Friend74 ha scritto:
L'idea di Giupa di avere a disposizione tutti i singoli pattern degli stili sicuramente è interessante................. ma questo è un modo di pensare soprattutto di chi è avvezzo all'utilizzo dei vst...
mi aspettavo di leggere qualcosa del genere e posso dire che questo in realtà è un pò quello che permettono le korg pa (ecco perchè è importante conoscere a fondo le macchine e sfruttarle a dovere)... ricordo come ad esempio usando già un cubase, creandosi una buona libreria di patterns, si ha la possibilità di far spaziare la propria fantasia... in tale direzione sono da capire i "pad sequencing" (di linee di basso, drums, chitarre, sax, etc.) delle pa che oltre ad adattarsi alla tonalità, al tempo, al ritmo, permettono anche tanti svariati cambiamenti degli styles, ma soprattutto danno l'imput e permettono anche la composizione di styles completamente nuovi... non a caso mi sono creato una librearia abbastanza vasta di pad sequencing!!! la cosa più bella è che questi pad sequencing possono essere uilizzati sia a tracce aperte che a tracce mute, singolarmente o a gruppi di 4 contemporaneamente, il che da la possibilità oltre che a variare lo stesso style che si utilizza, anche di creare un certo live feeling: immaginate di avere 4 pad rispettivamente con delle sequenze/pattern di drum, basso, chitarra e piano e quello che potreste fare... o al posto del basso usare un'altro strumento e suonare in manual bass... ma qui subentra la mia visione di esecuzione arranger evoluta e non il classico start & stop e accordi per mano sinstra... aggiungiamo a questo anche certe possibilità tipo il pianist mode, chord-lopper e già si nota quante possibilità offrano già gli arranger attuali... il problema sta nel fatto che io vedo di rado un tastierita/pianista usare un arranger in tale modo.
Eccovi un piccolo esempio di utilizzo evoluto di un arranger e poi ditemi cosa ne pensate:
Pa3x evolution mode... in questo video si può notare dai vari zoom, come venga utilizzato uno style di serie della tastiera, passando da intro, a piano mode, al manual bass mode (simulando un trio drum, bass, e piano), a split point change con assolo di basso, etcetera...questo è il modo più bello e personalizzato che conosco di suonare un arranger... altro che midifiles, altro che (come diceva qualcuno) premere solo start e stop... ci sono tastieristi e tastieristi, questa è la mera verità... per chi cerca una tastiera che fa tutto da se o da usare a mo di dj, ci sono le basi midi ed mp3, ma questo non ha più a che vedere con esecuzioni come quelle di cui sto parlando!!!
Friend74 ha scritto:
Concordo pienamente con radjuice, attualmente ci sono bellissime macchine sul mercato, ognuna con una propria identità sonora, ma tutte di altissimo livello, basterebbe semplicemente sfruttare di più quello che si ha, è stato già detto tutto su questo argomento, quindi non aspettiamoci miracoli, attualmente la differenza sta solo nelle sfumature e i piccoli dettagli.
come dimostra il video che vi ho proposto sopra... sono questi i casi dove uno poi dice: "ma io ho lo stesso strumento e non suona così"... beh io posso confermare che in questo caso è tutto di serie sullo strumento e la differenza la fa l'esecutore!!!