Sanremo 2016

textars 12-02-16 11.40
@ serpaven
efis007 ha scritto:
So che mi attirerò ire pesanti e critiche, ma in questo maestro non ci ho sentito nulla di più di un Giovanni Allevi o addirittura di una Giulia Mazzoni. emo

beh, puoi sempre provare tu a suonare con la SLA... emo

probabilmente era quasi in piedi perchè è l'unico modo per muovere le dita sulla tastiera lasciandole cadere dato che non riesce a tenere sul il braccio.

capisco che è un caso umano e che probabilmente non è mozart, il brano mi sembra banalotto.
non vedo sanremo ma da quello che ho visto in rete a me è piaciuto il messaggio.
Edited 12 Feb. 2016 9:03
Io ho dovuto smettere di suonare il pianoforte per un problema meno forte... Comunque mi sento di poter comprendere l'artista.
Non credi Serpaven, che sia stato strumentalizzato lo stato di quel poveretto (che probabilmente avrà vissuto quella avventura alla grande), per audmentare la odience?... In quest'ottica non mi sento di poter dire che sia apprezzabile quello che è successo, di sicuro mi fa piacere per il pianista che avrà un bel ricordo da portare con se.
emo
Edited 12 Feb. 2016 10:42
serpaven 12-02-16 12.46
textars ha scritto:
Non credi che sia stato strumentalizzato lo stato di quel poveretto, per audmentare la odience?...

sanremo è un programma nazional popolare di bassa lega ed un intervento strappalacrime come quello ci può stare.

SimonKeyb 12-02-16 12.59
efis007 ha scritto:
So che mi attirerò ire pesanti e critiche, ma in questo maestro non ci ho sentito nulla di più di un Giovanni Allevi o addirittura di una Giulia Mazzoni.

non sei l'unico, io conosco la (terribile, terribile) malattia che è la SLA, sarà perchè sono cinico di natura, ma non trovo tutto questo clamore per un artista che deve essere giudicato per quello che è non per la condizione in cui si trova. Pur apprezzando il messaggio che ha sortito il suo effetto sui social, analogamente successo con l'ice bucket, non ho apprezzato molto la performance di un brano che seppur portato all'esasperazione da un esecuzione indubbiamente sofferta, resta per me un brano non di mio gusto. Come non trovo molto senso nella teatralità dell'artista in parte INVOLONTARIA in parte VOLUTA.

Insomma, ok il messaggio, un pò meno ok nel clamore per questo artista che sembra stia venendo più celebrato per la sua lotta alla malattia che non per la sua opera; e questa sarebbe una grave ingiustizia che non accetterei se personalmente mi trovassi nelle sue condizioni.
anonimo 12-02-16 12.59
Sara' anche stato strumentalizzato, pero' e' un messaggio forte, che serve ad incoraggiare chi deve combattere con cose altrettanto forti.

Ci sta, come la storia del nonnino atletico di 100 anni.

Fino a quando la tv di stato manda questi messaggi (incoraggiamento allo sport, la musica come scuola di vita, la capacita' di trovare le forze per combattere anziche' arrendersi) sono favorevole.

Sempre meglio di quando si faceva audience mettendo il finto disoccupato (risultato poi camorrista) sulla balconata a far finta di volersi buttare.

efis007 12-02-16 13.30
serpaven ha scritto:
beh, puoi sempre provare tu a suonare con la SLA... emo

Probabilmente non riuscirei a suonare con una malattia del genere.
Ma qui non è in discussione la SLA e tutte le pene dell'inferno che possiede quel poveraccio.
E' in discussione soltanto il talento e la fama di un artista, sano o malato che sia.
Ezio Bosso è considerato un grandioso pianista, fa concerti di livello mondiale, si esibisce nei migliori teatri del mondo, proprio come Uto Ughi o il povero Petrucciano.
Il problema è che Ughi e Petrucciani facevano cose grandiose musicalmente parlando.
Ezio Bosso musicalmente parlando fa cose degne della Mazzoni o di Allevi, eppure è considerato un grande pianista.
La domanda quindi è: viene considerato un grande pianista sulla base delle sue performance tecnico esecutive creative, oppure perchè viene cavalcato il movente che siccome è un handicappato di SLA lo si trasforma in un pretesto per venderlo come grande pianista?
Cioè, anche Petrucciani era un handicappato, ma aldilà che fosse handicappato era realmente un grande pianista a tutti gli effetti.
Ezio Bosso è lontano anni luce dalla bravura e tecnica di Petrucciani, ha suonato un brano di una banalità inaudita degno della peggiore Mazzoni, eppure viene considerato un grande pianista e fatto esibire nelle più grandi Hall del mondo insieme a prestigiose orchestre.
Siamo sinceri, se il brano "Following a bird" che ha esibito a Sanremo l'avessi composto e suonato tu non ti avrebbero fatto vedere neanche la porta di servizio dell'Ariston!
E neppure ti avrebbero presentato sul palco come "grandioso pianista". emo
Io credo che qualcuno sta cavalcando l'onda dell'handicap del povero Ezio Bosso... ovvero... siccome sei un handicappato di SLA e più di quattro notine non sai fare... ti facciamo diventare un pianista di livello mondiale non tanto per il reale spessore artistico e virtuosistico che possiedi, ma soltanto perchè provochi compassione al pubblico.
Compassione dovuto al tuo stato di salute, e non provocata necessariamente dalla tua musica "banalotta" tra virgolette.
La formula è semplice ed efficace.
Mostri un handicappato al pubblico, il pubblico si commuove, sente che stai suonando quattro notine e che tecnicamente sei un mezzo disastro al pari della Mazzoni, ma tanto basta questo (la SLA) per farti considerare un pianista grandioso lo stesso.
E' strumentalizzare un tragedia a fini economici e di notorietà.
Purtroppo però il pianoforte è il pianoforte.
E le orecchie sono le orecchie.
Se non mi emoziono quando ascolto la Mazzoni, perchè dovrei emozionarmi ascoltando Ezio Bosso?
Cos'ha di diverso musicalmente e tecnicamente parlando?
Quasi nulla.
Sono capace anch'io di scrivere e suonare un brano come "Following a bird".
Te ne scrivo 20 al giorno di brani così, e non lo dico per scherzo!
Ma perchè se li scrivo io e li suono io non mi si fila nessuno? emo
E perchè se li scrive la Mazzoni o Ezio Bosso divengono grandiosi pianisti e li fanno esibire nei più grandi teatri del mondo, New York, Londra, Sidney, Berlino, Tokio, etc, col tutto esaurito? emo

C'è qualcosa che non va in questo sistema, caro Serpaven.
E non siamo noi.
Evidentemente c'è qualcuno che ci marcia sopra su queste cose.
Non saranno la Mazzoni e il Bosso direttamente.
Ma qualcuno c'è.
Qualcuno che sta rendendo il pianismo, anche il più becero, una fonte di soldi a palate sfruttando le "falle" del pianista stesso.
dobermann103 12-02-16 14.05
concordo pienamente.....tralasciando l'aspetto umano e il fatto che lui ha dovuto imparare nuvamente a leggere e suonare la musica, e ha dovuto imparare nuovamente a parlare........ il brano non può essere definito un capolavoro.. mi ricorda i primi brani che uno fa quando inizia a capire quant'è bello il pianoforte... per quanta emozione tu possa metterci è na cagata uguale
vin_roma 12-02-16 15.49
@Efis, c' è un equivoco di fondo, non so se il pianista lo faccia ora, in queste condizioni, ma Ezio Bosso è stato per molti anni contrabbassista al teatro dell' Opera di Roma e nel mentre si era diplomato in pianoforte e composizione e, prima della malattia, aveva avviato un' intensa attività di direttore d' orchestra con degni risultati.

Come compositore non lo conosco ma come pianista a Sanremo avrà dato quello che poteva e, a detta di molti amici che lo conoscono, era un portento musicale.
Edited 12 Feb. 2016 18:28
jacus78 12-02-16 17.17
efis la mazzoni non ha la sla, e neanche petrucciani, menomato si, l'aveva... metti il caso (dio non voglia) l'avessero tutti e due.....o allevi o chicchessia.... sai cosa è la sla? sai quanta forza d'animo ci vuole per muovere un solo muscolo? lui addirittura suona. non è strumentalismo, c'è una sottile differenza tra lo strumentalizzare e fare qualcosa di buono per....!
sai che probabilmente a quest'uomo gli hanno dato uno degli ultimi piaceri della sua vita? quello di esibirsi a sanremo? l'hanno fatto felice.
non mi riferivo al brano, che comunque banale per come era, con la sla diventa come i "quadri di un'esposizione" di brahms per la mazzoni... spiacente ma non sono paragonabili.
e ritorno a dire, c'è molta pochezza d'animo e di stile in giro.
Edited 12 Feb. 2016 16:26
efis007 12-02-16 21.32
vin_roma ha scritto:
@Efis, c' è un equivoco di fondo, non so se il pianista lo faccia ora, in queste condizioni, ma Ezio Bosso è stato per molti anni contrabbassista al teatro dell' Opera di Roma e nel mentre si era diplomato in pianoforte e composizione e, prima della malattia, aveva avviato un' intensa attività di direttore d' orchestra con degni risultati.

Come compositore non lo conosco ma come pianista a Sanremo avrà dato quello che poteva e, a detta di molti amici che lo conoscono, era un portento musicale.

Ho appena letto la sua biografia su wiki (per quanto imprecisa spesso è) e confermo quanto hai detto, il Bosso era un tipo tosto.
anonimo 12-02-16 21.41
come qualcuno di voi sa, io lavoro per un'azienda farmaceutica startup che sta facendo ricerca proprio sulla SLA e ne conosco bene il potenziale di distruzione fisica e psicologica

Secondo me l'esempio che questo grande uomo ha dato a tutti, pazienti, medici e chiunque abbia a che fare con la SLA, é incommensurabile: ha dimostrato che l'uomo viene sempre prima della malattia

emo
efis007 12-02-16 22.06
jacus78 ha scritto:
sai cosa è la sla? sai quanta forza d'animo ci vuole per muovere un solo muscolo? lui addirittura suona. non è strumentalismo, c'è una sottile differenza tra lo strumentalizzare e fare qualcosa di buono per....!
sai che probabilmente a quest'uomo gli hanno dato uno degli ultimi piaceri della sua vita? quello di esibirsi a sanremo? l'hanno fatto felice.

Perchè esibirsi a sanremo con la SLA dovrebbe renderlo felice?
Lui stesso ha dichiarato che i prossimi giorni concerterà a Londra e in altre importanti città, al punto che Conti gli ha chiesto "ma dove la trovi tutta questa energia?"
Qui non stiamo parlando di una persona che vive come un vegetale 24 ore su 24 in un'ospedale, e alla quale prima di morire gli viene concesso il piacere di suonare un brano a sanremo.
Stiamo parlando di un musicista ancora in carriera che fa ancora concerti in tutto il mondo.
La strumentalizzazione è presentare sui palcoscenici un musicista malato e affetto da concrete difficoltà nel suonare il pianoforte.
Nessuno mette in dubbio che costui (prima della malattia che lo ha colpito) sia stato un grandissimo musicista.
Anche Schumacher prima della botta al cervello è stato un grandissimo pilota.
Il talento di essere stati dei grandi non lo toglie nessuno a questi personaggi. emo
Ma di esserlo stati "una volta".
Oggi non lo sono più perchè, poracci, si sono ammalati.
E da un malato non puoi aspettarti cose degne del loro passato.
Il loro passato è il loro passato.
L'odierno è l'odierno, bisogna farsene una ragione.
Se in passato Ezio Bosso si fosse esibito a Sanremo avrebbe fatto sentire cose di caratura superiore, perchè ne era capace.
Oggi poverino non è più capace, arranca come un disperato, fa quasi pena vedere quanta fatica fa a suonare.
Ed è qui che scatta la strumentalizzazione: abusare della sofferenza di un malato di SLA per ottenere grandi consensi, teatri pieni, ed odiens televisiva.
Chi si alza in piedi dinnanzi all'esibizione sanremese di Bosso non lo fa perchè ha sentito fare da questo pianista delle cose allucinanti degne di un Petrucciani, ma perchè vede un malato che patisce le pene dell'inferno solo per fare quattro notine.
Questa è strumentalizzazione di esibizionismo.
Anche a me l'esibizione di Bosso mi ha commosso!
Mi sono commosso anch'io nel vedere la sua forza forza d'animo e soprattutto ascoltare le sue sagge parole!
Ma poi riflettendoci a mente sgombra mi sono posto una domanda seria: "mi ha fatto commuovere la sua musica, o mi mi ha fatto commuovere il personaggio malato"?
E la risposta è stata la seconda.
Mi ha commosso il personaggio, non la sua esibizione e ne tanto meno la musica (la quale come ho detto, se la ascoltavo SENZA vedere il personaggio avrei giurato che era la Mazzoni).
Per cui chiediamocelo.
La gente che fa il tutto esaurito nei teatri dove si esibisce Ezio Bosso, va a vedere cosa?
Il personaggio malato di SLA... o la sua musica?
Piange per cosa?
Per il personaggio malato di SLA... o per la sua musica?
Se la risposta è "per il personaggio" allora è strumentalizzare una persona malata, è mettere sul palcoscenico una persona malata al fine di fare cassa.
E non mi piace sta cosa.
Usare la sofferenza altrui per riempire i teatri (e far soldi) è una cosa che non mi piace.

Con tutto il rispetto che nutro verso Ezio Bosso, al quale auguro ogni bene del mondo.
efis007 12-02-16 22.46
Cyrano ha scritto:
Secondo me l'esempio che questo grande uomo ha dato a tutti, pazienti, medici e chiunque abbia a che fare con la SLA, é incommensurabile: ha dimostrato che l'uomo viene sempre prima della malattia

emo

In questo siamo d'accordo al 100%.
Dinnanzi a tanti esaltati sanremesi, il momento creato da Ezio Bosso è stato magico.
La sua forza d'animo.
La sua genuina simpatia, non opacizzata dalla voglia di tirarsela.
Le sue parole, profondissime, toccanti (una violinista piangeva dinnanzi alle sue parole), e soprattutto intelligenti.
E' stato un momento magico, decisamente toccante sotto il profilo umano.
Vedere un grande musicista (perchè sino a pochi anni fa lo era) essere ancora in pista dopo la tragedia che lo ha colpito, è stato emozionante per tutti, senza alcuna scusa.

Ma non è di questo che ho esposto le critiche.
Le critiche erano rivolte solo all'esibizione.
All'esibizione pura.
L'esibizione è stata... purtroppo... penosa.
A livelli della Mazzoni.
Con la differenza che se l'avesse fatta la Mazzoni avrebbero storto il naso in tanti.
Ma siccome l'ha fatto Bosso, ovvero un pianista malato di SLA, è diventata grandiosa.
O meglio è stata fatta fare apposta per renderla grandiosa, anche se grandiosa non era.

Insomma non so come spiegarlo... facciamo tanto le pulci ai contenuti artistici della musica proposta sui palcoscenici, tanto che arriviamo a criticare tutto se non è di livello immenso... e poi è sufficiente mettere sul palco un handicappato per azzerare il nostro intendere musicale? emo
Se è così che funziona il gioco allora ecco trovata la formula molto semplice per vincere il festival.
L'anno prossimo metto sul palco un cantante senza le braccia e pure malato di distrofia muscolare, ed ecco che matematicamente vinco il festival.
Non vorrete che un poveraccio del genere arrivi ultimo!
Suvvia no è impossibile, non gli si può fare un tale torto.
Visto il suo stato di salute deve vincere per forza, anche se la sua esibizione è stata penosa.
Ma allora non ha più senso chiamarlo "festival della canzone" se a vincere non è il contenuto artistico della canzone, ma è il personaggio.
Nel caso di Ezio Bosso non ha "Vinto" la canzone.
Ha vinto il personaggio.
Il pubblico non ha pianto per la canzone.
Ha pianto per il personaggio.
La canzone in sè era patetica, ma patetica sul serio, probabilmente avrebbe fatto ridere tutti.
Ma non il personaggio.
Il personaggio non era patetico, e non c'era nulla da ridere.
C'era da piangere semmai.
Piangere di commozione e di stima nei suoi confronti.
Quindi è stato il personaggio a vincere, è stato strumentalizzato il personaggio a fini di odiens.

E' come se io domani portassi a Monza schumacher.
Cosa farebbe il pubblico?
Applausi a mille, logico.
Odiens a mille, logico.
Ma non è che lo applaudono perchè ha appena vinto il mondiale 2015 di F1.
Lo applaudono per ciò che è stato in passato, non perchè oggi è ancora un grande pilota!
Oggi non è più niente, è un relitto, non sa guidare neanche una carrozzina tanto è conciato.
Quindi perchè usare questa immagine di un malato per fare odiens?
Risposta: perchè il malato vince sempre.
Non vince concretamente per via del suo operato odierno (chessò scrive una sinfonia capolavoro).
Vince solo l'immagine.
L'immagine del personaggio malato, anche se fa due notine. emo

Markelly 12-02-16 22.48
L'italiano si emoziona, piange, si commuove, a un invalido che balla con le stampelle, un malato di sla che suona e compone con successo, approva testi di denuncia, applaude artisti che danno voce ai più deboli...
Ma poi l'italiano cosa impara da tutto ciò? Un bel nulla!

Ma continuiamo a provarci.
efis007 12-02-16 23.22
Markelly ha scritto:
L'italiano si emoziona, piange, si commuove, a un invalido che balla con le stampelle, un malato di sla che suona e compone con successo, approva testi di denuncia, applaude artisti che danno voce ai più deboli...
Ma poi l'italiano cosa impara da tutto ciò? Un bel nulla!

Ma continuiamo a provarci.

E quello che intendevo anch'io.
Prendiamo chessò Petrucciani.
Ok non era malato di SLA, aveva altre forme di handicapp, e comunque si può dire che non se la passava felicemente.
Perchè Petrucciani è diventato famoso a livello mondiale?
Perchè era handicappato? O perchè pur se handiccappato faceva cose mostruose col pianoforte?
Tutti qui il mio discorso.
Comprendo che ci sono malattie terribili, alcune peggio di altre, che distruggono un uomo.
E che tale uomo - sfortunatamente vittima di queste malattie - soffre le pene dell'inferno e rischia di non riuscire più a suonare. emo
Ma nel momento in cui tu malato decidi comunque di andare avanti a suonare alla "venga come venga" devi purtroppo sottostare comunque alla dura legge della musica, del pianoforte, e della critica musicale.
Cioè non basta che io mi taglio 6 dita delle mani, e suonando penosamente il pianoforte ambisco ad essere considerato un jazzista di fama mondiale.
Se sono un jazzista di fama mondiale devo dimostrare di esserlo.
Con handicap o no.
Petrucciani sarà pure stato handiccapato, ma ha dimostrato di essere realmente uno dei più forti jazzisti del mondo.
Quel titolo se l'è guadagnato con la sua immane bravura.
Nessuno gli ha fatto sconti.
Nessuno se n'è fregato del suo handicap.
"Sei il miglior jazzista del mondo? Dimostramelo!"
E lui l'ha dimostrato.

Nel caso del povero Ezio Bosso le cose sono un tantino diverse.
Lui è stato un grande musicista.
E la sua fama l'ha conquistata prima quando era in grado di mostrare tutto il suo vero talento.
Ma oggi non è più la stessa persona, pianisticamente parlando.
Oggi tecnicamente non è più avanzi della Mazzoni, la SLA gli impedisce di suonare come una volta sapeva suonare.
Per cui qual'è il senso di metterlo al pianoforte e farlo esibire ancora oggi? emo
Cosa può fare oggi di così grandioso col pianoforte?
Nulla.
Suona impedito, con difficoltà, non ce la fa, non ha più tocco, perde le note, le dinamiche, insomma poverino fa quasi pena.
E allora perchè farlo esibire?
A che pro?
Che messaggio ricaviamo?
Probabilmente solo uno (utilissimo a chi si trova nelle sue condizioni): "anche se sei malato VAI AVANTI, continua a vivere e a suonare, non ti arrendere mai alla disperazione".
E questo è un bellissimo messaggio! emo
Ma è anche l'unico purtroppo. emo
Perchè?
Perchè se sei conciato così non puoi ambire o illuderti di diventare un pianista di caratura mondiale!
E questo è un dato di fatto.
Ezio Bosso è diventato un musicista affermato nel mondo prima che si ammalasse, non dopo.
Dopo, cioè ora, non può più ambire a quel titolo, può solo cavalcare l'onda del passato ed esibirsi in performance mediocri (per non dire patetiche) che strappano applausi e lacrime soltanto per via del suo compassionevole stato di salute.
Ma pianisticamente parlando oggi Bosso non è niente, è al pari della Mazzoni. emo
Cosa questa che invece non c'era in Petrucciani, il quale è stato un pianista mostruoso sino alla morte, e quindi "degno" tra virgolette di salire sui palchi di tutto il mondo e mostrare come si suona il pianoforte ad alti livelli.
dobermann103 12-02-16 23.26
Ma la Brav non si ritir ancor? Una plastica vagante senza voce
Markelly 12-02-16 23.29
Efis, non era questo che intendevo.
Edited 12 Feb. 2016 22:29
efis007 12-02-16 23.46
E cosa intendevi?
Markelly 13-02-16 01.22
Non mi riferivo direttamente a Ezio Bosso, non parlavo della qualità artistica della sua esibizione.
Puntavo piuttosto l'attenzione sul fatto che in tv, ad esempio anche inquesto Sanremo e nei precedenti, si trasmettono immagini e situazioni moralmente rilevanti e eticamente forti, vengono sottolineati valori, attraverso i testi di alcuni cantanti, o con l'invito di personalità particolari (vedi Bosso), il telespettatore partecipa e si emoziona, ma poi passati quei pochi minuti, torna a essere lo stesso egoista e menefreghista di prima.

Hanno i buoni esempi sotto gli occhi, a parole dicono di comprendere, ma nei fatti tornano a comportarsi uguale o peggio di prima.

Tutto qui.
vin_roma 13-02-16 02.13
Markelly, condivido.

E aggiungo: Frassica/Tony Canto, un brano "purtroppo ispirato" dalle tante tragedie che accadono nei mari nei nostri tempi.
E' facile, certo, ma credo nella sincerità di chi l' ha scritto e di chi l' ha interpretato e mi sta bene, mi sta bene che quest' aria di riflessione, anche se solo lieve, torni a dare la voglia di porsi domande ad un popolo che è stato per troppo tempo anestetizzato.
Blackmoonlight 13-02-16 16.00
@ anonimo
come qualcuno di voi sa, io lavoro per un'azienda farmaceutica startup che sta facendo ricerca proprio sulla SLA e ne conosco bene il potenziale di distruzione fisica e psicologica

Secondo me l'esempio che questo grande uomo ha dato a tutti, pazienti, medici e chiunque abbia a che fare con la SLA, é incommensurabile: ha dimostrato che l'uomo viene sempre prima della malattia

emo
ciao, molto interessante, hai un link da cui si può vedere di cosa vi occupate? complimenti sia per il coraggio di lavorare contro questa malattia, sia per la start up !


In merito alla SLA: credo sia la patologia più devastante della terra, lasciarti la mente e la coscienza e devastarti il fisico. Ho visto 2-3 pazienti in questi anni con questa malattia, un paio dovevano esprimersi guardando un foglio con le lettere e i parenti dovevano intuire quello che voleva dire. Scene che non dimenticherò mai.

Proprio l'altro ieri una psicologa che lavora in reparto dove sto io mi ha suggerito di leggere questo: [link url=
http://www.ibs.it/code/9788871807034/melazzini-mario/medico-malato-uomo.html]link Marco Melazzini [/link]

devo ancora iniziarlo , ma promette, tristemente, molto bene.
Edited 13 Feb. 2016 15:01