@ macofil
@gobbato
Devo essere sincero, non ho mai amato le canzoni, o meglio, non ho mai amato i concetti che in genere
esse esprimono, la mia attenzione si è rivolta sempre sul versante melodico/armonico, che esse
esprimono, e devo dire cha da questo punto di vista, molte di esse sono piuttosto interessanti, anzi
se proprio devo essere sincero, da loro ho imparato molte cose armonicamente parlando.
Il guaio sono sempre i concetti contenuti nelle canzoni, molte volte retoriche , ruffiane, banalotte,
sciocche, stupidotte.
Per quanto riguarda i Pooh, alcune canzoni credo siano apprezzabili (anni 70), molte altre invece, proprio non
riesco ad ascoltarle, tutto sommato credo siano un po meglio di un certo Vasco Rossi, che personalmente
fin da i suoi albori, l'ho sempre considerato un rocker di provincia.
La tua rispettabile e personale opinione dal punto di vista prettamente artistico, pur non condividendola, non è certamente la causa del mio sfogo circa lo scarso rispetto che leggo spesso verso i Pooh.
Quello che da tempo leggo e che mi fa indignare è lo scarso rispetto verso una straordinaria carriera di un gruppo e ciò che rappresenta da mezzo secolo di storia della musica in Italia. In particolare qua dentro ci si è serviti spesso e volentieri di pretesti "tecnici" per denigrare i Pooh per svariati motivi.
Dalle vecchie tiritere "D'Orazio non suona", "D'Orazio è scarso", "suonano in playback", "Facchinetti fa partire solo le sequenze", "l'unico che suona sopra il cd è Battaglia" fino ad arrivare a criticare interviste di Facchinetti in cui parlava di Sint, e delle quali secondo alcuni non ne aveva diritto visto che i "suoni" glieli preparano gli altri, o al fatto che Steve Ferrone era sprecato per loro o a questa nuova dell'endorsement secondo cui gli bastano 2 tastiere e invece se ne portano 20 solo per far scena.
Il livello di professionismo in cui operano loro non sarà mai raggiunto dalla stragrande maggioranza di noi qui in questo forum, presumo, e allora? Di cosa parliamo se non sappiamo cosa c'è oltre il nostro livello?
Tutto questo nonostante stiamo parlando di un gruppo in cui milita uno tra i più grandi compositori di musica italiana viventi, che risponde al nome di Roby Facchinetti, un paroliere da poco scomparso, rivalutato dai più come un grande poeta ai livelli quasi di Mogol e un chitarrista riconosciuto da tutti come tra i più grandi in circolazione.