Approfitto per chiedere una cosa, che è una cosa che non ho mai capito..
Mettiamo il caso tipico di utilizzo dei vari suoni del gemini, insieme al dmc. Con l'idea di usare il dmc+gemini in stand alone, senza altre tastiere e senza pc/tablet/smartphone.
Si ha il classico gruppo pop-rock-blues. E si ha una scaletta varia:
- prima canzone: hammond in doppio manuale
- seconda canzone: rhodes sotto, hammond sopra
- terza canzone: piano e strings in layer
-quarta canzone: cabinet sotto, e synth lead sopra nella strofa, e hammond nel rit.
Etc etc...
Ora come ora, creerei un set-up per ogni canzone, non vedo altri modi per farlo, il set-up ti permette di fare i layer e split e richiamare i suoni del gemini (con program change) agevolmente, e impostare i vari controlli. Però i set-up sono solo 32..... E il repertorio di un gruppo almeno 40 brani deve averli, magari qualche set-up, puoi anche usarlo con più di una canzone, ma 32 sono sempre pochissimi, considerando che noi tastieristi abbiamo sempre 2-3 gruppi ciascuno. Quindi mi è venuto il dubbio che non fosse questo il procedimento migliore per utilizzare il DMC+gemini.. Ma allora come si dovrebbe utilizzarlo per cambiare suoni agevolmente?
Creare un set-up per ogni suono? E muoversi quindi tra i suoni?
Però essendo due suoni in contemporanea le combinazioni sono tante...senza tenere conto che a volte servono in split, a volte in layer. E senza contare la sezione synth che usi un suono diverso per canzone.
No perché i setup mi sembrano in ottimo modo, ma è riduttivo che siano solo 32, perché la quantità di suoni al suo interno è elevata, e tutti di qualità.
Penso che se rimane così la struttura di editing, arrivare a almeno 100 set-up sarebbe una cosa molto gradita, sempre che sia fattibile.
Interessantissimo che ci sia un nuovo suono di piano in vista.
Perché è da tanto che penso al DMC+gemini, ma poi quando guardo all'utilizzo pratico mi rimane questo dubbio...
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