chi mi conosce, sa bene che non rientro nella categoria dei credenti. per me non esiste nessun dio:
nasciamo per opera di mamma e papà, moriamo per le ragioni più ovvie (vecchiaia) e più assurde (incidenti) di questo mondo, e dopo la morte, bah, dopo la morte non penso proprio ci sia un'altra vita, le nostre ossa si riducono ad un ammasso di polvere, dentro una cassa che dopo 20anni i posteri toglieranno anche dal loculo e chissà cosa ne faranno di quell'ammasso di polvere e legno tarlato.
non penso di credere al vangelo, dove vengono raccontate storie straordinarie, TROPPO straordinarie,
non penso di credere ai miracoli, parlerei più di fortuna, o di forza, sconosciuta a noi stessi, del nostro corpo quando c'è da combattere contro qualche tipo di malattia.
credo alla vita terrena, a quello che offre, e a quello che non offre, al dolore e alla gioia che la vita ci regala
credo alla capacità di adattamento dell'uomo a svariate situazioni
credo che ognuno di noi sia artefice del proprio destino in base alle scelte che ognuno di noi fa nella vita. non è, e non è mai stato nessun altro (dio) se non tu stesso a prender quella strada piuttosto che un'altra.
sono quasi sicuro che non ci sia paradiso, inferno o purgatorio....
ma la frase che mi ha colpito di una mia cara amica prima di lasciarci fu questa: "quando morirò sono sicura di andare in paradiso, perchè finora sono stata all'inferno". pensando a quest'ultima frase, mi cadono, in un colpo solo, tutte le mie non credenze.
detto questo e chiudendo il discorso su dio e su una ipotetica seconda vita eterna, ritorno ai sacramenti:
indipendentemente da tutto, penso sia l'inutilità più inutile creata dal mondo cristiano.
penso che quel sant'agostino sopracitato, racchiuda in un solo comandamento tutto il regolamento di una vita sana, retta e pura.
Edited 15 Mag. 2015 0:42