@ anumj
losfogos ha scritto:
Da una tastiera non so proprio diamine aspettarmi, se non che imiti e suoni nel migliore modo possibile. Sono nate purtroppo piu' o meno per questo scopo. Non so quale sperimentazione ci si debba aspettare da una tastiera. O meglio, diciamola tutta: quando qualche azienda ha proposto dei prodotti alternativi, particolari, originali, non se li e' cagati nessuno. Dimmi quante Yamaha VL1 o Kaway 5000 sono stati venduti in confronto al Motif!
Premetto che abbiamo la stessa età (non chiedeteci quanti perchè la mia risposta sarà sempre 'ntasette!'
) , dopo anni di frequentazione del forum possiamo anche dire abbiamo coltivato interessi musicali comuni.
Dico questo, perchè ora sentirti dire che da una tastiera non si debba aspettare sperimentazione lo trovo abbastanza sconfortante, come una bandiera bianca alzata sugli stessi campi di battaglia in cui alcuni tra artisti contemporanei noti e meno noti hanno fatto della sperimentazione musicale, dell'elettronica e del sintetizzatore una vera e propria rivoluzione.
Per me, da un tastiera bisogna aspettarsi tutto. Mi aspetto una porta spalancata verso il futuro. Un sintetizzatore è una macchina del tempo in grado di farti viaggiare avanti e indietro nel tempo, farti rivivere il passato glorioso degli albori dell'elettronica al servizio della musica e poi proiettarti verso l'incognita del futuro, verso paesaggi mai esplorati.
Un sintetizzatore non è solo una macchina che tenta di 'imitare', ma qualcosa che sia in grado di 'creare' o, meglio, di stimolare la capacità creativa dell'artista e quindi di accelerare i processi delicatissimi e lentissimi dell'arte.
Dalle tastiere di oggi non mi aspetto nulla di tutto questo, a limite quelle migliori riescono a farti andare solo indietro con le lancette dell'orologio. Ma non smetto mai di sperare, anceh se si è perso quella magica prospettiva che abbiamo contemplato ascoltando i grandi capolavori come Oxygene, China, Night Passage, Amandla.
Eravamo ragazzini in quegli anni, è passato tanto tempo, ma prova a fare un tuffo nel passato. Pensa a quando hai messo nel piatto quel vinile di Vangelis, a quando hai sentito l'intro di Chung Kuo di Vangelis o a quando anni dopo si restava a bocca aperta di fronte a quei suoni cosi nuovi (D-50) su Amandla di Miles Davis.
Senza quella 'sperimentazione', che rassegnatamente ritieni non determinante, oggi saremmo indietro di 100 anni musicalmente e culturalmente.
Visione "romantica" del mondo strumenti a tastiera.
Sara' anacronistico, fuori contesto, ma affascinate.
Detto questo, da pianoforte digitale mi aspetto che faccia un pianoforte digitale. Magari un suono celestiale di piano, con la sintesi superfigonaturaldsp o con qualsiasi altra sintesi.
Per chi sperimenta..... sogna. Sogna o perche' non c'è niente di nuovo, oppure che cio' che è di nuovo (o quasi) e' inarrivabile.
Mi accontento di desiderare un Kawai K5000, oramai stagionato, per poter sperimentare qualcosa di nuovo (per me)
L'integra 7?, ma si qual'e' il problema? è uno strumento per suonare. Banalissimo, ma Non c'è molto altro da aggiungere.....