il mercatino, come la società, pullula di un sottobosco di persone tutte diverse tra loro: alcune pronte a fregare il prossimo, altre paranoiche come se dietro ad ogni annuncio si annidasse un borseggiatore. Poi ci sono tanti onesti. Difficile, a volte, capire con chi si ha a che fare.
Io, per mio conto, cerco di trattare come vorrei essere trattato io: trasparenza e disponibilità le ritengo fondamentali. Anni fa, quando vendetti il Nord C1, dimenticai di mettere il cavo di alimentazione nel pacco. Un cavo comunissimo, da pochi euro. Dietro richiesta dell'acquirente, glielo spedii a parte. Forse la risposta da dare sarebbe stata "e vattelo a comprare!!!", ma ho preferito fare così. Ovviamente, l'acquirente non mi ha nemmeno ringraziato, ma non me ne frega niente e ho la coscienza a posto.
Altro piccolo aneddoto: tempo addietro comprai una cosa usata, mi arrivò ma aveva un difetto di cui forse il venditore nemmeno si era accorto, o forse aveva omesso di comunicarlo. Non lo saprò mai. Ebbene, quando lo ricontattai per farglielo notare, non solo non rispose, ma
si diede per morto. Giuro. Mi è arrivata una email dal suo indirizzo, con scritto "sono la sorella, vedo che ha cercato di contattare mio fratello, ma devo comunicarle che è tragicamente perito dopo una lunga malattia, ecc. ecc."
Ovviamente non era vero, sono riuscito comunque a risalire a lui e con uno stratagemma mi sono fatto telefonare ad un altro numero di telefono, giusto per mandarlo affanculo
E tutto questo per 400 euro. Fingersi morti per 400 euro.