Giulia Mazzoni... e non dico niente!

jacus78 08-12-13 14.27
giulia mazzoni eh?
ma chi è??? se me lo dite bene, altrimenti a me non va proprio fare una ricerca su quest'asina....

impostazione: -3
proprietà tecnica: -5
gusto musicale: 0
dinamica: 0
espressione: -2

insomma se come avete detto qualche post indietro è uscita dal conservatorio, come sono scesi in basso questi conservatori odierni!!!

ne ho visti tanti in rete pseudopianisti che si credono i figli del pianoforte, ma questa si candida tra i primi 3 posti...emo

anonimo 08-12-13 23.05
jacus78 ha scritto:
insomma se come avete detto qualche post indietro è uscita dal conservatorio, come sono scesi in basso questi conservatori odierni!!!


E chi ti dice che non si sia diplomata al conservatorio di Tirana? E per giunta, magari, senza mai averci messo piede emo
efis007 09-12-13 12.54
Io la pagherei per smettere di suonare.
efis007 09-12-13 15.26
Il suo primo album, Giocando con i Bottoni, è stato una vera e propria rivelazione che l’ha subito consacrata come nuova stella del pianoforte.



emoemoemoemoemoemo
jacus78 09-12-13 19.54
emoemo






emoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemoemo



come siamo scesi in basso in italiaa!!!!emo
non c'è più religione.


Edited 9 Dic. 2013 18:55
vin_roma 09-12-13 23.07
Efis!!!!!

solo adesso ho compreso il tuo avatar...

Comunque non è tutta colpa sua (di Giulia) anche se autocritica e amor proprio sono sotto le scarpe...
molte volte ho dignitosamente rinunciato a ruoli "eccessivi" quando ritenevo di essere sopravvalutato, specie nell' eseguire Jazz.
Quì no, proprio non ci si arriva... soprattutto da parte dei produttori. vergogna!
Gilberto 10-12-13 01.15
ragazzi, sappiamo benissimo come stanno le cose riguardo quella fetta di mercato, e questo non impedisce ad altri di fare musica di qualità.

p.s. certo che... quelli che scrivono "il mio maestro qui... il mio maestro là.... il mio maestro mi avrebbe fatto... il mio maestro mi avrebbe detto, il gomito un millimetro troppo alto ecc..." sono quasi più ridicoli della ragazza in questione. Conosciamo tutti certe dinamiche di mercato, di cosa ci scandalizziamo? Di quelli bravi/brave ce ne sono in abbondanza, di ogni genere e per tutti i gusti: perché questa necessità di andare a scovare questo sottogenere di artisti? nessuno ci obbliga col mitra ad ascoltarli.
jacus78 10-12-13 01.33
eh si, ma neanche sto schifo di mercato è obbligato a propinarceli....
vin_roma 10-12-13 04.59
Gilberto ha scritto:
perché questa necessità di andare a scovare questo sottogenere di artisti? nessuno ci obbliga col mitra ad ascoltarli.

Non mi preoccupo assolutamente di me...

Mi preoccupo per chi viene ingannato... ma fino ad un certo punto, in fondo quando si "gode" si sta bene, sia con Petrucciani che con Allevi, dipende dal grado di sensibilità, dal senso di cultura in cui si vive...

Quello che mi dispiace è che in favore del lucro molto "italianamente" si passa sopra l' etica, la vergogna, il rispetto del nostro passato.

Vorrei vedere se all' estero, in una realtà paragonabile alla nostra situazione storico/artistica, una redazione di un giornale come Repubblica o un auditorium come quello di Roma gli avressero dato spazio e consenso come da noi...

L' etica ce la siamo venduta, in tutti i campi e a far questo ce l' hanno insegnato da vent' anni a questa parte i vari B., Scilipoti, Letta, i direttori di TG, chi ha affossato le inchieste, le "olgettine", le "minette", l' arbitro Moreno, tutta la classe politica che acchiappa e basta.

insomma, chi ha vent' anni oggi, famiglie a parte, socialmente ha dei bei schifosissimi esempi e sono terreno fertile per gli sciacalli culturali senza dignità.

Ai miei tempi, nel bene e nel male, si aveva Berlinguer, Almirante, Pasolini, le BR, Renato Zero che doveva rompere i muri, la "curva Fanfani" per Arezzo sulla A1, Dacia Maraini, Emma Bonino e l' aborto... ma tutto sommato gente che rischiava di suo, con un' idea precisa in mano e fare una scelta anche tra il guardiano del faro, Guccini o Pollini era una scelta coerente fatta di certezze pure e dietro c' era un mondo, perlomeno grande quanto gli stesi propositi potessero concepire...

oggi è un deserto e non ditemi caxxte, sarà perché mi sto facendo il "terzo goccetto" ma penso che chi si affaccia oggi alla vita sociale, perlomeno in Italia, è orfano di dignità ed etica.
Un De Falco qualsiasi di oggi avrebbe detto ad uno Schettino: "ma fa' come caxxo te pare, tanto..."

Ma così è e becchiamoci 'sti standard: Giulia Mazzoni = musica di consumo / Allevi = successore di Mozart nonché esponente massimo di musica classica contemporanea! minchia!
Gilberto 10-12-13 11.23
credo semplicemente che tra 20-30 anni fa e oggi sia cambiato poco o nulla. Le Giulia Mazzoni e gli Allevi ci sono sempre stati, oggi come 20-30 anni fa. Cambia solo il nostro modo di percepire la realtà.

In giro ci sono tantissimi musicisti bravi, preparati e originali, per ogni genere musicale. Forse anche più bravi di quelli che c'erano un tempo: perché oggi l'accesso alla musica è molto più facile e diretto rispetto ad una volta. Una volta per vedere una band dal vivo dovevi cercarla col lanternino, accontentarti di quello che c'era e che veniva proposto nel limite della zona di residenza, oltre al fatto che spesso quello che proponevano era anche un'incognita. Oggi con internet puoi cercarti il live "su misura", vedere il gruppo in azione con you tube e andare così a colpo sicuro. Non rischi nemmeno di fare ore di macchina per andare a vedere un gruppo che poi delude le nostra aspettative. E quelli che non riesci a vedere dal vivo, puoi comunque vederli in video (che è molto meglio di niente).

Cosa invece impossibile per i decenni passati (ed estremamente importante per un musicista), oggi possiamo vedere esibizioni live di sconosciuti (ma bravissimi) gruppi inglesi, americani e di ogni parte del mondo attraverso you tube. Da questo possiamo anche trarne molti spunti, idee ecc... Una volta solo pochi privilegiati potevano vedere un live di gruppi underground inglesi o americani, oggi tutti possono hanno la possibilità di vederli.

Non facciamoci annebbiare la mente dalla nostalgia canaglia: non era meglio quando si stava peggio, oggi è infinitamente meglio di una volta. E considera che non sono un pischello di 20 anni.
vin_roma 10-12-13 15.17
Gilberto, non so quanti anni tu abbia però fai un rapporto tra diffusione e "peso" musicale tra ieri e oggi...

dalla mia metto S. Wonder, D. Straits, Sting, i nostri P. Daniele, Branduardi, Dalla... e mi limito altrimenti mi servono 3 pagine...

Si suonava lo stesso, con meno mezzi ma più cuore.

Forse mi sbaglio anche perchè di cose nuove ce ne sono ma non mi sembrano tanto incisive.
191819 10-12-13 15.41
Questo è il classico ragionamento di coloro che credono che tutta la musica migliore sia stata fatta in un determinato periodo... Quante volte si sentono commenti quali "non esistono più i gruppi di una volta!" alludendo sempre al rock dei '70...la musica buona c'è sempre stata, anche molto prima di Wonder Sting e compagnia (anche a me piacciono eh) e sempre ci sarà, classica jazz rock qualsiasi genere.. giudichi in maniera abbastanza ignorante l'argomento secondo me...non so se conosci artisti come Steven Wilson,Porcupine Tree e tanti altri, non hanno nulla da invidiare ai grandi del passato; è vero, sono poco conosciuti ma quello è un altro problema...
vin_roma 10-12-13 16.42
191819 ha scritto:
giudichi in maniera abbastanza ignorante l'argomento secondo me...non so se conosci artisti come Steven Wilson,Porcupine Tree e tanti altri, non hanno nulla da invidiare ai grandi del passato; è vero, sono poco conosciuti ma quello è un altro problema...

Mah! visto che non ci arrivi te lo spiego meglio dov è l' ignoranza...

Un conto è la musica intesa come impatto personale e un conto è come impatto sociale. Infatti parlavo di "peso" (che in qualche modo si riflette anche sulla qualità del messaggio musicale).

Ti faccio un esempio: era già nell' aria ma uno come Walter Carlos ( oggi Wendy) col suo suono e la sua musica ha fatto fare un salto di 10 punti alle regole e alla percezione musicale, i Porcupine Tree (che non mi dispiacciono) al confronto ne hanno fatto fare uno di solo 0,5 e questo indipendentemente dal che piacciano o no.

Oggi si rimescola, si adatta, si modifica sulle impronte di chi ha realmente rinnovato il modo di fare musica.

Per me oggi c' è un momento fisiologico di "stanca". Una vera rivoluzione attuale è la rete ma non è che solo all' inizio, un suo vero scopo deve ancora arrivare e allora si che nasceranno dei "Porcupine Tree" con modi e linguaggio totalmente nuovi non paragonabili a niente di ciò che è stato.
jacus78 10-12-13 19.16
il problema è che non c'è innovazione musicale, si è sperimentato praticamente tutto o quasi da mezzo secolo fa a vent'anni fa.....i nuovi prendono spunti dai vecchi, i vecchi synthman hanno insegnato, i nuovi apprendono e apportano (migliorie o no, non ha importanza)....
i vecchi guitarist hanno insegnato, santana, clapton, hendrix, mark knopfler.... i nuovi imitano.....è un ciclo che si ripete da vent'anni a questa parte, ma nessuno oggi è stato in grado di finire sugli almanacchi della musica moderna....
pink floyd, dire straits, toto, sting....., per dirne 3-4, ecco.....loro hanno innovato, hanno insegnato....oggi li si copia, li si imita, si prendono spunti, ma nessuno è stato veramente innovativo da vent'anni a questa parte.....creativo magari si, bravo anche.....ma innovazione è una parola grossa, è una specie di rivoluzione, e io non ho ancora sentito o ascoltato vere rivoluzioni in ambito musicale.

tanto per fare un esempio....com'è che un chitarrista qualsiasi, cerca sempre nella sua chitarra suoni alla david gilmour? o suoni alla hendrix? o suoni alla slash?
beh? dove sarebbe l'innovazione?
Edited 10 Dic. 2013 18:20
anonimo 10-12-13 19.59
@ vin_roma
Gilberto, non so quanti anni tu abbia però fai un rapporto tra diffusione e "peso" musicale tra ieri e oggi...

dalla mia metto S. Wonder, D. Straits, Sting, i nostri P. Daniele, Branduardi, Dalla... e mi limito altrimenti mi servono 3 pagine...

Si suonava lo stesso, con meno mezzi ma più cuore.

Forse mi sbaglio anche perchè di cose nuove ce ne sono ma non mi sembrano tanto incisive.
Facciamo ordine. Ieri non c'erano i mezzi di distrazione di massa quali internet, smartphones, sms e via discorrendo.
E' vero, c'erano i giornali e la tv, ma non erano invasivi come gli strumenti informatici di oggi. Non a caso il deterioramento dell'arte pop in generale è inversamente proporzionale alla capillarità della diffusione delle tecnologie di massa. O forse più che di "deterioramento" si dovrebbe parlare di "cambiamento" che probabilmente alcuni trovano difficile da digerire.
Comunque fatto sta che più ti distrai, più fatica farai a imparare. E questo ricade poi sulla capacità critica, di ragionamento, di sperimentazione, etc.
E non è una questione di età o generazioni, tutti ne sono vittime, a qualunque età: altrimenti come ti spieghi che il ventenne di allora, quello che ascoltava i led zeppelin, oggi a sessant'anni ripone la sua felicità nel sabato sera davanti a un'orchestra spettacolo che usa le basi e fa finta di suonare o davanti a un pigiatasti in gelateria mentre degusta un tiramisù artigianale? emo
Edited 10 Dic. 2013 19:01
vin_roma 10-12-13 22.51
Per dire: Daft Punk... rivelazione!

Ma avete mai ascoltato la Disco anni '70? Hanno preso a piene mani in quel sound e a uno come me non fa effetto o non tanto quanto l' aver vissuto quella "novità" in diretta quando ero si e no adolescente. Quel sound era un tutt' uno con i pantaloni a campana e vita bassa, con le Kawasaki 750 a tre cilindri due tempi. Oggi è solo una pallida rivisitazione di qualcosa che comunque era l' evoluzione di stili precedenti ma ai quali venne aggiunto quel qualcosa che a vederlo a distanza di tempo è una montagna nella pianura di oggi.

A quei tempi era difficile che una come 'sta Giulia potesse avere successo, c' era troppa "roba pesante" in giro, anche tra le "stronzate".
Edited 10 Dic. 2013 22:18
vin_roma 10-12-13 22.52
@spectrum, hai colto un buon punto.

Stringendo si può quindi dire che la troppa messa "in piazza" crea omologazione, poca individualità e poca sperimentazione. Cioè, si ha poca intimità, quella che se sfruttata porta alla personalità del linguaggio.
Parham 10-12-13 23.16
''La pianista toscana, che si esibirà il 16 ottobre al Blue Note di Milano'' emo c****o ci ha suonato Joey Defrancesco al Blue Note, se lo viene a sapere, mi sa che non ci torna piu.
vin_roma 10-12-13 23.28
Beh, c' ho suonato anch' io al Blue Note di Milano... nel senso che non è tutto 'sto tempio.
Anzi, la gestione mi è sembrata molto improntata più al guadagno pratico che artistico e il pubblico (medio alto) va lì più per noiosa routine, per dire alla sua donna "fatti bella che ti porto..." piuttosto che fatto di rari intenditori.

Comunque per Giulia sarebbe eccessivo, data l' età, anche un saggio dalle suore!
Edited 10 Dic. 2013 23:43
Markelly 11-12-13 00.18
Oh, possiamo fare tutti i discorsi filosofico-musicali che vogliamo, ma questa qua rimane 'na pippa! emo emo