@ macofil
anumj ha scritto:
Se potessi vorrei stringere la mano allo zio "mentore" di quel bambino.
Sicuramente tuo coetaneo
Io da zio ho sempre fatto in modo, che i miei nipoti facessero ciò che il loro tempo, suggeriva
loro, senza ingerenze varie, così come per fortuna è accaduto a me.
Se avessi dato retta ai miei zii, mi sarei ritrovato come quel "povero" bambino (plagiato) ad essere un
ammiratore di Claudio Villa
i f/pischelli quando smettono di essere tali, in genere la loro strada la trovano da soli, nel bene o nel
male.
Non mi chiedete cosa sia bene o male, nunno'ossacce ancora.
Edited 24 Apr. 2013 21:05
Negli anni 60/70 la musica passava attraverso canali precisi: Radio, TV, dischi... e stop.
Oggi grazie (o per colpa) del web la musica ha milioni di canali attraverso i quali veicolarsi.
Dire oggi "io lascio che i miei figli trovino la strada da soli" equivale metaforicamente a dire "bambini aprite il frigorifero e la dispensa e mangiate tutto quello che vi attira". A 20 anni saranno obesi e con problemi psicologici notevoli.
La musica è il cibo dell'anima, un genitore ha il dovere di 'sfamare' i bisogni dei propri figli educandoli all'ascolto, fino a quando loro non saranno in grado di essere autonomi nelle scelte.
Mio padre, un modesto operaio appassionato di musica, ha fatto cosi con me coi mezzi che aveva a disposizione. Da Mario del Monaco ai Beatles, da Mina a Bacharach.
La TV passava i vari Lando Fiorini, Ricchi e Poveri, Mal, Al Bano e Romina & Co. mio padre mi ha fatto capire che c'era anche altro.
Io sto facendo cosi, con i miei figli. in modo che siano in grado di capire sia Vivaldi che i One direction. Il mio compito è quello di ascoltare insieme a loro e di spiegargli quanta più musica possibile.
Poi, voglio dire, non ho preclusione per generi, basta che non ascoltino Allevi, per me va bene tutto.