Korg pa4...come la vorreste ?

BACCHI 29-05-15 11.11
@ anonimo
gli arranger servono solo quando il gestore non ha i soldi per pagare un gruppo intero, solo i giapponesi possono andare ad ascoltare uno che fa un concerto in un palco con l'arranger emo
Edited 29 Mag. 2015 9:02
...vatti a vedere i video e poi ne riparliamo....tuttavia definire l'electone un arranger....mi pare decisamente riduttivo emo

....parlo da electonista di vecchia dataemo
Anche perchè in un arranger usi appunto gli arrangiamenti (styles) presenti nella tastiera, mentre sull'electone suoni tutto (a parte la batteria)
anonimo 29-05-15 11.38
BACCHI ha scritto:
...vatti a vedere i video e poi ne riparliamo....tuttavia definire l'electone un arranger....mi pare decisamente riduttivo emo



l'ho visto il video il tizio è bravo però non dirmi che suona tutto, batteria riff di chitarra ed altro li fa partire ma mica li suona, è un arranger con le tastiere splittate per suonare più parti, ripeto per me l'unico senso di una cosa del genere è quando non ci sono i soldi per pagare un gruppo intero.
efis007 29-05-15 14.04
BACCHI ha scritto:
tuttavia definire l'electone un arranger....mi pare decisamente riduttivo emo

Sì hai ragione, lo StageA è qualcosa di più di un arranger, potremmo definirlo il re degli arranger perchè oltre agli accompagnamenti (che comunque possiede) è dotato di funzioni avanzate che gli consentono una versatilità senza pari.
Per me lo StageA è il "pianoforte a coda" degli arranger, cioè lo strumento top in tutti i sensi, anche dal punto di vista dell'approccio musicale. emo
clouseau57 29-05-15 15.30
Il mio pensiero e' :
Chiunque sappia suonare e sia padrone del suo strumento non e' un fuffaro.A prescindere dallo strumento.
Poi ci sono i fuffari PC/Mac tuttofare , ma questa e' un'altra piaga
spesso ho visto nel " Tecnico " disquisizioni su computer che a mio avviso tranne le applicazioni di rito con la musica hanno ben poco a che fare
emo
anonimo 29-05-15 15.38
efis007 ha scritto:
re degli arranger


è il re ma sempre arranger è
pianomanit 29-05-15 16.04
@ clouseau57
Il mio pensiero e' :
Chiunque sappia suonare e sia padrone del suo strumento non e' un fuffaro.A prescindere dallo strumento.
Poi ci sono i fuffari PC/Mac tuttofare , ma questa e' un'altra piaga
spesso ho visto nel " Tecnico " disquisizioni su computer che a mio avviso tranne le applicazioni di rito con la musica hanno ben poco a che fare
emo
Ispettore, ma in che senso pc/mac tuttofare? Se devi programmarti tutto con cubase o con logic significa che sai suonare. Se usi midifiles allora non serve pc o mac, credoemo
efis007 29-05-15 16.31
superbaffone ha scritto:
l'ho visto il video il tizio è bravo però non dirmi che suona tutto, batteria riff di chitarra ed altro li fa partire ma mica li suona

Ci mancherebbe che riesce a suonare tutto, ha due mani e due piedi, non è un polpo. emo
Comunque il problema non è il suonare il 100% o il 50%, ma il cosa suoni e come lo suoni.
Se l'arranger deve servire per suonare "Il cielo in una stanza" o "Io vagabondo" allora serve a poco spendere oltre 10.000 euro per uno StageA.
Lo StageA è come un pianoforte, è uno strumento concepito per fare esibizione di alto livello, non le canzonette frivole.
L'approccio che si rivolge a questo strumento è più serioso, direi simile al pianoforte, si fanno studi classici e jazz, si suonano cose diverse dal solito, si imparano tecniche (soprattutto coi piedi) non contemplate sugli arranger convenzionali.
Insomma c'è tutta una branca studi molto più seri sullo StageA rispetto ai normali arranger, il che porta inevitabilmente ad utilizzare poi (a buona ragione) questo strumento in un modo più professionale ed espressivo rispetto dell'andare nel pianobar a fare "io vagabondo".
Cioè intendo dire che chi compra e studia lo StageA non lo fa per avere una tastiera col quale intrattenere il pubblico con i midifile di Vasco Rossi, ma per intrattenere il pubblico suonando John Williams o brani funky jazz di alta elevatura tecnica.
E' un approccio radicalmente diverso rispetto al nostro in cui - per noi occidentali - l'arranger viene visto semplicemente come un giocattolo per tutti, e generalmente viene usato per suonare cose banalotte, o addirittura fingere totalmente di suonare (come ahimè spesso capita di vedere in italia).

superbaffone ha scritto:
ripeto per me l'unico senso di una cosa del genere è quando non ci sono i soldi per pagare un gruppo intero

Questo è il tipico punto di vista all'occidentale che vuole appunto che l'arranger sia un "non strumento" e non sia meritevole di attenzione.
Da noi è così purtroppo, da anni.
Viceversa in giappone e in tutti quei paese dove l'arranger viene considerato seriamente, c'è una mentalità diversa.
Là non fanno esibizioni di arranger perchè non hanno i soldi per pagare la band.
Fanno esibizioni di arranger perchè esiste la cultura dell'arranger, lo considerano uno strumento molto serio e difficile da suonare, e il pubblico gode un mondo e paga il biglietto per andare a vedere i concerti di arranger.
La differenza tra noi e loro è l'approccio culturale che hanno rispetto a noi.
In quei paesi c'è anche il karaoke (l'hanno inventato loro), ma tale disciplina non va a discapito della qualità musicale e non mira a prendere il posto dei musicisti esecutori di arranger.
Cioè là ci sono i locali per fare karaoke, e ci sono i locali dove si esibiscono i musicisti dell'arranger, e guai se dovesse arrivare un non musicista di arranger che finge di suonare!
Da noi no, non gliene frega quasi niente a nessuno se chi sta sul palco sta suonando l'arranger o sta facendo finta di suonare.
Da noi l'arrangerista non è nulla, è una persona senza valore, senza un vero talento artistico e/o tecnico, immeritevole persino di fare concerti nei teatri.
Ed è per questa mentalità occidentale bacata che strumenti come lo StageA sono spariti, sostituiti da fuffari basettari o da innumerevoli band rock che alle volte suonano molto peggio di uno StageA.
anonimo 29-05-15 16.49
efis007 ha scritto:
Questo è il tipico punto di vista all'occidentale che vuole appunto che l'arranger sia un "non strumento" e non sia meritevole di attenzione.
Da noi è così purtroppo, da anni.
Viceversa in giappone e in tutti quei paese dove l'arranger viene considerato seriamente, c'è una mentalità diversa.
Là non fanno esibizioni di arranger perchè non hanno i soldi per pagare la band.
Fanno esibizioni di arranger perchè esiste la cultura dell'arranger, lo considerano uno strumento molto serio e difficile da suonare, e il pubblico gode un mondo e paga il biglietto per andare a vedere i concerti di arranger.
La differenza tra noi e loro è l'approccio culturale che hanno rispetto a noi.
In quei paesi c'è anche il karaoke (l'hanno inventato loro), ma tale disciplina non va a discapito della qualità musicale e non mira a prendere il posto dei musicisti esecutori di arranger.
Cioè là ci sono i locali per fare karaoke, e ci sono i locali dove si esibiscono i musicisti dell'arranger, e guai se dovesse arrivare un non musicista di arranger che finge di suonare!
Da noi no, non gliene frega quasi niente a nessuno se chi sta sul palco sta suonando l'arranger o sta facendo finta di suonare.
Da noi l'arrangerista non è nulla, è una persona senza valore, senza un vero talento artistico e/o tecnico, immeritevole persino di fare concerti nei teatri.
Ed è per questa mentalità occidentale bacata che strumenti come lo StageA sono spariti, sostituiti da fuffari basettari o da innumerevoli band rock che alle volte suonano molto peggio di uno StageA.



poveri questi occidentali bacati che preferiscono vedere gente che suona i vari strumenti dal vivo invece che uno singolo che per quanto bravo fa partire delle sequenze e poi ci suona sopra, per me la musica è un'altra cosa però i gusti son gusti.
efis007 29-05-15 17.12
clouseau57 ha scritto:
Il mio pensiero e' :
Chiunque sappia suonare e sia padrone del suo strumento non e' un fuffaro.A prescindere dallo strumento.

Su questo siamo totalmente d'accordo. emo
L'arranger... o StageA... o workstation... etc etc, sono strumenti musicali belli dotati di sonorità piacevoli e di innumerevoli possibilità espressive.
Tutto sta nel mettere questi strumenti nelle mani giuste.
Un violino vero suonato male fa schifo.
Un pianoforte vero suonato male fa schifo.
Un arranger suonato male fa schifo, ossia è "limitato", viene usato per fargli fare cose stupidotte.
Qualora invece viene suonato in modo ammirevole stupisce il pubblico, sia per i suoni, sia per l'abilità tecnica dell'esecutore.
Io sarò fissato su questa cosa, ma in giappone il pubblico non applaude "lo strumento", applaude l'esecutore!
Da noi invece spesso e volentieri si applaude... non si sa cosa..., il pubblico ascolta i brani (che magari sono midifile e l'esecutore non suona una fava), dice "che bello", e scatta l'applauso.
Ma in realtà quell'applauso non è rivolto all'esecutore in quanto il pubblico ha CAPITO che sta realmente suonando lui, ma scatta in modo automatico senza rendersi conto di chi o cosa si sta applaudendo (infatti non è un caso che anche i fuffari si beccano gli applausi, cioè prima prendono per il culo tutti fingendo di suonare, ma gli fanno gli applausi lo stesso).
E questo è molto triste a mio parere.
Vedere la gente inconsapevole del valore (reale o finto) di un artista è una cosa che mi lascia una tristezza infinita e che dimostra quanta ignoranza culturale vige da noi.
Invece in giappone e paesi affini i concerti di "tastierismo" riempiono le sale.
Perchè?
Da noi le vediamo queste cose? emo
Non mi risulta.
E perchè non le vediamo?
Primo perchè non abbiamo più bravi arrangeristi, secondo perchè la gente dice "oh che palle, devo andare a vedere il concerto di una pianola?? ma va là!", terzo perchè è meglio andare al pianobar a sentire i fuffari che mettono le basi di Ligabue.
Io gli organi Electone li ho avuti (per la verità solo uno, di solito usavo i Farfisa) e ricordo come fosse ieri l'approccio che c'era a quei tempi.
I concerti d'organo/arranger (ripeto, concerti!) si facevano anche in Italia, io stesso sono andato a vederli decine di volte, le sale erano sempre piene, la gente entusiasta.
Eppure stranamente anche in quei tempi c'erano già le band, quindi che senso aveva mettere sul palco un arranger? emo
Meglio la band no?
Invece il senso c'era perchè avevamo la cultura dell'arranger!
C'era grande ammirazione per questi strumenti e per i loro esecutori, c'era voglia di sentirli, di applaudirli, di diventare bravi come loro.
Poi tutto si è inceppato.
Cosa l'ha fatto inceppare?
L'ignoranza!!
Laddove l'ignoranza prende il sopravvento, essa dilaga, si mangia tutto, si porta via la bellezza di tutto, trasforma tutto in peggio.
E i risultati eccoli qua: migliaia di fuffari che vanno in giro a fingere di essere musicisti portando alla gente ulteriore ignoranza.
Ecco perchè ho detto scherzosamente che la Korg PA4 deve avere le spalline alte. emo
Da noi sarebbe lo strumento giusto per la "non cultura" che ci meritiamo.
anonimo 29-05-15 17.39
efis007 ha scritto:
Invece in giappone e paesi affini i concerti di "tastierismo" riempiono le sale.



questo è già meglio, si è portato dietro il batterista emo
efis007 29-05-15 17.45
superbaffone ha scritto:
poveri questi occidentali bacati che preferiscono vedere gente che suona i vari strumenti dal vivo invece che uno singolo che per quanto bravo fa partire delle sequenze e poi ci suona sopra, per me la musica è un'altra cosa però i gusti son gusti.

Baffone rispetto i tuoi punti di vista, non ti sto dicendo che da noi sarebbe preferibile andare a vedere i concerti di arranger rispetto che andare a vedere i concerti di band di 5 o 6 o 7 o 10 elementi.
Ti sto dicendo soltanto che concerti di band e concerti di arranger sono due cose diverse, ed ognuna ha il suo spazio per potersi esprimere artisticamente al pubblico senza necessariamente pestarsi i piedi o "fare a gara" su chi dei due è meglio.
Vedila anche in un altro modo: se al posto di una base suonata (in parte) dall'arranger ci fosse una band, cosa cambia tastieristicamente parlando?
Il tastierista o arragerista suonerebbe comunque la sua parte, il resto lo fa la band.
E se la band sfortunatamente non c'è, e si preferisce far fare quella parte all'arranger, la questione cambia poco.
Il signor Hiroshi Kubota (il tastierista che ti ho mostrato nei link) suona anche con una band: i TRIX.
E suona più o meno allo stesso modo che gli vedi fare quando suona da solo, anzi a dir la verità suona persino di meno rispetto a quando suona da solo (perchè i bassi li fa il bassista).
Non è quindi suonando con la band che Hiroshi Kubota esprime il suo massimo potenziale tastieristico, ma lo esprime quando suona da solo, è lì che da dimostrazione di quanto accidenti sia bravo a suonare un arranger (anche perchè quasi tutti i pezzi sono di sua composizione e arrangiamento).
Detto questo... la domanda è: a te piacerebbe andare a vedere un concerto dei TRIX (band), o vedere un concerto di Hiroshi Kubota da solo?
Per me (sottolineo per me) è indifferente.
Andrei a vedere sia i TRIX, e andrei molto volentieri a vedere Kubota suonare da solo.
Questo perchè non do importanza ai suoni veri o finti, o mezzi veri o mezzi finti, ma do importanta al musicista, all'esecutore!
Per cui laddove vado a vedere un concerto di Bollani da solo, vado a vedere (se ci fosse la possibilità) anche il concerto di Hiroshi Kubota da solo.
Il quale è ben diverso che andare a vedere un fuffaro al pianobar che finge di suonare con le basi! emo
Un bravo arrangerista può fare faville col suo strumento, con band o senza band, e per me tastierista è sempre molto importante apprendere da questi musicisti tecniche esecutive di alta caratura artistica.
Chi va a vedere un concerto di arranger e si concentra solo sul concetto banale di "puah, sono suoni finti, che razza di concerto è?" non ha capito una fava di cos'è questo strumento e della scuola che c'è dietro per imparare a suonarlo come Hiroshi Kubota.
Il quale Hiroshi Kubota userà pure un supporto basi quando è da solo, ma capperi... sto tizio suona da bestia, lascia a bocca aperta, supporti o no.
Da noi invece la maggior parte dei tastieristi/arrangeristi che si vantano di "suonare in band" non gli portano neanche la suola delle scarpe quanto a preparazione tecnica.
Eppure parecchi si vantano: "ah ah ah, io suono con la band vera, mica uso le basi finte".
Poi magari vai a vederli "in band" e fanno quattro accordi o dei miseri tappeti (perchè il resto lo fa la band). emo
Comincino a suonare come il Kubota, poi forse possono vantarsi di essere tastieristi.
efis007 29-05-15 18.12
superbaffone ha scritto:
questo è già meglio, si è portato dietro il batterista emo

Infatti. emo

Come vedi quindi non è una questione di soldi o cos'altro, ma di approccio al concertismo tastieristico.
Che ci sia lui da solo.... che ci sia lui con un batterista... che ci sia lui con un batterista e un bassista... etc.... la questione non cambia.
Anzi paradossalmente più elementi si porta sul palco, più lui suona di meno.
Se sul palco c'è... batterista, bassista, chitarrista, percussionista, sezione fiati, e magari persino un quartettino d'archi... cosa fa il povero Hiroshi Kubota? emo
Praticamente non fa più niente poveraccio, gli rimane da suonare ben poca roba perchè tutto il resto lo suona "la base"... pardon la band.
A che serve allora spendere 10.000 euro per comprare lo StageA se poi - causa band - impari a suonarlo al 10% delle sue possibilità?
Non ha senso ti pare? emo
Ed è qui che entra in gioco la scuola giapponese, la quale vuole che prima di andare a suonare con la band impari a suonare da solo, impari a sfruttare lo strumento al 100%, impari tutte le tecniche possibili immaginabili per suoni mani e piedi, insomma impari a diventare un arrangerista/tastierista "certificato", diplomato, di alta elevatura.
Dopodichè vai pure a suonare anche con la band, ma nulla che a prescindere dalla band sei realmente un mostro di tastierista, in grado anche di esibirti da solo e di fare il tutto esaurito nelle sale da concerto.
A me questo approccio "alla giapponese" piace, rende onore al tastierismo, da valore e rispetto al tastierismo e al musicista.
Non come da noi. emo
Da noi il tastierista non ha rispetto, spesso non sa manco suonarla bene la tastiera, non sa nemmeno da che parte sta di casa il tastierismo, e non trova niente di meglio da fare che spendere qualche migliaio di euro per comprarsi tastiere costose da portarsi in band per fare.... poca roba.... un po' di tappeti sparsi.
Ma questo non perchè ha colpa lui!
Perchè non c'è la cultura che c'è in giappone!
Non essendoci quella cultura è normale che da noi molti tastieristi sono spaesati e/o tecnicamente impreparati, o peggio si esibiscano (in pubblico!) persino i fuffari che non sanno suonare.
Questo è il prezzo che la "non cultura" ci tira addosso, e possiamo fare ben poco per sistemare le cose.
Come dicevo precedentemente, negli anni 70 e 80 da noi quella cultura esisteva!
Esisteva e l'abbiamo lasciata andare al tappeto, sotterrata da paranoie infantili che lentamente hanno portato all'estinzione dell'arranger e all'estinzione del musicista dell'arranger.
Il risultato è che da noi adesso ci sono le band, i tastieristi più o meno bravi (più di meno), e poi i fuffari.
In giappone adesso esistono le band, i tastieristi preparati in modo professionale, e i fuffari pochi o nessuno.
Per cui le band le hanno entrambi i paesi, e qui non ci piove.
Ma noi abbiamo perso tutto il resto, l'abbiamo lasciato andare a ramengo.
Poi ci lamentiamo se sui palchi vanno ad esibirsi i fuffari pagari con i soldi che, teoricamente, spetterebbero a noi professionisti. emo
In sostanza noi, con la nostra "evoluzione" ci abbiamo perso, ci siamo danneggiati.
Loro, in giappone, con la loro "conservazione" ci hanno guadagnato.
anonimo 29-05-15 18.22
efis capisco quello che vuoi dire, tu la vedi come una disciplina io come un taglio all'organico del gruppo, un po' come il fiorire degli hammondisti nell'ultimo periodo, siccome i cachet si sono abbassati si fa fuori il bassista e si va in trio batteria, hammond (che ti fa anche il basso) e il solista.


questi che fanno tutto da soli sono bravissimi ma è una disciplina che si avvicina più all'arte funambolica che alla musica, secondo me.


efis007 29-05-15 18.49
superbaffone ha scritto:
efis capisco quello che vuoi dire, tu la vedi come una disciplina io come un taglio all'organico del gruppo, un po' come il fiorire degli hammondisti nell'ultimo periodo, siccome i cachet si sono abbassati si fa fuori il bassista e si va in trio batteria, hammond (che ti fa anche il basso) e il solista.

Sì sì, guarda che su questo siamo assolutamente d'accordo, non ti sto dicendo che il tuo punto di vista sia sbagliato. emo
Sappiamo entrambi che per cause complesse (che comunque un po' le ho spiegate) ci siamo ridotti all'osso, e da noi l'arranger è diventato principalmente lo strumento "sostitutivo" alle band.
Tanto che non viene ben visto da nessuno, soprattutto dai musicisti delle band.
Per cui su questo hai ragione, anzi concordo anch'io su tutto.

Il mio discorso, che poi è anche la realtà dei fatti in giappone, è diverso, e si riferisce all'approccio culturale della questione.
Ripeto, culturale.
Cioè... da noi l'arranger è considerato lo strumento "anti band", è lo strumento che fa comodo a tanti gestori di locali i quali al posto di pagare 500 euro per una band di 5 elementi preferiscono dare 100 euro a un basettaro di arranger che fa finta di suonare.
In giappone invece no.
In giappone non mischiano le due cose, l'esecutore di arranger (solitamente qualificato, preparato, diplomato) ha il suo ruolo specifico nel panorama culturale ed artistico, e non viene chiamato a suonare per "sostituire" le band.
Se vogliono una band chiamano una band! emo
E sai perchè?
Perchè hanno la cultura!
E quando c'è la cultura è normale che i gestori dei locali e la gente stessa sa capire bene che c'è un'enorme differenza tra una band e un arranger.
Per cui se vogliono sentire musica da una band, per nessuna ragione chiameranno mai un arrangerista a suonare al posto di una band.
Ne tanto meno un fuffaro che finge di suonare.
Quando invece vogliono sentire un arrangerista (o "Stage-ista" che dir si voglia) allora chiamano l'arrangerista, ben consapevoli che quella sera si fa musica con l'arranger e tutti vogliono sentire l'arrangerista all'opera.
C'è quindi un approccio culturale molto diverso dal nostro.
Là ognuno ha un suo ruolo: la band è la band, l'arrangerista è l'arrangerista, il karaokista è il karaokista, e si pagano i giusti soldi per ciascuno di essi in base alla qualità musicale che si vuole proporre al pubblico.
Se il pubblico vuole ascoltare una band... e la band sia.
Se il pubblico vuole ascoltare un arrangerista diplomato... e arrangerista sia.
C'è spazio per tutti. emo
C'è spazio per la coca cola e lo champagne.
Da noi no.
Da noi si vuole lo champagne ma lo si vuole pagare come la coca cola, quindi via le band e si prende l'arranger in "sostituzione" della band.
Sbagliato.
Pietoso.
Stupido.
Questa è la conseguenza della "non cultura" che ci siamo tirati addosso.
Da noi i locali non dicono "che schifo, la pianola non è uguale alla band, era meglio la band!"... ma dicono: "perfetto! va bene così! costa poco, nessuno gliene frega niente, quindi via la band e benvenuti i fuffari con chiavette, midifile, ed arranger".
Capisci?
E' proprio un concetto culturale totalmente balengo che rende possibile queste cose da noi rispetto al giappone.
E' l'ignoranza.
Da noi c'è troppa ignoranza.
E dove c'è ignoranza non ci può essere intelligenza artistica, ma solo conseguenze dettate dall'ignoranza stessa.
emo
clouseau57 29-05-15 21.09
efis007 ha scritto:
Da noi si vuole lo champagne ma lo si vuole pagare come la coca cola, quindi via le band e si prende l'arranger in "sostituzione" della band.
Sbagliato.
Pietoso.
Stupido.
Questa è la conseguenza della "non cultura" che ci siamo tirati addosso.
Da noi i locali non dicono "che schifo, la pianola non è uguale alla band, era meglio la band!"... ma dicono: "perfetto! va bene così! costa poco, nessuno gliene frega niente, quindi via la band e benvenuti i fuffari con chiavette, midifile, ed arranger".
Capisci?
E' proprio un concetto culturale totalmente balengo che rende possibile queste cose da noi rispetto al giappone.
E' l'ignoranza.
Da noi c'è troppa ignoranza.
E dove c'è ignoranza non ci può essere intelligenza artistica, ma solo conseguenze dettate dall'ignoranza stessa.

emo
anonimo 29-05-15 21.54
meglio non aprire il discorso gestori dei locali altrimenti facciamo notte emo
clouseau57 29-05-15 23.28
qui stiamo cominciando ad educarli , ed in tutta onesta' la gente si e' un po' stufata del pianobar , a questo punto meglio un intrattenitore...emo
anonimo 30-05-15 11.56
perchè alla gente piaceva il pianobar? emo
anonimo 30-05-15 11.58
Come vorrei tutti gli arrangers:

- senza lettore mp3

- senza lettore basi midi

Se uno vuol fare del playback, lo faccia ma dev'essere evidente
Edited 30 Mag. 2015 10:02
anonimo 30-05-15 12.04
@ anonimo
Come vorrei tutti gli arrangers:

- senza lettore mp3

- senza lettore basi midi

Se uno vuol fare del playback, lo faccia ma dev'essere evidente
Edited 30 Mag. 2015 10:02
io metterei una tassa su tutti quelli che fanno finta di suonare emo