SavateVoeanti ha scritto:
ora resta solo da spiegarsi perchè si è scelto di dare il valore numerico ai vari valori musicali prendendo come fulcro la semibreve.... ne avranno preso uno a caso giocando a freccette?
Perchè "in principio" non c'era un valore di riferimento. c' era una nota lunga (longa) e una breve (brevis) (cfr. modi ritmici della scuola antica di Notre Dame, già citati);
a questi, per motivi storici (polifonia con uso di bordone) si è aggiunta una Maxima (doppia della longa!);
da qui in poi è sempre stato un gioco a rincorrersi.
si creavano suddivisioni via via più piccole, abbassando però il metronomo (per così dire: è un dato di fatto che si suona sempre più lenti, e si usano valori sempre più bassi... lasciando quindi inalterato il risultato
).
Quindi se in principio la Brevis possiamo definirla se non unità di riferimento, almeno "unità minima", è facile capire come poi questa sia diventata la "semibrevis".
il fatto che quest' evoluzione si sia fermata alla semibreve è fuorviante: in realtà il nostro punto di riferimento non è più il tactus, ma la semiminima (pensa a come battono il metronomo i chitarristi, per esempio).
Edited 11 Apr. 2014 16:43