@ anonimo
la penso così, la critica se fatta deve essere autorevole.
Io arrangio molti pezzi in jazz. Spesso, le prime persone cui faccio sentire i miei arrangiamenti sono mia moglie e mio padre. Entrambi digiuni di jazz, molto digiuni; entrambi odiano quello che ascolto. Un assolo che dura più di 15 secondi è mortale, per loro.
Tuttavia mi serve il loro spassionato giudizio per valutare se quello che faccio è intelleggibile anche da profani, per mia curiosità.
Poi, non so se nel resto dell'Italia è così, ma qui in Liguria, brutto a dirsi, c'è parecchia invidia tra i musicisti. Le solite brutte cose, tanti si parlano dietro, nonostante una facciata di simpatia. A volte si incontrano proprio dei rosiconi.
Quindi non ci sono mezze misure: o mi appello al giudizio di qualcuno bravo, ma
molto bravo (raggiunto un certo empireo ci sono meno meschinità), altrimenti preferisco un profano totale.