@ zaphod
Non intervengo per discutere della veridicità della notizia (non saprei cosa dire), posso solo criticare il nome che mi fa schifo.
Mi sembra però l'occasione giusta, visto che si parla di prezzi, per fare una domanda a chi è più esperto di me in fatto di sintetizzatori (cioè è una domanda rivolta a tutti
):
perchè dite che un analogico vero dovrebbe costare tanto?
Non dovrebbe essere il contrario?
Mi spiego: nella mia ignoranza, mi viene da pensare che un analogico sia fatto di componenti tutto sommato poco costosi, ed inoltre non richieda particolari costi di sviluppo, visto che si basa su un'architettura per certi versi semplice e comunque conosciuta (sto parlando di sintesi sottrattiva).
Mi verrebbe da pensare che i costi di un sintetizzatore VA, di uno a wavetable, o PCM, debbano essere maggiori, non tanto per i componenti, quanto per il lavoro di sviluppo, programmazione e campionamento che c'è dietro. Diciamo che mi viene da pensare che gli analogici costano di più perchè suonano meglio, perchè hanno quel qualcosa in più rispetto ad un VA che fa valere l'esborso maggiore.
Invece mi par di leggere che molti di voi non si spiegherebbero un analogico così economico.
Ora, dov'è che sbaglio?
Illuminatemi!
è una bella domanda
costa di più un circuito (già sviluppato negli anni '60 o '70) fatto da quattro condensatori e altrettanti transistor
oppure un circuito simulato (programmato) su una cpu generalista con 100 milioni di transistor?
oggi costa meno la seconda soluzione, per diversi motivi
il circuito in sè probabilmente costa meno quello analogico
ma c'è il costo dell'interfaccia di controllo (è molto più facile progettare un'interfaccia di controllo tramite software che tramite hardware, cioè è più facile sviluppare un programma che riceve byte di controllo da un encoder e li traduce in variabili di controllo in un'equazione differenziale "simulata", piuttosto che tradurre i segnali degli encoder in valori elettrici di controllo "reali")
poi c'è il costo di eventuali (molto frequenti) errori o leggerezze di progettazione (ma anche reindirizzamenti di marketing) se ci si accorge che qualcosa non funziona bene o qualche funzione è stata sopravvalutata o sottovalutata, modificare un progetto hardware è difficilissimo, modificare un software è ben più agevole
il costo di prototipizzazione
i costi di aggiornamento e manutenzione del progetto (se c'è un bug in un VA, basta un aggiornamento firmware, se un modello toyota ha un problema allo sterzo, bisogna richiamare 2 milioni di automobili; quando le prime kronos avevano un problema coi tasti, prima si è cercato di aggirarlo con un firmware, poi è stato necessario sostituire intere tastiere)
pensa a quanto è comodo oggi per le aziende immettere sul mercato prodotti difettosi, sapendo che in pochi mesi, grazie al feedback degli utenti, è possibile risolvere il 90% dei problemi con un paio di aggiornamenti software
l'informatica è più facile dell'elettronica, un programmatore può costuire sistemi migliaia di volte più complessi di quelli di un ingegnere, ed in un tempo minore
in un'auto, è più facile ed economico mettere un sistema abs ed esp piuttosto che progettare freni più potenti e sistemi meccanici di stabilità; negli ultimi 10 anni l'innovazione nelle auto è stata soprattutto nelle centraline: la stesa cosa vale per i synth