Il problema secondo me non è tanto far riaprire la GEM o la ELKA etc etc con un nuovo "padrone" nordico.
Il problema è cosa far produrre a questa nuova azienda, a chi saranno i tecnici (i guru) che realizzeranno i nuovi strumenti!
Cerchiamo di capirci, il mercato è già pieno di eccellenti strumenti, quindi ha senso mettersi a fare la gara contro i blasonati Korg, Roland, Yamaha, che producono ottimi digital pianos, arranger, e workstation?
Senza poi contare che in questa epoca vanno fortissimo anche i VST i quali, quanto a qualità sonora e rapporto qualità/prezzo, riescono spesso anche a sverniciare numerose tastiere.
C'è giusto una azienda nordica (Clavia) che ha voluto vedere più in là dei concorrenti progettando e proponendo strumenti specifici e molto potenti per l'uso live (perchè al di là di tutto, del suono etc, ciò che ha reso i Clavia famosi nel mondo è il loro spiccato ed insuperato uso nel live).
Ma la nuova GEM cosa pensa di proporre?
Per farsi strada in questo mercato saturo dovrebbe concentrarsi su qualcosa di diverso, magari di "storico rivisitato" che possa ingolosire il tastierista purista.
In sostanza anzichè creare degli arranger che vanno a fare concorrenza a Yamaha, Roland, Korg, Ketron, io personalmente cercherei di rivisitare in chiave moderna strumenti storici analogici molti potenti rendendoli nuovamente accessibili in un mercato saturo di tamagochi digitali.
Uno tra tutti il
Synthex.
Pensate ad un Synthex moderno, sempre naturalmente analogico, ma potenziato e versatilizzato, con un peso ridotto e ad un prezzo accessibile.
Chi non lo vorrebbe?
Oltretutto mostrerebbe al mondo la nuova filosofia aziendale della nuova GEM (avrei preferito si chiamasse ELKA, ma tant'è), insomma sarebbe un ottimo biglietto da visita della nuova azienda.
Certo che se al posto di un Synthex la nuova azienda mi fa l'ennesimo scatolino digitale... allora partiamo già col piede sbagliato... non ci vedo un grande futuro per una azienda che si promuove sul mercato con qualcosa che non lascia di stucco nessuno (a meno che questo scatolino sia una cosa pazzesca).