Nuova korg pa3x le

lemon67 06-09-14 17.10
giupa ha scritto:
E poi ritengo sia inutile riferirlo ad una sola azienda.

assolutamente, si osservi cosa accade con le "nuove" motif di bianco vestite.
clouseau57 07-09-14 05.39
L'unica cosa che fa' ben sperare e l'inizio dell'archiviazione ( cosi com'e' ) della serie PAX...emo
renatus 07-09-14 11.19
In effetti, il progetto Korg Pa3X è stato spremuto come un limone.

Con il lancio di Pa300 (cioè con il modello entry level) l'offerta Korg era già completa: c'era una declinazione dello stesso concetto di arranger per tutti i segmenti di prodotto, dalle ammiraglie fino agli apri-prista.

Del resto quando appare a listino la variante "LE=Light Edition", direi che è giunto il momento di disegnare qualcosa di veramente nuovo.
Tutto questo senza nulla togliere a Pa3X, sicuramente un'idea di arranger workstation vincente, evoluzione di un progetto di arranger le cui radici sono nate molti anni fa.

Chissà che cosa bolle in pentola del centro R&D di Korg Italy?
Edited 7 Set. 2014 9:21
giupa 07-09-14 11.27
@ renatus
In effetti, il progetto Korg Pa3X è stato spremuto come un limone.

Con il lancio di Pa300 (cioè con il modello entry level) l'offerta Korg era già completa: c'era una declinazione dello stesso concetto di arranger per tutti i segmenti di prodotto, dalle ammiraglie fino agli apri-prista.

Del resto quando appare a listino la variante "LE=Light Edition", direi che è giunto il momento di disegnare qualcosa di veramente nuovo.
Tutto questo senza nulla togliere a Pa3X, sicuramente un'idea di arranger workstation vincente, evoluzione di un progetto di arranger le cui radici sono nate molti anni fa.

Chissà che cosa bolle in pentola del centro R&D di Korg Italy?
Edited 7 Set. 2014 9:21
Sembra che la fase di progettazione sia diventato il momento più critico e traumatico.

Il mercato continua ad annaspare dentro progetti vecchi di 15 anni. E per chi ha superato i quaranta e i cinquanta, e ha vissuto gli anni dei dx7 o dei d50, vivere senza rivoluzioni reali è davvero frustrante.

Il giorno in cui le nostre orecchie saranno catturate da qualcosa di davvero nuovo, non illudetevi, saranno solo le trombe del giudizio universale.
renatus 07-09-14 11.34
giupa ha scritto:
Il giorno in cui le nostre orecchie saranno catturate da qualcosa di davvero nuovo, non illudetevi, saranno solo le trombe del giudizio universale.


Sono d'accordo. emo
Chissà che concerto, allora!
radjuice 07-09-14 16.05
Una cosa non mi è chiara, quando parlate di captare qualcosa di veramente nuovo con le orecchie, cosa intendete dire? vi riferite più ai sounds che cmq si evolvono anche se a rilento, o vi riferite più agli styles che come predico sempre sono quasi escluivamente un riciclo continuo ventennale se non ultraventennale? o a cos'altro?
Edited 7 Set. 2014 14:06
lifetime 07-09-14 16.59
Sperando in un kronos 2 con riengignerizzazione del layout del display, a oggi troppe info e troppo piccole! La direzione scelta con questo prodotto mi sembra buona.
giupa 07-09-14 18.27
@ radjuice
Una cosa non mi è chiara, quando parlate di captare qualcosa di veramente nuovo con le orecchie, cosa intendete dire? vi riferite più ai sounds che cmq si evolvono anche se a rilento, o vi riferite più agli styles che come predico sempre sono quasi escluivamente un riciclo continuo ventennale se non ultraventennale? o a cos'altro?
Edited 7 Set. 2014 14:06
Entrambe.
Mi piacerebe che qualcuno rivedesse il concetto di arranger permettendo ancora una maggiore flessibilità ed interazione del e con l'accompagnamento. Mi piacerebbe che il pattern fosse utilizzabile sia integralmente, sia sciogliendo le tracce tra loro ed utilizzandole a piacimento. Una specie di via di mezzo tra il karma e il tradizionale arranger.

Dal punto di vista sonoro, ma questo riguarda solo incidentalmente gli arranger, siamo fermi da vent'anni.
Tutto lo sforzo oggi è raccogliere in un'unica macchina quanti più modelli di sintesi ci sono (kronos docet).
Ma non sarebbe arrivato il momento di finirla di spremere ciò che è già noto e cominciare a mettere su qualcos'altro?
radjuice 07-09-14 23.11
giupa potresti spiegarti meglio, ossia spiegarmi nel dettaglio il tipo di flessibilità e interazione che ti aspetteresti?
o meglio ancora in che modo potrebbero essere secondo te raggiunti tali concetti?
lo chiedo perchè andando in giro, ho visto che il più delle volte non si sfrutta nemmeno ciò di cui si dispone che non è poco... per capirci, io sono uno di quelli che non intende l'utilizzo dell'arranger solo come mano sinistra accordi per l'accompagnamento automatico e mano destra per solista, ma vorrei capire veramente meglio la tua idea o il tuo ideale di arranger...
dal punto di vista sonoro invece, non direi che siamo proprio fermi a venti anni fa, dove i sound erano prevalentemente molto più statici, meno espressivi, meno dettagliati, più arificiosi...
sai è facile chiedere qualcosa di nuovo, ma cosa? secondo me proprio nel sapere cosa iniziano le difficoltà.
Edited 7 Set. 2014 21:12
Friend74 07-09-14 23.48
L'idea di Giupa di avere a disposizione tutti i singoli pattern degli stili sicuramente è interessante, vai ad esempio sulla sezione 8 beat del basso e trovi un mare di pattern pronti per poter essere inseriti sullo stile che ti vuoi creare, e così via per tutti gli altri strumenti, gli arranger sono questo, un insieme di dati già pronti per essere utilizzati, questo sicuramente va a stimolare la fantasia del musicista nel creare in maniera semplice un proprio stile senza doverlo suonare, come un puzzle, ma questo è un modo di pensare soprattutto di chi è avvezzo all'utilizzo dei vst, però non credo che questa specifica tecnica possa far aumentare le vendite o far urlare al miracolo, non ci sarebbe niente di nuovo, anzi credo che solo una piccola minoranza degli utenti arranger utilizzerebbe questa funzione, chi compra questi strumenti lo fa per avere già tutto pronto per andare a suonare.
Concordo pienamente con radjuice, attualmente ci sono bellissime macchine sul mercato, ognuna con una propria identità sonora, ma tutte di altissimo livello, basterebbe semplicemente sfruttare di più quello che si ha, è stato già detto tutto su questo argomento, quindi non aspettiamoci miracoli, attualmente la differenza sta solo nelle sfumature e i piccoli dettagli.
Edited 7 Set. 2014 21:54
giupa 08-09-14 00.08
@ Friend74
L'idea di Giupa di avere a disposizione tutti i singoli pattern degli stili sicuramente è interessante, vai ad esempio sulla sezione 8 beat del basso e trovi un mare di pattern pronti per poter essere inseriti sullo stile che ti vuoi creare, e così via per tutti gli altri strumenti, gli arranger sono questo, un insieme di dati già pronti per essere utilizzati, questo sicuramente va a stimolare la fantasia del musicista nel creare in maniera semplice un proprio stile senza doverlo suonare, come un puzzle, ma questo è un modo di pensare soprattutto di chi è avvezzo all'utilizzo dei vst, però non credo che questa specifica tecnica possa far aumentare le vendite o far urlare al miracolo, non ci sarebbe niente di nuovo, anzi credo che solo una piccola minoranza degli utenti arranger utilizzerebbe questa funzione, chi compra questi strumenti lo fa per avere già tutto pronto per andare a suonare.
Concordo pienamente con radjuice, attualmente ci sono bellissime macchine sul mercato, ognuna con una propria identità sonora, ma tutte di altissimo livello, basterebbe semplicemente sfruttare di più quello che si ha, è stato già detto tutto su questo argomento, quindi non aspettiamoci miracoli, attualmente la differenza sta solo nelle sfumature e i piccoli dettagli.
Edited 7 Set. 2014 21:54
In realtà avrei in mente anche altro, ma al di là della fantascienza delle mie elucubrazioni, l'oggetto era la totale mancanza di coraggio delle aziende.
Secondo me oggi non ci sono bellissime macchine, ma macchine che colorano con sonorità attuali tecnologie di trent'anni fa.
Però sinceramente, da utente, non me la sento di essere anche additato come causa del poco coraggio (per non dire vigliaccheria) di chi dovrebbe mettere l'innovazione al primo posto.
Chi vuole tutto pronto non porta un arranger in giro per suonare ma solo per fargli mangiare un pò di midifile. Tutti gli altri non credo avrebbero difficoltà a sperimentare nuove strade se, tutto questo sforzo, fosse supportato da un risultato, musicalmente parlando, più bello ed entusiasmante.
Friend74 08-09-14 00.52
giupa ha scritto:
In realtà avrei in mente anche altro, ma al di là della fantascienza delle mie elucubrazioni, l'oggetto era la totale mancanza di coraggio delle aziende.

Tu, consapevole delle bellissime idee innovative che hai, se fossi un imprenditore avresti il coraggio di investire in prima persona su un mercato del genere oggi?
giupa ha scritto:
Secondo me oggi non ci sono bellissime macchine, ma macchine che colorano con sonorità attuali tecnologie di trent'anni fa.

Su questo non sono d'accordo, oggi ci sono bellissimi arranger, validissimi strumenti da utilizzare sia per diletto che per lavoro, ciò che si sfrutta è un'invenzione di trentanni fa, non certo la tecnologia, di passi avanti se ne sono fatti tanti, dalla qualità sonora, al miglioramento del riconoscimento accordi e tanto altro.
giupa ha scritto:
Chi vuole tutto pronto non porta un arranger in giro per suonare ma solo per fargli mangiare un pò di midifile. Tutti gli altri non credo avrebbero difficoltà a sperimentare nuove strade se, tutto questo sforzo, fosse supportato da un risultato, musicalmente parlando, più bello ed entusiasmante.

Per tutto pronto intendo proprio chi si compra un arranger per fare serate, non mi comprerei mai una macchina, su cui dover poi lavorare intere giornate per costruirmi degli stili, e pensa che io mi considero un utente evoluto riguardo agli arrangeremo immagina tutti quelli che hanno già difficoltà solo a cercarlo uno stile tra tutte le famiglie, come farebbero a costruirselo da soli tra migliaia di dati, poi tutto questo sforzo per avere qualcosa di musicalmente migliore, che forse sentirà solo chi ci ha perso intere notti sopra lo strumento, francamente ho qualche dubbio.
Per me la vera innovazione sarebbe abbassare i costi di questi strumenti, questo renderebbe veramente tutti più felici.
giupa 08-09-14 01.21
Friend74 ha scritto:
Tu, consapevole delle bellissime idee innovative che hai, se fossi un imprenditore avresti il coraggio di investire in prima persona su un mercato del genere oggi?


Se dovessi cominciare da zero no. In questo momento sconsiglio addirittura di aprire una partita iva. Ma se dovessi mettere sul mercato il "microarranger", una bozza di queste idee, per testare il mercato, la produrrei, opportunamente sostenuta per aiutare il mercato a capirne le potenzialità.
Il problema però non è la mia idea, ma le idee idee in genere che non ci sono.
Ben vengano le migliorie e lo sarebbero anche i prezzi abbassati. Ma visto che questi ultimi comunque non li avremo mai, almeno dateci qualcosa di nuovo.
radjuice 08-09-14 02.27
Friend74 ha scritto:
L'idea di Giupa di avere a disposizione tutti i singoli pattern degli stili sicuramente è interessante................. ma questo è un modo di pensare soprattutto di chi è avvezzo all'utilizzo dei vst...

mi aspettavo di leggere qualcosa del genere e posso dire che questo in realtà è un pò quello che permettono le korg pa (ecco perchè è importante conoscere a fondo le macchine e sfruttarle a dovere)... ricordo come ad esempio usando già un cubase, creandosi una buona libreria di patterns, si ha la possibilità di far spaziare la propria fantasia... in tale direzione sono da capire i "pad sequencing" (di linee di basso, drums, chitarre, sax, etc.) delle pa che oltre ad adattarsi alla tonalità, al tempo, al ritmo, permettono anche tanti svariati cambiamenti degli styles, ma soprattutto danno l'imput e permettono anche la composizione di styles completamente nuovi... non a caso mi sono creato una librearia abbastanza vasta di pad sequencing!!! la cosa più bella è che questi pad sequencing possono essere uilizzati sia a tracce aperte che a tracce mute, singolarmente o a gruppi di 4 contemporaneamente, il che da la possibilità oltre che a variare lo stesso style che si utilizza, anche di creare un certo live feeling: immaginate di avere 4 pad rispettivamente con delle sequenze/pattern di drum, basso, chitarra e piano e quello che potreste fare... o al posto del basso usare un'altro strumento e suonare in manual bass... ma qui subentra la mia visione di esecuzione arranger evoluta e non il classico start & stop e accordi per mano sinstra... aggiungiamo a questo anche certe possibilità tipo il pianist mode, chord-lopper e già si nota quante possibilità offrano già gli arranger attuali... il problema sta nel fatto che io vedo di rado un tastierita/pianista usare un arranger in tale modo.
Eccovi un piccolo esempio di utilizzo evoluto di un arranger e poi ditemi cosa ne pensate: Pa3x evolution mode... in questo video si può notare dai vari zoom, come venga utilizzato uno style di serie della tastiera, passando da intro, a piano mode, al manual bass mode (simulando un trio drum, bass, e piano), a split point change con assolo di basso, etcetera...questo è il modo più bello e personalizzato che conosco di suonare un arranger... altro che midifiles, altro che (come diceva qualcuno) premere solo start e stop... ci sono tastieristi e tastieristi, questa è la mera verità... per chi cerca una tastiera che fa tutto da se o da usare a mo di dj, ci sono le basi midi ed mp3, ma questo non ha più a che vedere con esecuzioni come quelle di cui sto parlando!!!

Friend74 ha scritto:
Concordo pienamente con radjuice, attualmente ci sono bellissime macchine sul mercato, ognuna con una propria identità sonora, ma tutte di altissimo livello, basterebbe semplicemente sfruttare di più quello che si ha, è stato già detto tutto su questo argomento, quindi non aspettiamoci miracoli, attualmente la differenza sta solo nelle sfumature e i piccoli dettagli.

come dimostra il video che vi ho proposto sopra... sono questi i casi dove uno poi dice: "ma io ho lo stesso strumento e non suona così"... beh io posso confermare che in questo caso è tutto di serie sullo strumento e la differenza la fa l'esecutore!!!
radjuice 08-09-14 02.53
...continua...
conosco persone che hanno l'hd della pa3x pieno zeppo di SMF ed MP3 e cercano styles su styles che non utilizzeranno, senza sfruttare minimamente le potenzialità di questa macchina... sostengono che la loro pa3x sia stregata, non suona, gli styles non sono fluidi, i sounds non sono chiari... e questo lo sento dire spesso da possessori ed ex-possessori di arrangers Ketron (la tastiera del lisciarolo per eccellenza)... a volte gli fai sentire uno styles leggermente ritoccato e ti dicono che loro non ce l'hanno, quando invece non è così, è semplicemente personalizzato... per non parlare di alcuni styles propri composti sfruttando la macchina, o di songs styles, o ancora meglio di styles vecchi, rivisti, revisionati, rispolverati, adattati e riadattati... considerate che senza spendere soldi a comprare styles che poi servono a ben poco, mi sono creato una libraria più vasta di quella che la memoria possa sopportare che mi ha costretto a creare dei veri o propri-set a seconda delle esigenze... quindi per esempio ho dei backup in versioni tipo:
1 - pianobar - per serate appunto di piano bar, dinners music, lounge music...
2 - cerimonie e balera - per serate da ballo, matromoni, battesimi, cresime e cerimonie varie
3 - german - per quando vado a suonare in germania dove il repertorio (sia internazionale che nazionale) è articolato diversamente
4 - standard - per il repertorio standard internazionale indipendentemente da dove mi trovo.
ovviamente i songbooks cambiano e soprattutto cambiano certe posizioni, tanto è vero che a seconda dei casi ho escluso styles superflui come gli styles orientali, gli styles tedeschi tradizionali, alcuni styles tipo menate messicane tipo banda e giù di li, o quasi tutta la sezione show/movies...
insomma il mio strumento è personalizzato!
e io ho sempre sostenuto che una tastiera-arranger prima dell'utilizzo live, vada studiato e personalizzato, onde evitare brutte figure e indecenze.
anonimo 08-09-14 09.27
Mi sembra roland gia con la serie e - g ,permetteva di fare qualcosa del genere . poi come da tradizione sono arrivati quei fenomeni della korg a scopiazzare e anche male.emo
Edited 8 Set. 2014 12:10
zaphod 08-09-14 10.15
Friend74 ha scritto:
L'idea di Giupa di avere a disposizione tutti i singoli pattern degli stili sicuramente è interessante, vai ad esempio sulla sezione 8 beat del basso e trovi un mare di pattern pronti per poter essere inseriti sullo stile che ti vuoi creare, e così via per tutti gli altri strumenti, gli arranger sono questo, un insieme di dati già pronti per essere utilizzati, questo sicuramente va a stimolare la fantasia del musicista nel creare in maniera semplice un proprio stile senza doverlo suonare, come un puzzle

Lo Yamaha QY100 (lo scatolotto o mattoncino) faceva esattamente questo, se ho capito cosa intendi.
Potevi crearti uno style suonandolo, oppure potevi attingere da una libreria il pattern dello strumento che ti serviva, nella maniera più flessibile: volendo, prendevi: (drum) march fill A; (bass) ska; (acp1) funk keys; (acp2) guitar flamenco; (acp3) jazz piano comp; (perc) mambo... Nel giro di poco ti creavi uno style personale: non suonato da te, ma magari più affine al tuo modo di suonare.
Peccato facesse tutto ciò con dei suoni che definire obsoleti è fare un complimento...
Francamente, pensavo che tutti gli arranger permettessero di fare una cosa così.
È molto comoda e veloce.
giupa 08-09-14 11.06
@ zaphod
Friend74 ha scritto:
L'idea di Giupa di avere a disposizione tutti i singoli pattern degli stili sicuramente è interessante, vai ad esempio sulla sezione 8 beat del basso e trovi un mare di pattern pronti per poter essere inseriti sullo stile che ti vuoi creare, e così via per tutti gli altri strumenti, gli arranger sono questo, un insieme di dati già pronti per essere utilizzati, questo sicuramente va a stimolare la fantasia del musicista nel creare in maniera semplice un proprio stile senza doverlo suonare, come un puzzle

Lo Yamaha QY100 (lo scatolotto o mattoncino) faceva esattamente questo, se ho capito cosa intendi.
Potevi crearti uno style suonandolo, oppure potevi attingere da una libreria il pattern dello strumento che ti serviva, nella maniera più flessibile: volendo, prendevi: (drum) march fill A; (bass) ska; (acp1) funk keys; (acp2) guitar flamenco; (acp3) jazz piano comp; (perc) mambo... Nel giro di poco ti creavi uno style personale: non suonato da te, ma magari più affine al tuo modo di suonare.
Peccato facesse tutto ciò con dei suoni che definire obsoleti è fare un complimento...
Francamente, pensavo che tutti gli arranger permettessero di fare una cosa così.
È molto comoda e veloce.
Io in realtà intendevo non i fase di programmazione dello style (questo lo possono fare tutte e lo facevano meglio di tutte le gem 20 già vent'anni fa con la serie wx) ma realtime.
E non solo con i pads (che trovo stupendi ad esempio negli arranger yamaha) ma proprio per ogni traccia dello style.

Immaginate di avere un arranger che per ogni traccia ha xx variazioni. Variazioni che possono essere sia linkate tra loro (come accade adesso) per cui io passo dalla frase uno del brano alla frase due premendo un solo tasto esattamente come faccio adesso, sia gestite singolarmente. Voglio solo cambiare il basso e la batteria?? Cambio solo basso e batteria. Vogio solo cambiare lo strumming di una chitarra?? Cambio solo lo strumming di una chitarra. A quel punto non avreste una tastiera con 4 variazioni, ma con xx variazioni X 8 tracce.
Cioè tu suoni lo stesso stile e una sera gli dai un taglio unplugged, una sera orchestrale, una sera rock, un'altra pop, a seconda di come ti gira. Senza la necessita di dover programmare prima la cosa ma semplicemente improvvisando.
zaphod 08-09-14 11.38
giupa ha scritto:
Cioè tu suoni lo stesso stile e una sera gli dai un taglio unplugged, una sera orchestrale, una sera rock, un'altra pop, a seconda di come ti gira. Senza la necessita di dover programmare prima la cosa ma semplicemente improvvisando.

ho capito. Dovete perdonarmi, ho interrotto (purtroppo) i legami col mondo degli arranger da un po' di anni.
Quello che tu suggerisci è interessante, e a ben pensare è quello che dovrebbe fare un arranger per definizione. Arrangiare (in tempo reale) un brano musicale, a seconda del gusto del momento.
giupa 08-09-14 11.44
@ zaphod
giupa ha scritto:
Cioè tu suoni lo stesso stile e una sera gli dai un taglio unplugged, una sera orchestrale, una sera rock, un'altra pop, a seconda di come ti gira. Senza la necessita di dover programmare prima la cosa ma semplicemente improvvisando.

ho capito. Dovete perdonarmi, ho interrotto (purtroppo) i legami col mondo degli arranger da un po' di anni.
Quello che tu suggerisci è interessante, e a ben pensare è quello che dovrebbe fare un arranger per definizione. Arrangiare (in tempo reale) un brano musicale, a seconda del gusto del momento.
Bravo, aumentare le opportunità realtime.
Come ad esempio sequenziare in tempo reale una tua frase musicale. Una o più tracce vuote dove tu suoni una pattern di piano elettrico, un arpeggio di chitarra, o un pattern di percussioni e quello ti segue durante il brano. Tutte cose che tecnologicamente si potrebbero fare e che amplierebbero le possibilità di un tastierista di diversificare in tempo reale la sua esecuzione rispetto a quella di una altro musicista.