I motivi del successo

proemio 01-03-15 23.11
Ho letto tra i primi post di questa discussione che oggi la "buona" musica non ha una distribuzione adeguata o non è commercializzata...
Ho letto anche che c'è un inquinamento musicale, musica sempre e comunque con i nuovi mezzi di comunicazione...

Beh penso siano affermazioni vere in parte...

Sicuramente, spesso, il mezzo, non il contenuto, è il messaggio... Però, pensiamo alle potenzialità dei nuovi mezzi! Chi fa musica può veicolarsi attraverso tecnologie che possono raggiungere un numero enorme di persone! Impensabile un tempo! Puoi moltiplicare le tue possibilità di ascolto o di essere ascoltato (e capito)!... Certo, c'è anche l'aspetto negativo come detto sopra, ingordigia pseudo musicale anestetizzante, oppure la perdita di contatto diretto e calore umano...ma non è solo questo la realtà di oggi.
Si deve guardare alle potenzialità che ci vengono offerte!
ahivela 02-03-15 00.46
Cyrano ha scritto:
Bello discutere cordialmente anche se si hanno idee diverseemo


Infatti preferirei il vino emo
Ma non trovando gli smile adatti vada per la birra... emo
ahivela 02-03-15 01.13
proemio ha scritto:
Sicuramente, spesso, il mezzo, non il contenuto, è il messaggio... Però, pensiamo alle potenzialità dei nuovi mezzi! Chi fa musica può veicolarsi attraverso tecnologie che possono raggiungere un numero enorme di persone! Impensabile un tempo! Puoi moltiplicare le tue possibilità di ascolto o di essere ascoltato (e capito)!...


E' un discorso complesso, dai risvolti oscuri, e ancora tutto da comprendere, nei suoi possibili sviluppi.
Il dato di fatto, direttamente conseguente alla "potenzialita'" dei nuovi mezzi, pero' e' questo: il nuovo territorio di conquista, l'elemento di scambio, la merce rara, quello che si vuole ottenere insomma, non e' piu' tanto il denaro, quanto l'attenzione, il tempo, di chi ascolta. Che sono sempre meno.
Markelly 02-03-15 20.30
Ho scoperto che Ligabue usa questo strumento per i suoi arrangiamenti...

Forse i tasti neri sono di troppo! emo
anonimo 02-03-15 20.33
Successo: Dado Moroni e Andrea Pozza hanno un enorme successo internazionale tra gli amanti del jazz...ma la maggior parte degli italiani non sanno neppure di chi si tratti...
anonimo 02-03-15 20.37
Altro elemento: anche uno dei più stazzi pianisti jazz (e qui taccio i nomi per pietà cristiana) sarebbe in grado di improvvisare una qualunque delle "opere d'arte" di mozartino allevi...mentre temo che mozartino non sarebbe in grado di accennare un semplice blues in F in maniera convincente...però mozartino ha successo, ergo la sua musica é migliore...giusto?
theolonius 02-03-15 22.31
eccolo lì...siamo arrivati dove era chiarissimo si sarebbe arrivati, Allevi. e si aprirà un mondoemo
anonimo 02-03-15 22.37
Detto in confidenza ancora ancora mozartino non è affatto il peggiore del mazzoemo
theolonius 02-03-15 22.40
@ anonimo
Successo: Dado Moroni e Andrea Pozza hanno un enorme successo internazionale tra gli amanti del jazz...ma la maggior parte degli italiani non sanno neppure di chi si tratti...
io dado moroni lo conosco da quando era un ragazzino, e veniamo al punto: come fare per fare conoscere dado moroni al grande pubblico?......come mai all' estero è più conosciuto? perchè all' estero sono dei fenomeni oppure perchè la divulgazione musicale è regolata diversamente? in francia le radio hanno l' obbligo di trasmettere musica francese in determinate percentuali, per esempio. oppure ci saranno altre ragioni, ma non certo perchè hanno una maggior sensibilità musicale di noi italiani. negli stati uniti c'è possibilità di suonare un pò tutti i generi di musica, c' è più libertà di azione per i musicisti, ma c'è anche un' altra concezione sulla musica, un' altra mentalità anche a produrla, bella o brutta che possa essere. a differenza che da noi, dove chiunque sa fare il giro di do viene chiamato "musicista. però le risposte possono essere tantissime, io ho solo congetture. e voi?
theolonius 02-03-15 22.41
@ anonimo
Detto in confidenza ancora ancora mozartino non è affatto il peggiore del mazzoemo
devo concordare ancora...cazzarola!
anonimo 02-03-15 22.46
Tanto per lasciare in pace mozartino, compariamo Dado e Richard Clayderman: chi ha fatto musica migliore? Chi ha fatto più successo?

La risposta è tanto triste quanto banale: il genere umano, se non opportunamente indirizzato ed educato, tende per sua natura a preferire la grossolana banalitá della volgaritá
Edited 2 Mar. 2015 21:49
Markelly 02-03-15 23.41
@ anonimo
Successo: Dado Moroni e Andrea Pozza hanno un enorme successo internazionale tra gli amanti del jazz...ma la maggior parte degli italiani non sanno neppure di chi si tratti...
Il jazz non è un genere che gira per le radio o le tv maggiori qui in Italia. Chi lo ama cerca altri canali.
anonimo 02-03-15 23.43
@ Markelly
Il jazz non è un genere che gira per le radio o le tv maggiori qui in Italia. Chi lo ama cerca altri canali.
Dunque il "successo" non è indice assoluto di qualitá...
Markelly 02-03-15 23.50
@ anonimo
Dunque il "successo" non è indice assoluto di qualitá...
Questo si sa.
SavateVoeanti 03-03-15 00.01
Io ricordo che fino a vari anni fa andavano forti i tormentoni, e poi quando è uscito il mozartino mi sono stupito, era qualcosa che non centra coi tormentoni, musica strumentale, in italia,... mi si era accesa la speranza di una svolta(anche se comunque quella musica di allevi non mi entusiasmava, però poteva comunque dare il via ad una nuova era)

e invece non è cambiato niente..
ahivela 04-03-15 16.31
Cyrano ha scritto:
La risposta è tanto triste quanto banale: il genere umano, se non opportunamente indirizzato ed educato, tende per sua natura a preferire la grossolana banalitá della volgaritá


Giuro che non ce l'ho con te, ma ancora una volta non sono d'accordo...emo
Hai citato Clayderman, e m'hai fatto venire in mente un fatto.
Un giorno ho fatto visita ad un lontano parente, molto anziano ma ancora vulcanico, un medico, viaggiatore, nonche' bravo pittore con un curriculum artistico di tutto rispetto. Insomma, sicuramente una persona di notevole cultura e sensibilita'. Ebbene, sapendo che io suonavo, tutto infervorato, mi dice che deve farmi sentire un chitarrista eccezionale, da alcuni vecchi e rari LP.
Tira fuori tre o quattro dischi impolverati, maneggiandoli come reliquie, e mette su.
Ora, non ricordo il nome del chitarrista, ma era una roba degli anni '70, tipo Papetti o Clayderman, appunto, solo fatta con la chitarra classica, roba che definire kitch e' un complimento. Ovviamente non ho avuto il coraggio di dire quello che pensavo, e mi sono limitato ad annuire fingendo di gradire. Non avrebbe mai capito, e magari l'avrei pure ferito.
Ora, il punto e' questo: chi o cosa stabilisce il valore "oggettivo" e "universale" di un'opera?
Io resto del parere che sia il successo, o comunque, che laddove vi sia successo, debba esistere necessariamente anche valore.
E' chiaro che in un forum di musicisti ci sara' un tipo di valutazione, ma non e' una valutazione oggettiva, e' appunto una valutazione di parte, se consideriamo la musica come arte e comunicazione verso tutti.
Perche' se siamo esperti (e presunti "buongustai) in musica non e' detto che lo siamo in altri campi.
Senno' l'esperto in letteratura potrebbe darci degli ignoranti se anziche' sfrantumarci i maroni con l'Ulisse di Joyce preferiamo il Signore degli Anelli o le Cinquanta Sfumature di Grigio. Lo chef pluripremiato ci guardera' schifato se preferiamo una sana amatriciana alla Bouillabaisse marseillaise. Il cinefilo incallito ci dara' dei rozzi se preferiamo Checco Zalone o Tony Servillo alla retrospettiva sul cinema russo.
Eppure Fantozzi con il suo immenso e liberatorio "La corazzata Potemkin e' una cagata pazzesca" avrebbe dovuto insegnare qualcosa...
anonimo 04-03-15 16.43
Caro Amico, le tue osservazioni non sono prive d'interesse ma:
-la mia personalissima visione del genere umano é alquanto pessimista: lasciato a se stesso per natura l'uomo nel 90% dei casi ruba, inquina, mente e tradisce...ed esteticamente nel 90% dei casi sceglie la volgarità appariscente
-inoltre l'essere umano tende a seguire le scelte della maggioranza, anche in casi limite: parecchi esperimenti hanno provato che mostrando un cartoncino verde ad un gruppo di venti persone, ove 19 sono complici dello sperimentatore e dicono che il cartoncino é rosso...dopo qualche tempo il soggetto dello studio comincia ad affermare che il cartoncino verde é rosso
- infine, é evidente che l'essere umano ha, sin dalla sua nascita, molte più opportunità di essere esposto a musica del tipo "gigi d'alessio" (o similiari) che beehtoven o charlie parker...
Edited 4 Mar. 2015 15:44
anonimo 04-03-15 16.53
Alcuni criteri (del tutto generali e ovviamente che ammettono eccezioni) per valutare la qualità della musica:
-corretto equilibrio tra ripetizione e variazione...una musica troppo ripetitiva non é buona (così come una musica che non abbia strutture basate sulla ripetizione...questo appunto il problema di certe musiche "ipercolte")...ciò valga per la melodia ma anche per il ritmo e l'armonia
-giusto equilibrio tra consonanza e dissonanza: una musica basata solo e sempre su armonie semplicistiche ed iperconsonanti non é buona musica

Ciò detto, per ragioni di provocazione o di necessità espressive si può giungere alla gymnopedie o addirittura ai 4'33" di Cage ove c'é solo silenzio...il problema é quando l'intera produzione musicale di un artista (o di un intero genere) si basa su tre accordi e il medesimo ritmo...
ahivela 04-03-15 17.40
Cyrano ha scritto:
-corretto equilibrio tra ripetizione e variazione...una musica troppo ripetitiva non é buona (così come una musica che non abbia strutture basate sulla ripetizione...questo appunto il problema di certe musiche "ipercolte")...ciò valga per la melodia ma anche per il ritmo e l'armonia
-giusto equilibrio tra consonanza e dissonanza: una musica basata solo e sempre su armonie semplicistiche ed iperconsonanti non é buona musica



Quindi Cecil Taylor o Ornette Coleman sono incomparabilmente superiori a Philip Glass o Steve Reich (che ci hanno costruito la loro carriera e fortuna, con la loro "non bonta'"). E non stiamo parlando di provocatori alla Cage.
Chissa' cosa ne pensa della questione un qualunque uomo della strada che stravede per la mazurka di Migliavacca, o Il mio Canto Libero di Battisti...
anonimo 04-03-15 17.44
L'uomo della strada é quello che butta la cartaccia in terra pensando "tanto cosa vuoi che sia"...e poi si stupidce del global warming

Gli lascio volentieri la mazurka di migliavacca (che per inciso non mi dispiace nemmeno: il problema sarebbe una vita fatta solo di mazurke di migliavacca emo )

E ancor meglio di "il mio canto libero": la canzone del sole!

Cecil taylor é forse uno dei migliori esempi di "sbilanciamento" in senso inverso: pochissima struttura, pochissima ripetizione, pochissima "consonanza"... Musica che ha probabilmente un senso storico e forse politico, ma che non regge il paragone ad esempio con bud powell

emo

PS parlando di canzonette: ci sarà pure una differenza qualitativa tra l'ombelico del mondo e "ancora"...
Edited 4 Mar. 2015 16:49