losfogos ha scritto:
A 46 anni porto ancora 26 chili di strumento con tutti gli annessi e connessi, ma me ne fotto: devo avere il mio strumento come un chitarrista e un sassofonista hanno le loro Stratocaster e i loro Selmer, ma questo l'ho detto e ridetto, e qualche volta a provocazione ho anche detto che qualche ventenne/ trentenne di oggi pare non voglia sciuparsi piu' di tanto. Ma questa e' anche l'epoca delle tastierine usb e dei tablet; inutile dire cosa portavamo noi tastieristi durante gli '80 e parte dei '90. I tempo sono comunque cambiati....
Il problema è che le Stratocaster e i Selmer non pesano 30 kg.
E' facile per loro dire "io suono col mio strumento o niente".
A loro non è richiesto lo spirito di adattamento, e mai capiranno cosa vuol dire.
Noi invece lo spirito di adattamento lo usiamo tutti i giorni.
Anche a me piacerebbe dire "o mi portate il mio mezzacoda o niente".
Ma il mezzacoda non me lo porta nessuno e sono obbligato ad usare dei giocattoli al posto del mio vero strumento.
I quali giocattoli anche quando va male pesano comunque di più di una Stratocaster o di un Selmer.
La verità è che tutte le aziende hanno capito il problema e, chi subito, chi in ritardo, stanno sfornando prodotti sempre più all'insegna della leggerezza e della trasportabilità.
La Yamaha stessa ha abbandonato il progetto "stage piano CP300" non perchè suonava male o aveva brutta meccanica, ma perchè pesava 32 kg e mezzo "a secco".
Korg col Kross propone un 88 tasti che pesa 12 kg e mezzo.
Clavia propone il NP HP 73 keys da 11 kg.
La domanda è: perchè tali aziende propongono piani a 88 note/73 note così leggeri?
A che servono?
Teoricamente a niente.
Invece lo fanno.
Lo fanno perchè si stanno sempre più convincendo che il peso sta divenendo uno dei fattori determinanti dell'acquisto di uno strumento per una vastissima gamma di utenza.
Che non è l'utenza che ha il "service" alle spalle che gli monta il palco, ma è quella che deve combattere tutti i giorni col peso e vorrebbe non privarsi della facoltà di avere un 88 tasti anzichè un 61 tasti.
L'obbiettivo da raggiungere non è facile.
Poter avere un eccellente digital piano con bella meccanica 88 tasti, e dal peso molto inferiore a un vecchio CP300, non è facile.
Ma è dovere delle aziende continuare in questa ricerca perchè sono convinto che qualcosa di più si può fare.
Riuscire a creare un digital piano da 20 kg (con belle meccanica ovviamente) non è impossibile, è solo una questione di materiali e di cercare di evitare ogni più piccolo spreco di peso inutile che, grammo dopo grammo, etto dopo etto, renda tutto lo strumento pesante.
Non è facile lo ripeto.
Ma non è neanche impossibile.
Conosco personalmente dei colleghi che hanno venduto Yamaha e Roland per prendersi un NS.
Per il suono?
Macchè, Yamaha e Roland suonano bene, poche balle.
Per il peso!
Si erano tutti stufati di trasportare piani pesanti, e pur di alleviare questa continua sofferenza hanno chinato la testa e (a malincuore) hanno preso il NS o il Casio o il Numa.
Io stesso ho mollato il CP300 (ce l'avevo!) perchè non ne potevo più.
E quando ho messo le mani sul NS mi è venuto il
nervoso a sentire che brutta meccanica montava, dico sul serio!
Ma non avevo altrimenti.
O mi ammazzo le mani e la schiena, o scendo al compromesso.
Ho dovuto scendere al compromesso.
Purtroppo.