Korg analogico 61 tasti al namm, è un falso??

anumj 27-12-12 10.02
Cos'è una feritoia per l'aria quella a sinistra? Un alloggiamento per i lead di un eventuale step seq? Un indicatore di polifonia? mah... emo

La tastiera sembra seria, ma quello scalino altissimo è una cacata per un synth dove la libertà di movimeno delle mani deve essere totale.

Ricorda vagamente il K5000 per via del colore bianco e nero.
anumj 27-12-12 10.06
@ mima85
Per quel prezzo (~1200) piuttosto prenderei un Prophet 600 ed in culo al Polysix, con tutto il rispetto per lo strumento.

Perfino Scolopendra ne vende uno a 1200 (ogni tanto i miracoli accadono, perché Scolopendra che vende un vintage ad un prezzo decente non può essere definito altrimenti).
I prezzi di scolopendra sono in linea con quelli di ebay e hanno il loro perchè.
Compri da un negozio che paga le tasse e ti fornisce garanzie e assistenza, non compri da pinco pallino che ti rifila il pacco e ciao.
giannirsc 27-12-12 10.07
la tastiera non è ottima..pare che suonando il king korg i abbia la sensazione di scivolare su una buccia di banana..

da non comprare assolutamente !
mima85 27-12-12 10.30
anumj ha scritto:
I prezzi di scolopendra sono in linea con quelli di ebay e hanno il loro perchè.


Non sempre. Questo ne è un esempio, nemmeno eccessivo, ma per lo stato in cui è quel DX-9 dovrebbe costare un bel po' meno. Per circa quel prezzo trovi dei DX-7 in buono stato, venduti anche da negozi (ce ne sono un paio su mercatinomusicale che vendono DX-7 intorno ai 200 euro).
ziokiller 27-12-12 10.56
La feritoia sulla sonistra mi sa tanto di valvola in stile Triton Extreme e SV-1.
maxpiano69 27-12-12 11.04
@ ziokiller
La feritoia sulla sonistra mi sa tanto di valvola in stile Triton Extreme e SV-1.
Giá, ho letto una discussione su synthopia e anche li ovviamente si dividono su The-king-korg-analog-synthesizer-namm-leak-or-photoshop?

A me sembra un po' troppo elaborato per essere un photoshop, considerando anche la presenza di due foto prese da due diversi punti di vista, ma se lo fosse .... complimenti all'autore! emo
Edited 27 Dic. 2012 10:05
michelet 27-12-12 11.17
@ maxpiano69
Giá, ho letto una discussione su synthopia e anche li ovviamente si dividono su The-king-korg-analog-synthesizer-namm-leak-or-photoshop?

A me sembra un po' troppo elaborato per essere un photoshop, considerando anche la presenza di due foto prese da due diversi punti di vista, ma se lo fosse .... complimenti all'autore! emo
Edited 27 Dic. 2012 10:05
Potrebbe essere il solito buontempone, molto bravo nell'utilizzo dei software di modellazione 3D, che si è divertito a creare un modello di synth talmente falso da sembrare vero. emo
lucabbrasi 27-12-12 11.46
...anumj, ho diritto di scrivere come lo hai te.
Nessun predicozzo.
A te più che altro, t'incontrassi, t'insegnerei meglio a rivolgerti alle persone.
Capisco che faccia parte del tuo personaggio, ma francamente molte volte esageri. Facile farlo da una tastiera.
Evidentemente le tue non sono solo pippe mentali, ma forse esageri con l'onanismo...
zaphod 27-12-12 11.49
Non intervengo per discutere della veridicità della notizia (non saprei cosa dire), posso solo criticare il nome che mi fa schifo.
Mi sembra però l'occasione giusta, visto che si parla di prezzi, per fare una domanda a chi è più esperto di me in fatto di sintetizzatori (cioè è una domanda rivolta a tutti emo):

perchè dite che un analogico vero dovrebbe costare tanto?
Non dovrebbe essere il contrario?
Mi spiego: nella mia ignoranza, mi viene da pensare che un analogico sia fatto di componenti tutto sommato poco costosi, ed inoltre non richieda particolari costi di sviluppo, visto che si basa su un'architettura per certi versi semplice e comunque conosciuta (sto parlando di sintesi sottrattiva).
Mi verrebbe da pensare che i costi di un sintetizzatore VA, di uno a wavetable, o PCM, debbano essere maggiori, non tanto per i componenti, quanto per il lavoro di sviluppo, programmazione e campionamento che c'è dietro. Diciamo che mi viene da pensare che gli analogici costano di più perchè suonano meglio, perchè hanno quel qualcosa in più rispetto ad un VA che fa valere l'esborso maggiore.
Invece mi par di leggere che molti di voi non si spiegherebbero un analogico così economico.
Ora, dov'è che sbaglio?
Illuminatemi!
mao 27-12-12 12.11
Per fare un VA normalmente si utilizzano dsp già belli e pronti... un po' di elettronica preconfezionata di contorno per il controllo del dsp e via di software. Il costo della parte elettronica é bassissimo, spesso si utilizza pure roba ormai obsoleta (vedi la mobo del kronos), il costo sta tutto nel sw e nel marketing. Se aprì un clavia nord lead ci resti secco... Ha una schedina di 10x10cm... Fine... Ma non credo andiamo molto oltre su altri va tipo virus etc.

Per un analogico é molto diverso, la progettazione dell'elettronica é ciò che produrrà il suono, quindi quello é il 90% dell'investimento. Inoltre un analogico senza un adeguata (e costosa) interfaccia zeppa di potenziometri non ha molto senso. Quindi... Si é molto diverso.

giannirsc 27-12-12 12.13
è anche un discorso di marketing..se costa 600 euro suona male..se ne costa 2000 suona bene..i prezzi se li inventano per suggestionare l'acquisto.
mima85 27-12-12 12.13
zaphod ha scritto:
perchè dite che un analogico vero dovrebbe costare tanto?
Non dovrebbe essere il contrario?


L'analogico è più complesso come circuiteria rispetto ad un digitale e vanno prese delle precauzioni per contrastare le variazioni di temperatura, quelle che un tempo facevano stonare gli strumenti analogici privi di routine di auto-tuning o particolarmente suscettibili alle variazioni ambientali.

Mentre in un synth digitale una volta che hai il tuo bel DSP, la tua bella RAM, la flash ROM con il firmware, gli stadi di conversione D/A e di preamplificazione, l'alimentatore e poco altro hai lo strumento fatto e finito, in un analogico devi avere la circuiteria degli oscillatori, dei filtri, degli LFO, dei generatori d'inviluppo, e tutti i bus che collegano questi elementi.

LFO e generatori d'inviluppo spesso sono generati via software, ma vanno poi convertiti comunque in analogico da dei convertitori D/A per pilotare le entrate di modulazione di oscillatori, filtri ed amplificatori.

Tutta questa circuiteria deve poi essere replicata per N volte, dove N è il numero di voci di polifonia del synth.

In più devi metterci tutta la parte digitale (CPU, RAM, flash ROM, ecc...) del controllo dello strumento e della gestione delle memorie delle patch. Questa parte digitale poi manda in output un segnale composito (multiplexato) in cui sono presenti tutte le tensioni di controllo che devono essere distribuite ai vari componenti della catena di sintesi, e queste vengono estratte con dei sample and hold, che sono temporizzati in modo che vadano a "pescare" dal segnale multiplexato il segmento di tensione che interessa, e che le mandano ai componenti a cui sono destinate.

Aggiungi a questo il "fattore marketing" ed ecco la risposta alla tua domanda.
Edited 27 Dic. 2012 11:15
ettore_duliman 27-12-12 12.19
@ zaphod
Non intervengo per discutere della veridicità della notizia (non saprei cosa dire), posso solo criticare il nome che mi fa schifo.
Mi sembra però l'occasione giusta, visto che si parla di prezzi, per fare una domanda a chi è più esperto di me in fatto di sintetizzatori (cioè è una domanda rivolta a tutti emo):

perchè dite che un analogico vero dovrebbe costare tanto?
Non dovrebbe essere il contrario?
Mi spiego: nella mia ignoranza, mi viene da pensare che un analogico sia fatto di componenti tutto sommato poco costosi, ed inoltre non richieda particolari costi di sviluppo, visto che si basa su un'architettura per certi versi semplice e comunque conosciuta (sto parlando di sintesi sottrattiva).
Mi verrebbe da pensare che i costi di un sintetizzatore VA, di uno a wavetable, o PCM, debbano essere maggiori, non tanto per i componenti, quanto per il lavoro di sviluppo, programmazione e campionamento che c'è dietro. Diciamo che mi viene da pensare che gli analogici costano di più perchè suonano meglio, perchè hanno quel qualcosa in più rispetto ad un VA che fa valere l'esborso maggiore.
Invece mi par di leggere che molti di voi non si spiegherebbero un analogico così economico.
Ora, dov'è che sbaglio?
Illuminatemi!
è una bella domanda

costa di più un circuito (già sviluppato negli anni '60 o '70) fatto da quattro condensatori e altrettanti transistor
oppure un circuito simulato (programmato) su una cpu generalista con 100 milioni di transistor?

oggi costa meno la seconda soluzione, per diversi motivi

il circuito in sè probabilmente costa meno quello analogico

ma c'è il costo dell'interfaccia di controllo (è molto più facile progettare un'interfaccia di controllo tramite software che tramite hardware, cioè è più facile sviluppare un programma che riceve byte di controllo da un encoder e li traduce in variabili di controllo in un'equazione differenziale "simulata", piuttosto che tradurre i segnali degli encoder in valori elettrici di controllo "reali")

poi c'è il costo di eventuali (molto frequenti) errori o leggerezze di progettazione (ma anche reindirizzamenti di marketing) se ci si accorge che qualcosa non funziona bene o qualche funzione è stata sopravvalutata o sottovalutata, modificare un progetto hardware è difficilissimo, modificare un software è ben più agevole

il costo di prototipizzazione

i costi di aggiornamento e manutenzione del progetto (se c'è un bug in un VA, basta un aggiornamento firmware, se un modello toyota ha un problema allo sterzo, bisogna richiamare 2 milioni di automobili; quando le prime kronos avevano un problema coi tasti, prima si è cercato di aggirarlo con un firmware, poi è stato necessario sostituire intere tastiere)

pensa a quanto è comodo oggi per le aziende immettere sul mercato prodotti difettosi, sapendo che in pochi mesi, grazie al feedback degli utenti, è possibile risolvere il 90% dei problemi con un paio di aggiornamenti software

l'informatica è più facile dell'elettronica, un programmatore può costuire sistemi migliaia di volte più complessi di quelli di un ingegnere, ed in un tempo minore

in un'auto, è più facile ed economico mettere un sistema abs ed esp piuttosto che progettare freni più potenti e sistemi meccanici di stabilità; negli ultimi 10 anni l'innovazione nelle auto è stata soprattutto nelle centraline: la stesa cosa vale per i synth
gibbs 27-12-12 12.52
troppe poche manopole per i miei gusti. a prescindere emo
ettore_duliman 27-12-12 12.58
giannirsc ha scritto:
dalle foto si vede che suona male !


ziokiller ha scritto:
Dave Smith vende, Doepfer vende, MFB vende, Moog vende solo le magliette e le tazze e ogni tanto qualche Little Phatty, e la gente vuole qualcosa che suoni bene e costi poco.



emo scusate queste me le segno: sono spettacolari!
zaphod 27-12-12 13.15
ok,
thanks a chi mi ha chiarito le idee!
anumj 27-12-12 14.36
Tranquillo. Risparmia tempo per i tuoi insegnamenti e impiegalo per rileggerti e per capire il motivo delle risposte altrui.

Se in una discussione come questa, volutamente basata sul nulla e sulle speculazioni, come tante discussioni sul forum, arrivi pontifichi e accusi tutti di farsi seghe mentali, cosa pretendi che ti si dica "Prego insultaci pure con comodo, che nel frattempo ti prepariamo un buon caffè".

C'è chi ti ignora, c'è chi come me ti risponde a tono, tastiera o non tastiera.
anumj 27-12-12 14.38
mi riferisco al post di lucabrasi.
ziokiller 27-12-12 15.04
Permettetemi un paio di chiarimenti. Sono state date delle informazioni corrette sotto un certo punto di vista, ma sbagliate sotto altri.

Innanzitutto la cosa che le ditte si inventano i prezzi per suggestionare l'acquisto è falsissima, credetemi.

Poi, non siamo più nel 1980, oggi esistono altre tecnologie per fare circuiti analogici come se fossero digitali, per esempio andate su Wikipedia e cercate le parole ASIC, PLD, PGA, e le diverse varianti, sono circuiti che si programmano "descrivendo", con un linguaggio che si chiama "Verilog", quello che il circuito deve fare. Pensate all'Alesis Andromeda, è risaputo che è un synth analogico, anche un gran synth con ben 16 voci da 2 oscillatori (più sub-oscillatore) ciascuna, ma dentro se lo aprite ci sono solo dei gran biscottoni quadrati montati in SMT.

E' finita l'era in cui per fare un synth analogico ci voleva un circuito che facesse l'oscillatore, uno che facesse l'inviluppo, un altro che facesse il filtro, un altro per fare l'amplificatore, e via dicendo. Oggi si fa tutto con gli ASIC. Inoltre, certe parti di un synth analogico spesso sono sostituite da parti digitali, come per esempio i segnali di controllo (i famosi "control voltage"), che non sono parte diretta del percorso del segnale audio.

Quindi torno alla mia supposizione iniziale: oggi un synth analogico polifonico che costi 1400 euro al pubblico è più che possibile, soprattutto se a farlo è Korg, che ha un know-how pluriennale, molta forza lavoro, produce in Asia su larga scala e distribuisce in almeno 65 Paesi in tutto il mondo.

mima85 27-12-12 15.30
ziokiller ha scritto:
Poi, non siamo più nel 1980, oggi esistono altre tecnologie per fare circuiti analogici come se fossero digitali, per esempio andate su Wikipedia e cercate le parole ASIC, PLD, PGA, e le diverse varianti, sono circuiti che si programmano "descrivendo", con un linguaggio che si chiama "Verilog", quello che il circuito deve fare. Pensate all'Alesis Andromeda, è risaputo che è un synth analogico, anche un gran synth con ben 16 voci da 2 oscillatori (più sub-oscillatore) ciascuna, ma dentro se lo aprite ci sono solo dei gran biscottoni quadrati montati in SMT.


Però si tratta sempre di integrati custom che vanno progettati e "stampati" apposta per il synth che si vuole creare, quindi (presumo) costeranno comunque di più di componenti digitali standardizzati come lo sono DSP, memorie, ecc... O mi sbaglio?