@ MiLord
Va bene. Io ringrazio davvero tutti per le risposte. Ho dato thanks anche ai più scorbutici anche solo perchè si sono interessati alle mie domande
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Sembra però, scusate se insisto, che la teoria sia una minima parte del jazz. Quella quasi meno importante. Mi sembra davvero molto strano. Ok io ho orecchio e musicalità? Che ci vuole! Canticchio un motivo, anche complesso, ma completamente a casaccio evidentemente, e mi sforzo di suonarlo così come lo sento. Tutto qui? Quindi da domani posso smettere con l'insegnante, perchè il motivetto o lo sai creare nella tua mente o no. A cosa serve l'insegnante? A darmi gli standard? Con quello che rispamio a voglia di fotocopie di standard
. CREDETEMI non è polemica la mia!!! Ci tengo davvero a capire il vostro punto di vista! Cioè il punto di vista di chi ha studiato jazz con tutto ciò che riguarda l'armonia e la teoria. Perdonatemi ma voglio farvi una domanda personale: non rifareste gli stessi studi? Li ritenete davvero così inutili o di minore importanza? E' vero, e sono d'accordo che il miglior allenamento è l'ascolto, ok. Neanche nella musica classica serve la teoria allora, anzi! Serve ancora meno! Lì mi devo limitare esclusivamente a leggere ciò che è scritto sullo spartito. Ritengo, o ritenevo a questo punto, che l'importanza che si da alla teoria nella musica classica, secondo me giustamente, fosse ancor maggiore nel jazz. Dove lo spartito ha un ruolo minore e non è così vincolante. Mi sembra, scusate, il discorso che mi hanno fatto stranamente più persone. Alcuni "esperti di musica" miei coetanei, a riguardo degli studi mi dicevano "Ehi ma guarda Jimi Hendrix!!! Non ha mai studiato e guarda cos'è diventato!"
E' vero!!! Sono d'accordo, ma di Hendrix ne nasce uno ogni 50 anni. E in più ho sempre risposto: "Certo è un fenomeno naturale assurdo! Pensa però se avesse anche studiato!
"
Non ci credo che Joey de Francesco e Michel Camilo non abbiano mai letto un libro di teoria dai. E comunque sì, vorrei un maestro che oltre tutte le belle cose mi dica anche di suonare misolidio e dorico su certe tonalità. Oltre gli standard e tutto quello che volete. Per me, ma mi sbaglierò a questo punto, rimane una cosa fondamentale. Non importante ma fondamentale! Io posso avere tutta la fantasia per creare un motivetto su un giro di accordi, ma un maestro che ti fa vedere che oltre la pentatonica sulla fondamentale, si possa sfociare anche su altre scale ricavate che ne so, dalla dominante, ti porta a considerare motivetti più complessi, ti porta ad avere una visione più ampia della musica. Non è inutile, apre la mente. Io per esempio non ci sarei mai arrivato prima ed ecco perchè i miei arrangiamenti non sono così complessi o ricercati come quelli di un vero jazzista. Tutto qui.
Metterò davvero una demo a questo punto, mi piacerebbe molto confrontarla con le vostre, sullo stesso classico giro, che sono sicuro saranno migliori. E analizzarle e poter parlare più nello specifico in che modo voi siete arrivati a certi fraseggi. Sono sicuro che non è solo una questione di orecchio o di fantasia
meh, mettiamola così:
dal tuo discorso si evince che lasci larga parte del merito al talento, ma sei convinto che la differenza tra te e parker sia la quantità di conoscenze teoriche acquisite.
capisci perchè divento burbero?
1)la conoscenza teorica, di qualsiasi tipo, è FONDAMENTALE. ma non perdere tempo prezioso con i tuoi insegnanti per farti insegnare le scale e gli accordi, se hanno saltato quegli argomenti i casi sono due. a)come detto, non ti reputano un analfabeta ne uno che abbisogna di studio assistito, e pensano che tu possa leggere dei libri da solo. b) sei analfabeta e abbisogni di studio assistito, ma loro non se ne rendono conto -perchè fingi bene o perchè sono starati loro.
2)dividi "musica classica" e "jazz". perchè? mi sembra tu giudichi la teoria fondamentale per il jazz, ma dici di aver studiato musica classica... e suonando quella la teoria non la tenevi in considerazione? perchè?
3)ciò detto, vai su www.jazzbooks.com , sfoglia il catalogo, leggi tutti i libri che puoi, studiali, assimilali. non ti serve un docente per questa parte. scrivimi in privato, ho millegggiga di sta roba.
4)impara le scale. studiale.
5)non suonare le scale.
6)conosci il concetto di tonalità?
7)di modulazione transitoria?
8)di intervalli diatonici?
9)dici che non ti serve imparare a memoria degli standard. quanti ne conosci? in maniera quanto approfondita?
10) suoni la batteria, un po'?
11) quanta familiarità hai con i poliritmi?
12) sai che ho fatto più conservatorio di liszt marenzio messi assieme, eppure loro tra mezzo millennio saranno ascoltati e io no?
13)sai scrivere una bella melodia? perchè?
14) sai improvvisare con una nota per battuta? per quanti chorus senza ripeterti?
15) e con due?
16) sai suonare la melodia di uno degli standard che conosci a memoria senza ritmo, ovvero con tutte le note (abbellimenti compresi) della stessa durata?
17) il punto sedici, lo fai molto veloce e molto lento, a mani unite e separate?
18) sai fare l' opposto, cioè con una nota singola farmi capire che tema è?
19)sai suonare venti variazioni ritmiche, venti melodiche, venti melodico/ritmiche CARINE sul tema di all of me?
20) il punto diciannove, utilizzando solo una mano che esegue solo la melodia, facendomi capire CHIARAMENTE la pulsazione?
21) e il punto venti mentre canti i bassi?
22) e il punto venti accompagnandoti con le due mani, cantando le variazioni?
23) leggi tantissimi libri.
24) suona a caso per almeno un minuto al giorno.
ecco, so fare un decimo di ciò che ho scritto. ma credo ci siano poche altre cose da saper fare.
questo può nutrire il tuo orecchio.
il punto è che tutta la musica si suona ad orecchio, anche quella scritta. se pensi in termini matematici, spegni l' orecchio interno.
MA L'ORECCHIO VA NUTRITO, in tutte le maniere. stamattina ascoltavo la neve cadere nei campi.. non mi è servito a un c*zzo, ma ci ho sperato molto. e comunque, male non mi ha fatto!