@ alanwilder91
Continuo ad essere dell'idea che il problema non sia la quantità di buona musica quanto la maggior quantità di musica di poco valore artistico (commerciale se vogliamo) che rende difficile e faticoso sia l'ascolto che la ricerca. Senza contare che proprio la propensione capitalistica della musica recente permette una maggiore e facile fruizione, almeno per quanto mi riguarda, di musica pessima costringendomi/ci ad una difficile ricerca sia perchè con queste premesse molti artisti talentuosi rimangono di nicchia (se va bene, in pochissimi emergono) sia perchè sempre per gli stessi motivi questa ricerca richiede delle capacità minime (internet in primis più un pò di dimestichezza con l'inglese e di capacità di sviscerare siti esteri e riproduttori musicali spartani) e un pò di culo.
Però c'è del buono in giro, eccome! Mi vengono in mente: il filone musicale islandese (Sigur Ros, GusGus, Mum, Bjork, Berndsen), l'elettronica francese (Air, Daft Punk, Justice, M83, Digitalism nonostante siano tedeschi), elettronica scandinava (The Knife, Royksopp, Robyn, Lacrimosa), la "vera" dubstep (Burial, Four Tet, Aucan, James Blake), elettronica varia (Zola Jesus, Modeselektor, Apparat, Boards Of Canada, Vladislav Delay, Birds of Passage, Sonoio, Andy Stott, Demdike Stare, Attilio Novellino, Goldfrapp), elettro/indie/gothic/quellochevolete rock (Baustelle, Have a Nice Life, Toy, MGMT, Alt-J, White Lies, Swans, Editors, Arctic Monkeys, Porcupine Tree), filone musicale canadese (Deadmau5, Austra, Crystal Castles, Arcade Fire), jazz (Hiromi Uehara), più tutta una serie di artisti piuttosto conosciuti (Gorillaz, Nightwish, Coldplay, Massive Attack, Moby, Chemical Brothers, Radiohead, Keane, Muse) è un'infinità di altre cose che non mi vengono in mente al momento
ottimo intervento che condivido al 100%
ma sono convinto che chi in generale dice che "la musica è morta" dei gruppi postati da te ne conosce una spaurita minoranza... (uno su dieci?) e non ha la curiosità di informarsi... su questa mancanza di curiosità mi focalizzerei se dovessi pensare che la musica è finita... se decido di non seguire la musica aggiornandomi per me è ovvio che sia morta... poi posso trovare tutte le teorie che voglio capitalismo/comunismo/internet... resta il fatto che emetto un giudizio su un campo che non sto seguendo....
io non seguo più il campionato di calcio dall'infanzia. non conosco neanche il nome dei campioni. non conosco le squadre che sono in serie A a parte le big storiche. per me di fatto il campionato NON ESISTE, ma so che è semplicemente un mondo che non conosco più e che a me non va di conoscere (lo vedo troppo legato al business e senza anima) .... ma non mi sognerei di dire che oggi non ci sono più squadre che giocano bene e che il calcio vero era con maradona, pelè e platini per un motivo semplice: se non conosco chi gioca oggi come posso fare il paragone con chi giocava prima?
non è un discorso presuntuoso e saccente il mio... secondo me il punto è riflettere su questo "non mi va di conoscere" del tutto personale per ognuno e non è banale questo punto, nè riduttivo... capisco che la musica oggi può far prendere a noia, troppo schizofrenica e frenetica la scena...
e i motivi possono essere tanti... primo fra tutti che la musica è diventata troppo dispersiva, non ci sono più generi dominanti, è più difficile trovare quello che a me piace (il mio genere), i gruppi hanno vita breve, non ci sono più le etichette discografiche che selezionano a monte per me (e mi ritrovo con tanti nomi assurdi e da solo ad ascoltare mp3 e decidere se sono geni o brocchi), i bravi esecutori non sono più indispensabili per la buona riuscita di un pezzo, la tv spaccia per musica X Factor (X Factor è un semplice reality. dire che sia musica sarebbe come dire che la Fattoria era una trasmissione di agraria) , .... e ci metto anche che la musica è diventata meno orecchiabile, più aggressiva, troppo spettacolare e che come diceva anche Orange è difficile essere innovativi al 100% oggi....