Il mio obiettivo

jacus78 14-05-15 00.59
mark_c ha scritto:
Io se non leggevo tale libro continuavo a ripetere i brani dall'inizio, anche in quei punti che conoscevo perfettamente. Ho trovato che il vantaggio di ripetere solo le parti ostiche ti insegna a partire da qualunque posizione di un brano, prima non ne ero capace ora sono sulla buona strada.

?
è strano imparare come certe cose per alcuni siano scontatissime e per altri totalmente nuove.


cmq non conosco il libro in questione. non oso giudicarlo.
andrew1 14-05-15 20.56
Ebbè certo ... mica siamo tutti uguali ... quello che per uno è scontanto, per un altro non lo è, e viceversa.

Come ho scritto anche io più sù, ho fatto le stesse considerazioni di Mark.
Edited 14 Mag. 2015 18:57
anonimo 14-05-15 21.26
@ jacus78
mark_c ha scritto:
Io se non leggevo tale libro continuavo a ripetere i brani dall'inizio, anche in quei punti che conoscevo perfettamente. Ho trovato che il vantaggio di ripetere solo le parti ostiche ti insegna a partire da qualunque posizione di un brano, prima non ne ero capace ora sono sulla buona strada.

?
è strano imparare come certe cose per alcuni siano scontatissime e per altri totalmente nuove.


cmq non conosco il libro in questione. non oso giudicarlo.

beh caro jacus, io ero convinto che continuare a ripetere all'infinito e dall'inizio fosse tutta ginnastica. Il libro invece mi ha fatto comprendere che non serve perdere tempo su ciò che si sa anzi, sostiene anche che esagerando si potrebbe creare confusione anche quello che si sa fare bene quindi,si deve lavorare su quelle parti che non funzionano.
Quando poi anche queste parti vengono bene si mette tutto insieme e inizia il divertimento insomma, tutto quel treno di emozioni che ti regala la musica.

E qui qui per mia pura curiosità mi piacerebbe capire perchè a volte alcune parti di un brano funzionano subito ed altre no.

In definitiva quel libro insegna ad ottimizzare il tempo di studio a disposizione e ti fornisce alcune dritte su cose oramai consolidate, è inutile reinventare l'acqua calda in sostanza, a me capita di reinventarla. Comuqnue questa breve esposizione è semplicemente una mia chiave di lettura, magari non ho capito un tubo. emo emo
jacus78 15-05-15 02.50
ma è giusta questa chiave di lettura....dicevo che è strano leggere (nel tuo caso), che per te era una cosa nuova, mentre per me era automatica.io non ci avrei pensato ad insegnarla, talmente era scontato.emo

mark_c ha scritto:
E qui qui per mia pura curiosità mi piacerebbe capire perchè a volte alcune parti di un brano funzionano subito ed altre no.


questione di esercizio soprattutto, e poi c'è un altro mezzo fattore: quando le cose piacciono facciamo meno fatica a capirle e in questo caso a suonarlo, quando piacciono meno viene un pò più difficile.
anonimo 15-05-15 14.59
Alle giustissime osservazioni di Ahivela ne aggiungerei un paio:

- suonare il piano implica una serie di difficoltà di coordinazione neuromuscolare fine, alcune obiettivamente più semplici da apprendere, altre obiettivamente molto difficili da padroneggiare, altre che variano secondo le predisposizioni personali dell'allievo...il metodo di chang ha il merito di "razionalizzare" l'approccio alla materia, ma (e lo dico io che sono un po' il "profeta del chang" du questo forum), non bisogna trascurare la lettura di altri testi basilari come quello, ad esempio, di Cortot

- talvolta le difficoltà di esecuzione e memorizzazione non sono di ordine tecnico, ma riguardano la comprensione armonica e strutturale del passaggio in questione...in tal caso sarebbe inutile ripetere un milione di volte il passaggio, meglio sarebbe analizzarlo nel contesto del brano per capirne la funzione e la logica musicale...quanti allievi, una volta capito questo, si sono dati una pacca sulla fronte esclamando: "ah, adesso capisco!"

emo
anonimo 15-05-15 15.50
nel mio caso Cyranon non credo di avere problemi di memoria, forse non vedo ancora un brano come fosse una storia, cioè con una sorta di filo conduttore, quella che penso tu chiiami armonia.

E' come nel film di Matrix, quando inizi a vedere il codice sei a posto. (pillola rossa o blu) emo

Comunque la maggior parte dei miei problemi inizia quando unisco le mani e cerco di andare più veloce, se rallento di molto gli errori si dimezzano fino quasi a scomparire: potrebbe essere che alcune aree del mio cervello non si siano mai mosse di li ed ora togliendo la ruggine si denotano tutti i limiti. E' frustrante ma boia chi molla emo


o idea che l'approccio iniziale coi rivolti ha dato i suoi frutti, se Autumn Leaves la eseguo con le quadriadi e ci canto sopra tutto fila lisco, appena aggiungo la melodia, la prima parte è ok, la seconda pasticcio
Edited 15 Mag. 2015 14:21
anonimo 15-05-15 17.16
1) pazienza, pazienza, pazienza emo

2) prendi i pezzi che non vengono e falli rigorosamente a mani separate usando il sistema degli insiemi paralleli di chang...quando una mano é stanca, passi all'altra (non necessariamente le sezioni difficili sono nella stessa battuta oer la dx e la sn)...raggiungi la capacità di suonare a mani separate al 150% della velocità a cui vuoi realmente eseguire il brano...solo allora metti insieme le mani
Edited 15 Mag. 2015 15:17
anonimo 16-05-15 14.40
edit
Edited 16 Mag. 2015 18:22