@ anonimo
drmacchius ha scritto:
.......si vede che l' officina non ha niente a che vedere con il settore vendite....
Molte officine autorizzate non hanno la dovuta competenza, altre invece possono avere interessi (te le mettono "a posto loro " le vetture)...
Le officine serie e competenti non si abbassano a diffondere queste bufale che fanno grande danno visto che portano alla manomissione di sistemi che sono gia' tirati al limite (con un po' di margine di sicurezza pero')..
Il fatto e' che se a una vettura cede il cambio in pieno sorpasso (o in curva) nessuno andra' ad indagare sulle cause, ed uscira' il solito "malore, maltempo o eccessiva velocita'".... (questo deve fare riflettere molto sulla sicurezza di tutti, non solo di chi manomette dispositivi automobilistici).
In ultimo, posso davvero assicurare che nessun costruttore si castrerebbe le prestazioni solo per vendere delle calibrazioni a 5000 euro..
Se si potesse produrre un motore potente a costo minore (riducendo il costo della vettura), si avrebbe un vantaggio enorme sulla concorrenza !.
I produttori sono molto attenti a cercare di raggiungere i target giusti : minimo consumo, massime prestazioni ecc..,
e se riuscissero a raggiungerlo senza sovraprezzi, si troverebbe la chiave per mettere alle corde la concorrenza.
E' chiaro che se per avere prestazioni superiori, occorre aggiungere componenti dispendiosi (cambio, turbina, distribuzione, freni maggiorati ecc.) cambia anche il prezzo finale del prodotto.
E' da qui che nasce la leggenda della bufala : uno vede sulla stessa vettura due motorizzazioni con basamento e testa simili (una da 140 CV e l'altra da 180 CV) dice che i motori sono uguali, e va a dire in giro che le case complottano contro i clienti perche' tra le due potenze, l'unica differenza sono le calibrazioni in centralina (che le faresti in poche ore lavoro).
Ma siamo matti? : ma qual'e' quel costruttore che e' cosi' matto da darsi la zappa sui piedi da solo facendosi poi fregare da concorrenti che mettono sul mercato prestazioni piu' competitive a minor prezzo?...
A volte succede che le motorizzazioni sono simili (dico simili ma non uguali) , ma le prestazioni cambiano perche' la vettura monta un cambio limitato in coppia, perche' il costruttore usa cambi gia' presenti su altri modelli (ri progettarne uno costa un bel po' di soldi !, e poi il set di freni ecc e' comunque diverso.).
Anche qui nascono le leggende : e' vero che i motori sono simili, ma se li calibri diversamente vai a spaccare il cambio, o la vettura e' meno efficiente in frenata : quindi se vuoi le prestazioni ti paghi il cambio di livello superiore (ma anche dischi freni e tutto il resto) ed ottieni le prestazioni.
Chi invece si permette di togliere le limitazioni alle prestazioni motore, di fatto infrange i limiti di sicurezza del sistema, esponendo tutta la catena a rischi facilmente immaginabili.
Va gia' bene che spesso le condizioni limite di rottura vengono raggiunte per periodi limitati, pero' quando avvengono nessuno te lo dice. Nessun re tuner incallito ti verra' a dire che il turbo si e' spaccato perche' lui gli ha fatto tirare il collo, e in caso di gravi conseguenze, nessuno ammettera' le motivazioni di certi cedimenti.
Questo e' tutto : era da tempo che volevo chiarire un po' questi aspetti.
...tutte cose che sospettavo, ma che i rivenditori in questione dicevano essere nel caso specifico della classe b 180/200 irrilevanti....anche se sconsigliavano vivamente il tuning.
Credo che il sistema frenante nelle versioni sport sia lo stesso, ma probabilmente il cambio, le turbine e sopratutto il tuning studiato a tavolino per favorire l' affidabilità a lungo termine e rispettare le rigidissime condizioni di garanzia tedesche e per mantenere i consumi sono ben diversi, anche se nelle specifiche non si vedono.
Il motore della opel 1.7 tdi che avevo prima di progettazione fiat e realizzazione honda lo preferivo di gran lunga a quella mucca del mercedes soprattutto per quanto riguarda sprint e ripresa (ma forse mi confondo per colpa del cambio a 6 marce), ma la mercedes mi fa i 190, se vado in autostrata a velocità di crociera 130 Km/h parto a saarbruecken e arrivo a firenze (ca. 1000 km) con un pieno, faccio il pendolare autostradale a 50 km di distanza viaggiando a 160/170 con 10 km di misto urbano curve curve dove si passa dallo stop and go, alle accelerazioni repentine da 0 a 70 Km/h e non faccio mai meno di 750/800 km con un pieno....per non parlare del fatto che se lascio la macchina a -20 °C per 24h parte comunque senza nessuna esitazioen.....
di sicuro la pubblicità costa il marchio di immagine pure -anche perchè le aziende che puntano sul fattore affidabilità non hanno problemi a sostituire una partita di macchine andando in perdita pur di mantenere nell' immaginario collettivo il sisnonimo di affidabilità- ma la differenza del lavoro degli operai pagati seriamente e messi nelle condizioni di lavorare in modo professionale -oltre che con la pretesa di farlo- si vede dai piccoli particolari.
La differenza tra i prodotti coreani, cinesi e probabilmente tutta la fascia consumer dei prodotti del marchio fiat non si vede nei progetti o nel design, ma nell' assemblaggio degli operai, nella professionalità delle officine, nell' onestà della rete di vendita.
A voglia che l' amministratore delegato Fiat vada a scrivere sul Sole 24ore che i tedeschi fanno concorrenza sleale nel settore automobilistico vendendo auto "sottocosto" o reimmatricolando come usato auto praticamente nuove. Le case automobilistiche puramente tedesche hanno investito meno in marketing e pi'u in officina, senza tra l' altro trascurare la ricerca. Gli operai sono pagayti bene e incentivati a comprare le auto del marchio per cui lavorano per vedere migliorati le proprie condizioni lavorative. Gli studenti tedeschi preferiscono comprare usato del gruppo Vw,Mercedes e BMW che auto nuove italiane. Non importa che l' alfa dia la pappa alla BMW in tutti i test o che la lancia sia più elegante della mercedes, la politica di vendere auto prodotte a basso costo in romania, e revisionate ancor più a basso costo in italia per venderle a prezzi paragonabili se non superiori a quelli delle concorrenti tedesche e svedesi dove gli operai sono pagati più dei nostri ingegneri non sta dando frutti.
La politica Fiat degli anni 80 è stata deleteria per non parlare dell' Attuale amministratore delegato che fa perdere incassi ogni volta che apre bocca.
Paradossalmente le auto italiane sono ottime nell' usato se uno se ne intende e sa evitare le fregature, perchè per i motivi sopra elencati si svalutano tantissimo e cercando per bene si possono trovare ottimi affari.