Markelly ha scritto:
L'italiano si emoziona, piange, si commuove, a un invalido che balla con le stampelle, un malato di sla che suona e compone con successo, approva testi di denuncia, applaude artisti che danno voce ai più deboli...
Ma poi l'italiano cosa impara da tutto ciò? Un bel nulla!
Ma continuiamo a provarci.
E quello che intendevo anch'io.
Prendiamo chessò Petrucciani.
Ok non era malato di SLA, aveva altre forme di handicapp, e comunque si può dire che non se la passava felicemente.
Perchè Petrucciani è diventato famoso a livello mondiale?
Perchè era handicappato? O perchè pur se handiccappato faceva cose mostruose col pianoforte?
Tutti qui il mio discorso.
Comprendo che ci sono malattie terribili, alcune peggio di altre, che distruggono un uomo.
E che tale uomo - sfortunatamente vittima di queste malattie - soffre le pene dell'inferno e rischia di non riuscire più a suonare.
Ma nel momento in cui tu malato decidi comunque di andare avanti a suonare alla "venga come venga" devi purtroppo sottostare comunque alla dura legge della musica, del pianoforte, e della critica musicale.
Cioè non basta che io mi taglio 6 dita delle mani, e suonando penosamente il pianoforte ambisco ad essere considerato un jazzista di fama mondiale.
Se sono un jazzista di fama mondiale devo dimostrare di esserlo.
Con handicap o no.
Petrucciani sarà pure stato handiccapato, ma ha dimostrato di essere realmente uno dei più forti jazzisti del mondo.
Quel titolo se l'è guadagnato con la sua immane bravura.
Nessuno gli ha fatto sconti.
Nessuno se n'è fregato del suo handicap.
"Sei il miglior jazzista del mondo? Dimostramelo!"
E lui l'ha dimostrato.
Nel caso del povero Ezio Bosso le cose sono un tantino diverse.
Lui è stato un grande musicista.
E la sua fama l'ha conquistata prima quando era in grado di mostrare tutto il suo vero talento.
Ma oggi non è più la stessa persona, pianisticamente parlando.
Oggi tecnicamente non è più avanzi della Mazzoni, la SLA gli impedisce di suonare come una volta sapeva suonare.
Per cui qual'è il senso di metterlo al pianoforte e farlo esibire ancora oggi?
Cosa può fare oggi di così grandioso col pianoforte?
Nulla.
Suona impedito, con difficoltà, non ce la fa, non ha più tocco, perde le note, le dinamiche, insomma poverino fa quasi pena.
E allora perchè farlo esibire?
A che pro?
Che messaggio ricaviamo?
Probabilmente solo uno (utilissimo a chi si trova nelle sue condizioni): "anche se sei malato VAI AVANTI, continua a vivere e a suonare, non ti arrendere mai alla disperazione".
E questo è un bellissimo messaggio!
Ma è anche l'unico purtroppo.
Perchè?
Perchè se sei conciato così non puoi ambire o illuderti di diventare un pianista di caratura mondiale!
E questo è un dato di fatto.
Ezio Bosso è diventato un musicista affermato nel mondo prima che si ammalasse, non dopo.
Dopo, cioè ora, non può più ambire a quel titolo, può solo cavalcare l'onda del passato ed esibirsi in performance mediocri (per non dire patetiche) che strappano applausi e lacrime soltanto per via del suo compassionevole stato di salute.
Ma pianisticamente parlando oggi Bosso non è niente, è al pari della Mazzoni.
Cosa questa che invece non c'era in Petrucciani, il quale è stato un pianista mostruoso sino alla morte, e quindi "degno" tra virgolette di salire sui palchi di tutto il mondo e mostrare come si suona il pianoforte ad alti livelli.