Le dimensioni dell'universo

mima85 13-04-13 22.01
Ragazzi, purtroppo non ho le competenze necessarie per sostenere la discussione che si è venuta a creare nel mio stesso thread, ma sappiate che vi leggo con interesse emo
igiardinidimarzo 13-04-13 23.30
zaphod ha scritto:
si sposta solo la domanda: dove si è creata la vita?


versetto 11>
zaphod 14-04-13 01.32
@ igiardinidimarzo
zaphod ha scritto:
si sposta solo la domanda: dove si è creata la vita?


versetto 11>

Ah, beh, anche questa è una teoria...

emo

Non te la prendere, sto scherzando. Vedi, da ateo (non integralista, ma sereno) non credo che una qualche divinità ci abbia creati, o abbia comunque creato le premesse per far sviluppare forme di vita.
Comunque grazie del link e soprattutto grazie per esserti letto tutti i miei sproloqui.
igiardinidimarzo 14-04-13 03.31
se ti soffermi a riflettere sulla eccezionalità dell'Universo, non puoi darti altre spiegazioni se non quella dell'intervento diretto di un Dio Creatore...
vin_roma 14-04-13 04.51
igiardinidimarzo ha scritto:
se ti soffermi a riflettere sulla eccezionalità dell'Universo, non puoi darti altre spiegazioni se non quella dell'intervento diretto di un Dio Creatore...

Certo, lo penso, ma non nei termini della Bibbia che, prima di tutto, credo che oramai, dopo tutti i rimaneggiamenti, sia molto distante dall' originale.

Parlare di mesi e giorni col calendario, dire di aver eliminato tutte le forme di vita col diluvio dimenticandosi che pesci e cetacei, batteri e molluschi, nell' acqua ci vanno a nozze..., che la donna è un accessorio dell' uomo... poi quel caratterino da parte di questo Dio che, in parole povere, dice all' uomo: sei il mio passatempo, fai quello che vuoi ma non mi contraddire... allora perché mi hai dato una coscienza, la voglia di conoscere? ...o queste cose sono la conseguenza del peccato originale? e se lo fossero, allora è vero che la mia stirpe è figlia di un capriccio? ...allora preferisco essere uomo, non un "Pinocchio".

Mah, il lampo della vita e l' immensità di tutto il creato forse ha solo le dimensioni di un' idea, di un pensiero, forse è tutta un' illusione creata da un meccanismo o una dimensione delle cose che a noi, con i nostri cinque sensi, non è dato conoscere. (dove ho letto il fatto che le alcune particelle subatomiche pare non percepiscano la distanza tanto che, per esempio quelle negli atomi di Plutone e in quelle di Sirio, siano comunque a stretto contatto, comunicano, come se la distanza non esistesse?)

Noi viviamo in qualcosa di indescrivibile: il tempo, dove ogni cosa è il dopo e il prima ma il momento esatto non esiste...

Poi, secondo me, tutto ciò che è stato scritto nell' antichità deve essere letto con molto senso critico perché ogni epoca avrà saputo adattare i concetti a proprio beneficio o, nel caso di buona fede, avrà tradotto/interpretato male.
Tanto per dire la mia: tutto ciò che riguardano i fatti di 2000 anni fa a Betlemme e dintorni, credo che, alla luce delle nostre conoscenze, si debbano interpretare come un caso di inseminazione artificiale fatto da entità venute da un sistema esterno alla nostra "illusione di vita", da un' altra dimensione (Gesù diceva appunto di non essere di questo mondo) e quindi forse è il momento di unire le conoscenze attuali con le testimonianze antiche e guardare la situazione con un' altra ottica altrimenti stiamo parlando di favole, di orchi e foreste incantate.
efis007 14-04-13 05.19
robykaiman ha scritto:
Ma infatti ne io (che sono un puro lettore, che ha imparato la porno scienza su focus o giu' di li) neppure gli scienziati, hanno mai parlato di impatti.emo

Penso però che siano sottintesi. emo
Le comete purtroppo quando vanno a fare visita a qualche pianeta (leggi "sono in rotta di collisione") non lo fanno con delicatezza.
Gli impattano addosso con violenza estrema.
Basta guardare la Luna, è ridotta ad un campo di guerra per via degli impatti asteroidali/cometari.
E questi impatti ogni volta avvengono sono poderosi e rilasciano enormi energie paragonabili a decine, o centinaia, o migliaia (dipende dalla massa e dalla velocità dell'oggetto impattante) di testate atomiche.
Se la nostra Terra ha visto nella sua vita milioni di comete ha ricevuto di conseguenza anche milioni di impatti cosmici, che - visti nella loro dinamica concreta - non avrebbero aiutato la Terra a riempirsi di acqua, ma a distruggerla.
La scienza lo sa: basta un solo impatto di una certa violenza per spazzare via tutte le specie viventi attuali (compreso l'uomo).
Gli impatti cosmici sono eventi catastrofici, costituiscono forse la minaccia (naturale) più terribile che noi possiamo aspettarci.
Infatti preghiamo sempre che non accadano perchè se accadessero non potremo fare niente per impedirlo, sarebbe una devastazione inimmaginabile.

Ma a parte questo discorso, è interessante notare cosa ha fatto una piccola cometa al pianeta Giove.
Giove non è un pianeta solido come la Terra.
E' una gigantesca palla di gas, per cui possiamo definirlo tra virgolette un pianeta "morbido".
Sparare un proiettile (dico proiettile perchè le comete impattano come proiettili, anzi peggio) contro un muro crea un certo effetto.
Spararlo contro una "nuvola" (ossia un'entità gassosa come Giove) dovrebbe essere molto meno indolore.
Quello che invece è risultato interessante dell'impatto gioviano è vedere che razza di danni ha creato quella cometina su una palla di gas.
Lo ha bucato letteralmente, gli ha lasciato dei buchi neri (dei vuoti) nell'atmosfera grandi come il pianeta Terra. emo
E questo ci fa capire (o ci ha fatto capire) che le comete quando colpiscono non fanno danni solo perchè trovano qualcosa di solido al suolo su cui fare "booom", ma causano già dei danni devastanti nell'aria, la bucano, la svuotano, la spazzano per migliaia di km via durante il loro moto tracciante.
Dopodichè arriva il botto finale, lo schianto al suolo: migliaia di bombe atomiche che deflagrano, un'onda d'urto mostruosa, un calore in grado di fondere tutto, e un'energia cinetica che spara per aria miliardi di metri cubi di materia, rocce, polvere, gas, fuoco.
E proprio nel mezzo a questo cataclisma si trova lui, il "buco" atmosferico, che non oppone resistenza, che crea il vuoto dove prima c'era l'aria, e che permette alla materia di essere sparata fuori nello spazio con facilità.
Non c'è possibilità per l'acqua di restare sul nostro pianeta con impatti del genere.
E teoricamente non c'è possibilità neanche per dei virus (intesi come molecole di forme di vita) di "inseminare" la Terra con impatti del genere.
Il calore e l'energia sprigionata è tala da uccidere qualsiasi forma di vita (parliamo di migliaia di gradi, sono come delle bombe nucleari).

Questo è quello che penso. emo
zaphod 14-04-13 16.24
@ igiardinidimarzo
se ti soffermi a riflettere sulla eccezionalità dell'Universo, non puoi darti altre spiegazioni se non quella dell'intervento diretto di un Dio Creatore...
Mi spiace, ma ora per me si entra nel campo dell'opinabile, in cui vale tutto e il contrario di tutto!
Io potrei controbattere con una tesi opposta:

Se ti soffermi a riflettere sulle dimensioni dell'universo, ma anche solo su quelle della Via Lattea, o magari del nostro poverello sistema solare, risulta un enorme spreco di spazio per una così piccola umanità. Quindi, non puoi darti altra spiegazione se non che noi siamo solo una casualità nel cosmo, ed esistiamo perchè, nonostante la vita nell'universo sia altamente improbabile, le dimensioni sterminate dell'universo hanno fatto sì che tale possibilità diventasse reale.
A favore della mia tesi posso invocare il principio di economia, che domina la nostra fisica; in breve, dice: mai usare più risorse del dovuto. Ad esempio, in un campo gravitazionale un oggetto cade con la traiettoria più corta possibile.
Quindi, perchè lo stesso principio non si dovrebbe applicare ad un ipotetico Creato? Troppa roba nel cosmo per insignificanti umani.

Ora, magari, tu mi rispondi: ma la mente di Dio è imperscrutabile.
E io ti rispondo: ma Dio non esiste.

E via in loop...
emo
vin_roma 14-04-13 23.33
zaphod, la presunzione di razionalità è legata ai nostri momenti storici ed è stata sempre smentita.

Chi ha il coraggio di dire a Papa Urbano VIII che non solo Galilei aveva ragione ma che la realtà era ancora peggiore per le tesi cattoliche? Come si potrebbe, in mancanza di prove, raccontare ad un abitante di Frittole (1492... huasi mille e ccinque!) che oggi possiamo comunicare in diretta video con l' Australia... austr...che? e che 'de?

Io penso sempre che basta semplicemente guardare in alto e abbiamo l' evidenza più assurda che possiamo immaginare... l' infinito!

...noi abbiamo solo 5 sensi (antenne) e con queste vogliamo capire tutto?
nicolo 15-04-13 01.11
@ zaphod
Mi spiace, ma ora per me si entra nel campo dell'opinabile, in cui vale tutto e il contrario di tutto!
Io potrei controbattere con una tesi opposta:

Se ti soffermi a riflettere sulle dimensioni dell'universo, ma anche solo su quelle della Via Lattea, o magari del nostro poverello sistema solare, risulta un enorme spreco di spazio per una così piccola umanità. Quindi, non puoi darti altra spiegazione se non che noi siamo solo una casualità nel cosmo, ed esistiamo perchè, nonostante la vita nell'universo sia altamente improbabile, le dimensioni sterminate dell'universo hanno fatto sì che tale possibilità diventasse reale.
A favore della mia tesi posso invocare il principio di economia, che domina la nostra fisica; in breve, dice: mai usare più risorse del dovuto. Ad esempio, in un campo gravitazionale un oggetto cade con la traiettoria più corta possibile.
Quindi, perchè lo stesso principio non si dovrebbe applicare ad un ipotetico Creato? Troppa roba nel cosmo per insignificanti umani.

Ora, magari, tu mi rispondi: ma la mente di Dio è imperscrutabile.
E io ti rispondo: ma Dio non esiste.

E via in loop...
emo
E' stata una bella botta scoprire che non siamo al centro dell'universo (non per me).

Non solo, non ne esiste neanche il centro.

Io sono sereno, a me di sapere se c'è un creatore o meno non interessa nulla.

Non mi sento per nulla insignificante, i miei problemi sono e rimangono dei mattoni, nonostante la nostra piccolezza rispetto al cosmo.
Tra un po' di anni, forse tanti o forse pochi, avrò la mia storia da raccontare, e sarà una storia stupefacente come quella di ognuno di noi, e questo è quanto.
Per ora, ho capito solo che tutto può succedere, che per tante cose il mio agire fa la differenza, ma per altrettante non la fa affatto, e starsene lì a sperare non serve a niente.


zaphod 15-04-13 19.13
Spero che il mio ultimo post non sia risultato ingerente. Nel qual caso mi scuso!
Non mi permetterei mai, infatti, di imporre ad alcuno la mia visione filosofica delle cose.
Credo che ognuno sia libero di credere in ciò che ritiene più congeniale per sè, senza che nessuno gli debba imporre visioni alternative.
Fin che si parla di scienza, ci sono dei punti fermi che nella storia sono stati messi (ad esempio, che sia la Terra che gira intorno al Sole è un fatto ormai assodato) e da quelli non si può prescindere.
Ma quando si entra nella sfera religiosa o comunque filosofica, come ho detto prima, ognuno ha diritto alla propria idea.

@ Vin roma: hai ragione, la fisica è sempre in evoluzione e, benchè esistano concetti base, essi a volte vengono ribaltati completamente; nella migliore delle ipotesi, vengono inglobati in qualcosa di superiore (es. la teoria della gravitazione di Newton è ora un caso particolare della Relatività Generale). Come dici tu, i nostri sensi sono limitati, e basarsi solo su di essi ci porterebbe a conclusioni, se non sbagliate, molto imperfette.

@ nicolo: il fatto che sostengo che noi siamo un punticino infinitesimo sospeso nel cosmo, non vuol dire che non ritengo importante l'umanità! Non avrei messo al mondo dei figli, se fossi un nichilista...
Forse, quello che facciamo si perde nel silenzio dello spazio. Ma qui resta eccome! A volte la Terra mi pare un'astronave che non si sa da dove venga e dove vada (un po' come la Luna in Spazio:1999), ma ciascuno di noi ha il diritto/dovere di fare qualcosa di costruttivo per gli altri passeggeri. Per questo verrà ricordato e questa è secondo me l'immortalità!
jacus78 15-04-13 20.15
efis e vin, che cazz vi tirate la notte? posso conoscere il gentiluomo che vi passa sta roba?emo
vin_roma 16-04-13 04.51
Per quanto mi riguarda niente... anzi, già mi incazzo ogni mattina quando mi vien voglia di fumare!emo

nicolo 16-04-13 10.39
OT
Tranquillo, passa tutto.
Dopo un anno che avevo smesso di fumare, benchè fumassi poco, mi veniva spesso voglia, credevo non sarebbe mai passata.
Ora siamo quasi a due anni, praticamente non ci penso più, è incredibile.
Edited 16 Apr. 2013 8:39
efis007 17-04-13 15.40
jacus78 ha scritto:
efis e vin, che cazz vi tirate la notte? posso conoscere il gentiluomo che vi passa sta roba?emo

emoemo
efis007 17-04-13 16.17
igiardinidimarzo ha scritto:
se ti soffermi a riflettere sulla eccezionalità dell'Universo, non puoi darti altre spiegazioni se non quella dell'intervento diretto di un Dio Creatore...

Il problema della creazione dell'universo è un problema antico.
L'ipotesi di un Dio Creatore non va mai scartata a priori, ma allo stesso tempo non va neanche presa come "ufficiale" a priori.
La religione non si pone il problema di dimostrare le sue tesi, chiede solo di crederci.
La scienza no.
La scienza fa la cosa opposta: dimostra le sue tesi, e solo dopo chiede di crederci.
Credere su fatti dimostrati è più logico e sensato che credere su fatti indimostrati.
Con questo non voglio dire che non rispetto chi in buona fede crede ad un universo nato per mano divina.
Rispetto questa posizione.
Tuttavia chiedo (non obbligo, chiedo) ai credenti di non rifugiarsi esclusivamente in questo pensiero, ma al contrario di lasciarlo aperto alla scienza.
Entrambe le forme, religione e scienza, hanno uno stesso obiettivo in comune: la ricerca della verità!
Una lo fa seguendo metodologie spirituali e/o filosofiche.
L'altra lo fa con in calcoli, gli esperimenti, le formule matematiche, le osservazioni concrete.
Per me (credente o no, non fa differenza) non ha importanza quale delle due metodologie arriva per prima alla conclusione.
Ha importanza arrivare alla conclusione, e provarla!
Mai dimenticare che l'uomo è ignorante, che senso concreto della parola, "ignorare=non conoscere" molte cose.
Ed è facile in questi casi parlare di "esseri superiori".
Prendiamo chessò i fulmini.
Nell'antichità venivano considerati entità divine, capricci divini, lampi divini, etc.
Al che ci stava.
Perchè?
Perchè ai tempi non esistevano conoscenze tali per considerarli qualcos'altro.
Ma oggi non è più così.
Oggi nessun credente religioso si permetterebbe mai di dire che i fulmini sono entità divine.
Sa bene che non lo sono, trattasi di normalissima elettricità, insomma è una scarica elettrica.
L'abbiamo studiata, l'abbiamo capita, l'abbiamo misurata, l'abbiamo riprodotta in laboratorio, e ne utilizziamo il concetto anche in apparecchi di uso comune (parafulmini, condensatori, etc).
Questo è il bello della scienza: indagare su ciò che ignoriamo al fine di comprenderlo, provarlo, capirlo, e rendere l'intelligenza dell'uomo un passo sopra rispetto a prima.
La creazione dell'universo è ancora un passo che ci sfugge.
Lì le entità in gioco e le cose da scoprire sono enormi, apparentemente impossibili.
Ma piano piano qualcosa si sta già comprendendo (e provando).
Se un giorno la scienza dovesse scoprire la verità, i religiosi sarebbero disposti ad accettarla?
Sarebbero disposti a non credere più in un Dio nel suo atto più grande (la creazione dell'universo)?
Questa è la domanda che mi pongo.
Dopodichè me ne pongo un'altra: un'umanità senza Dio, senza più alcuna fede, senza più alcuna credenza, senza più nessuno da pregare o da invocare nei momenti critici, sarebbe meglio o peggio?
Vivremo meglio solo in compagnia delle "formule", oppure c'è qualcos'altro che vale la pena per noi, esseri umani, conservare pur senza formule?
Da questa risposta credo dipenda la relazione (magari inscindibile) che c'è tra scienza e religione, le quali continueranno a viaggiare separate alla ricerca della verità, ma per noi esseri umani dovranno continuare a coesistere insieme.
Una per la ricerca.
L'altra per noi "esseri umani".
Edited 17 Apr. 2013 14:18
Pinus 17-04-13 17.12
Il creatore dell'universo con qualche problema ........ esistenziale
emoemo
Edited 17 Apr. 2013 15:17
ettore_duliman 17-04-13 20.20
troverete notevoli spunti di riflessione in questo bellissimo raccondo breve (8 pagine pdf) di isaac asimov

l'ultima domanda

http://www.aristarcodisamo.it/bckup_old_html/documents/ipse/IA/1956ultima.pdf
Pinus 17-04-13 21.44
@ ettore_duliman
troverete notevoli spunti di riflessione in questo bellissimo raccondo breve (8 pagine pdf) di isaac asimov

l'ultima domanda

http://www.aristarcodisamo.it/bckup_old_html/documents/ipse/IA/1956ultima.pdf
Bella citazione Ettore.emo

A mio avviso, quel racconto, e' una delle piu' belle storie di S.F.
ettore_duliman 17-04-13 22.40
è considerata infatti una delle più belle storie di sf

lo stesso asimov la considerava la più bella

1956 pensate un po'

http://it.wikipedia.org/wiki/L%27ultima_domanda