Suonare sulle basi Aebersold è come suonare su un arranger, non c'è nessun interplay, bassista e batterista vanno per gli affari loro e sei tu pianista a doverli rincorrere.
Se durante l'esecuzione cambi il tuo
modus sonandi portandolo da soft a tenace, bassista e batterista se ne fregano e continuano ad andare avanti in modo piatto per i fatti loro.
E' una esecuzione... appunto... su base preregistrata, quindi espressività limitata, improvvisazione limitata, zero interplay, è tutto statico, prefissato, la base suona e tu rincorri.
L'arranger avrà pure le sue defaillance (ed è vero) ma permette all'esecutore una maggiore improvvisazione.
I filles li decide l'esecutore, gli stop li decide l'esecutore, l'entrata o uscita del bassista la decide l'esecutore.
Nonchè può decidere anche la tessitura del brano.
Mettiamo il caso che mentre suoni "take a train" un tizio che stava al tavolino tira fuori un saxofono e viene sul palco per fare una jammata, con l'arranger non c'è problema ad estendere il brano (cioè allungarlo o accorciarlo).
Con la base invece si è vincolati, non c'è libertà di fare ciò che si vuole.
Personalmente trovo che suonare jazz su delle basi preregistrate sia quasi più squallido e statico del suonare con un arranger.
Ho provato ad usarle (le basi) ma mi sono stufato presto, quindi sono tornato al mio vecchio metodo di far partire un pattern di batteria fisso (col Korg M3), sbassare con la mano sinistra, pianare con la destra, e il resto lo fa la cantante o il saxofonista (uno strumento solista lo pretendo sempre, che sia vocale o strumentale).
Sarà anche un modo di suonare statico (la drum soprattutto che rimane sempre uguale) ma ogni sera posso fare un'esecuzione sempre diversa e molto variegata avendo (almeno) un interplay assoluto tra pianoforte (mano destra) e bassista (mano sinistra).
La verità è che per suonare bene il VERO jazz non va bene
nessuna delle soluzioni sino ora proposte.
Non va bene l'arranger in quanto troppo limitato, e non vanno bene neanche le basi in quanto troppo vincolanti.
Qualsiasi sia il metodo utilizzato bisognerà sempre adattarsi o privarsi di qualcosa.
E questo non va bene.
Il jazz si suona in gruppo e basta, altrimenti non è più jazz, è un "arrangiarsi" a suonare il jazz in qualche modo.
Edited 15 Nov. 2015 16:01