico testamento é quel libro ove si esaltano l'infanticidio, la schiavizzazione, l'assassinio di massa e tante belle altre cosucce
Concludendo, se si volesse essere coerentemente seguaci del cristo, bisognerebbe ammettere che il cristianesimo é di fatto una rottura con l'AT e che la chiesa cattolica non rappresenta il messaggio di cristo
Edited 18 Giu. 2016 20:28