Integra 7....."il minestrone" è servito.....

anumj 27-10-12 19.33
@ michelet
Ci sarebbe da chiedersi, contrariamente a quanto ho detto prima, se non siamo anche noi utenti parzialmente responsabili di questa involuzione.
O meglio, nonostante tutto il nostro parlare e contestare le mancate innovazioni, fino a che continuiamo ad acquistare "accontentandoci" e non dando un segnale forte ai produttori, evitando di comperare... faremo solo il loro gioco.
Mi chiedo cosa sarebbe stato della solita triade, se non fossero stati venduti che pochi esemplari di Fantom, Motif, Triton e Kronos. emo
Michelet, sei una persona intelligente e che stimo, ma te lo immagini un mondo in cui i polli in batteria si inizia a chiedere tra loro:

"uè, forse siamo noi parzialmente responsabili di questa vita di merda?".

Noi siamo i polli, caro amico, il mercato è la gabbia, gli addetti (roland, yamaha, korg, etc) ci forniscono mangime (i vari integra, motif, krome etc) che prelevano le uova (soldini).



max996 27-10-12 20.21
Ciao Ragazzi
Ho letto con molta curiosità i vostri "pensieri" in merito ( a questo punto, visto che l'integra 7 viene preso ad esempio) alle innovazioni in campo tastieristico che a quanto leggo dalle vostre risposte sembrano latitare da parecchio tempo. Noto che da quello che scrivete il problema è fortemente generalizzato a tutte le aziende produttrici , non solo a quelle che fanno prodotti Entry-level.

Ho notato che anche "Noi" ( mi ci metto anch'io , anche se di tastiere ne sò ben poco , sia come utilizzatore che come suonatore), però siamo vittime e carnefici di questa "innovazione".

A questo punto mi faccio una domanda, PER VOI cosa dovrebbe significare "INNOVAZIONE " e cosa "pretendereste " che faccia una tastiera/Synth/workstation che attualmente non fà e che dovrebbe essere la chiave di volta per "INNOVARE " qualcosa che ad oggi non c'è traccia?

intendo dire ( a semplice titolo di esempio) : Il campionamento dei suoni, invece di essere i a 44.1KhZ /16bit, basterebbe portarlo a 24/96? oppure 124/96 ? potrebbe essere di aiuto?

Un synth con la capacità di creare suoni con architetture che non siano "convenzionali", tolti i modulari, VA ecc che attualmente esistono... diciamo un'architettura che puoi completamente editare da zero?

non saprei ...

Quello che non ho capito dalle vs risposte è cosa può fare la vera Differenza,tra una tastiera/synth/workstation di oggi con quella di domani ( e credo pure che le case stentino a capirlo)..

non mi pare siano venute fuori idee "concrete"... del tipo, la tastiera del futuro dovrà avere 1024 note di polifonia... i tasti fosforescenti ( così la puoi suonare al buio completo) ..o altre cose simili.

a questo punto credo che sia doveroso fare questa domanda:

PER VOI , Cosa dovrebbe avere e, come deve essere fatta la vostra TASTIERA (in senso di strumento , sia esso un Synth / wstation, altro) per essere INNOVATIVA?

grazie per le informazioni


max996


anonimo 27-10-12 20.45
oNon dobbiamo essere noi a inventare le novità, altrimenti saremmo i progettisti. Noi siamo quelli che dobbiamo gioirne, esserne stupiti e utilizzarle. Quando venne fuori la sintesi FM era una novità, quando venne fuori la sintesi vettoriale era una novità, ultimamente nessuno ci stupisce più
gladiatorelt 27-10-12 21.23
Io ritengo che non sia così.....! Il più delle volte , le aziende serie, fanno sondaggi di mercato e richiesta all'utenza prima di mettere in atto il progetto futuro ,sempre che si abbia però la tecnologia a disposizione!!!!!

Ed è proprio qui che casca l'asinooooo!!!!!

Tecnologia oggi, ce ne ben poca e noi utenti di tastiere ci accontentiamo del "contentino " a costo zero per le aziende!

Un salto di qualità, ad esempio, sarebbe creare una workstation che implementasse in maniera definitiva i VST e Cubase 6 ad esempio con un motore audio - midi e facile traportabilità nonchè stabile (come i nostri synth odierni).....

La tecnologia cari miei esiste già ma chiedetevi perchè nessuna fa nulla?????

Semplice: continuare a lucrare fino all'ultimo "osso" sul "de jà vù" anche xchè sviluppare tecnologia significa assumere personale per le aziende, ingegneri elettronici, programmatori, sound designer ecccccc....e ciò costa tempo e DENAROOO..che nessuno/a e disposto ad investire!

Se dopo il Yamaha DX7 nessuna azienda si fosse presa il carico di sviluppare "nuova tecnologia" in ogni campo, oggi ci troveremmo tra le mani ancora la DX7........e sai che palle con i suoi suoni metallici ed inusabili per la discografia e sound odierno, essendo mutate le esigenze???

Pertanto, detto ciò, il gioco è fatto......ed il discorso compiuto.....!

Ma quanto saremo disposti ancora ad aspettare?????? emo

Dovremmo esser noi utenti a reagire, non acquistando e sollecitandi il "NUOVO"!!!!
anumj 27-10-12 21.25
@ anonimo
oNon dobbiamo essere noi a inventare le novità, altrimenti saremmo i progettisti. Noi siamo quelli che dobbiamo gioirne, esserne stupiti e utilizzarle. Quando venne fuori la sintesi FM era una novità, quando venne fuori la sintesi vettoriale era una novità, ultimamente nessuno ci stupisce più
Ci siamo imborghesiti troppo, pure per questo siamo meno predisposti allo stupore in generale.

Ma se torno agli albori dell'homo sapiens che mai avrebbe potuto immaginare che io oggi posso comunicare via computer con un aborigeno australiano, mi viene da dire:

"aborigeno australiano, ma io e te... che cazzo se dovemo di'!!!"


Vabbe dai l'ho rubata. emo


Pero davvero io immagino un sintetizzatore che s'interfaccia per via reti neurali e che genera il suono in base allo stato mentale del musicista, alle sue emozioni che diventano modulatori, controllers di una serie infinita di parametri a servizio di un engine sonoro multisintesi, con polifonia e multitimbricità illimitata.
anonimo 27-10-12 21.53
anumj ha scritto:
Pero davvero io immagino un sintetizzatore che s'interfaccia per via reti neurali e che genera il suono in base allo stato mentale del musicista, alle sue emozioni che diventano modulatori, controllers di una serie infinita di parametri a servizio di un engine sonoro multisintesi, con polifonia e multitimbricità illimitata.


Bello, sai però che palle avere solo un mese all'anno per poter riprodurre il lead di Impressioni di settembre?
anumj 27-10-12 21.55
@ anonimo
anumj ha scritto:
Pero davvero io immagino un sintetizzatore che s'interfaccia per via reti neurali e che genera il suono in base allo stato mentale del musicista, alle sue emozioni che diventano modulatori, controllers di una serie infinita di parametri a servizio di un engine sonoro multisintesi, con polifonia e multitimbricità illimitata.


Bello, sai però che palle avere solo un mese all'anno per poter riprodurre il lead di Impressioni di settembre?
eh, che poi è un casino con il fatto che non esistono più le mezze stagioni. emo
salvafunk 27-10-12 22.57
@ anumj
losfogos ha scritto:
Da una tastiera non so proprio diamine aspettarmi, se non che imiti e suoni nel migliore modo possibile. Sono nate purtroppo piu' o meno per questo scopo. Non so quale sperimentazione ci si debba aspettare da una tastiera. O meglio, diciamola tutta: quando qualche azienda ha proposto dei prodotti alternativi, particolari, originali, non se li e' cagati nessuno. Dimmi quante Yamaha VL1 o Kaway 5000 sono stati venduti in confronto al Motif!


Premetto che abbiamo la stessa età (non chiedeteci quanti perchè la mia risposta sarà sempre 'ntasette!' emo) , dopo anni di frequentazione del forum possiamo anche dire abbiamo coltivato interessi musicali comuni.

Dico questo, perchè ora sentirti dire che da una tastiera non si debba aspettare sperimentazione lo trovo abbastanza sconfortante, come una bandiera bianca alzata sugli stessi campi di battaglia in cui alcuni tra artisti contemporanei noti e meno noti hanno fatto della sperimentazione musicale, dell'elettronica e del sintetizzatore una vera e propria rivoluzione.

Per me, da un tastiera bisogna aspettarsi tutto. Mi aspetto una porta spalancata verso il futuro. Un sintetizzatore è una macchina del tempo in grado di farti viaggiare avanti e indietro nel tempo, farti rivivere il passato glorioso degli albori dell'elettronica al servizio della musica e poi proiettarti verso l'incognita del futuro, verso paesaggi mai esplorati.

Un sintetizzatore non è solo una macchina che tenta di 'imitare', ma qualcosa che sia in grado di 'creare' o, meglio, di stimolare la capacità creativa dell'artista e quindi di accelerare i processi delicatissimi e lentissimi dell'arte.

Dalle tastiere di oggi non mi aspetto nulla di tutto questo, a limite quelle migliori riescono a farti andare solo indietro con le lancette dell'orologio. Ma non smetto mai di sperare, anceh se si è perso quella magica prospettiva che abbiamo contemplato ascoltando i grandi capolavori come Oxygene, China, Night Passage, Amandla.

Eravamo ragazzini in quegli anni, è passato tanto tempo, ma prova a fare un tuffo nel passato. Pensa a quando hai messo nel piatto quel vinile di Vangelis, a quando hai sentito l'intro di Chung Kuo di Vangelis o a quando anni dopo si restava a bocca aperta di fronte a quei suoni cosi nuovi (D-50) su Amandla di Miles Davis.

Senza quella 'sperimentazione', che rassegnatamente ritieni non determinante, oggi saremmo indietro di 100 anni musicalmente e culturalmente.
Visione "romantica" del mondo strumenti a tastiera.

Sara' anacronistico, fuori contesto, ma affascinate.

Detto questo, da pianoforte digitale mi aspetto che faccia un pianoforte digitale. Magari un suono celestiale di piano, con la sintesi superfigonaturaldsp o con qualsiasi altra sintesi.
Per chi sperimenta..... sogna. Sogna o perche' non c'è niente di nuovo, oppure che cio' che è di nuovo (o quasi) e' inarrivabile.
Mi accontento di desiderare un Kawai K5000, oramai stagionato, per poter sperimentare qualcosa di nuovo (per me)
L'integra 7?, ma si qual'e' il problema? è uno strumento per suonare. Banalissimo, ma Non c'è molto altro da aggiungere.....
anumj 27-10-12 23.48
salvafunk ha scritto:
L'integra 7?, ma si qual'e' il problema? è uno strumento per suonare. Banalissimo, ma Non c'è molto altro da aggiungere


Salva, per me "suonare", in quanto tastierista, è un concetto preciso.
il Jp80 è uno strumento per "suonare", progettato per offrire all'esecutore il massimo comfort possibile e ben 256 voci di polifonia.

Integra è un surrogato, chiuso in una scatola criptica (in assenza di editor PC), destinato a riprodurre basi midi.



giannirsc 28-10-12 00.14
è vero..il jp80 è per suonare...integra che al suo interno ha tutto il jp80 più altre 6 sn e 12 srx con tutti i preset serie jv e serie xv è per i midifile..


emo
michelet 28-10-12 01.05
anumj ha scritto:
Michelet, sei una persona intelligente e che stimo, ma te lo immagini un mondo in cui i polli in batteria si inizia a chiedere tra loro:

Grazie per la stima emo.... dobbiamo fare come "Galline in fuga" emo
giupa 28-10-12 02.14
@ giannirsc
è vero..il jp80 è per suonare...integra che al suo interno ha tutto il jp80 più altre 6 sn e 12 srx con tutti i preset serie jv e serie xv è per i midifile..


emo
Credo che anumj a tutto si riferisse tranne che ai suoni.
giannirsc 28-10-12 03.30
emoemo
losfogos 28-10-12 09.44
@ anumj
losfogos ha scritto:
Da una tastiera non so proprio diamine aspettarmi, se non che imiti e suoni nel migliore modo possibile. Sono nate purtroppo piu' o meno per questo scopo. Non so quale sperimentazione ci si debba aspettare da una tastiera. O meglio, diciamola tutta: quando qualche azienda ha proposto dei prodotti alternativi, particolari, originali, non se li e' cagati nessuno. Dimmi quante Yamaha VL1 o Kaway 5000 sono stati venduti in confronto al Motif!


Premetto che abbiamo la stessa età (non chiedeteci quanti perchè la mia risposta sarà sempre 'ntasette!' emo) , dopo anni di frequentazione del forum possiamo anche dire abbiamo coltivato interessi musicali comuni.

Dico questo, perchè ora sentirti dire che da una tastiera non si debba aspettare sperimentazione lo trovo abbastanza sconfortante, come una bandiera bianca alzata sugli stessi campi di battaglia in cui alcuni tra artisti contemporanei noti e meno noti hanno fatto della sperimentazione musicale, dell'elettronica e del sintetizzatore una vera e propria rivoluzione.

Per me, da un tastiera bisogna aspettarsi tutto. Mi aspetto una porta spalancata verso il futuro. Un sintetizzatore è una macchina del tempo in grado di farti viaggiare avanti e indietro nel tempo, farti rivivere il passato glorioso degli albori dell'elettronica al servizio della musica e poi proiettarti verso l'incognita del futuro, verso paesaggi mai esplorati.

Un sintetizzatore non è solo una macchina che tenta di 'imitare', ma qualcosa che sia in grado di 'creare' o, meglio, di stimolare la capacità creativa dell'artista e quindi di accelerare i processi delicatissimi e lentissimi dell'arte.

Dalle tastiere di oggi non mi aspetto nulla di tutto questo, a limite quelle migliori riescono a farti andare solo indietro con le lancette dell'orologio. Ma non smetto mai di sperare, anceh se si è perso quella magica prospettiva che abbiamo contemplato ascoltando i grandi capolavori come Oxygene, China, Night Passage, Amandla.

Eravamo ragazzini in quegli anni, è passato tanto tempo, ma prova a fare un tuffo nel passato. Pensa a quando hai messo nel piatto quel vinile di Vangelis, a quando hai sentito l'intro di Chung Kuo di Vangelis o a quando anni dopo si restava a bocca aperta di fronte a quei suoni cosi nuovi (D-50) su Amandla di Miles Davis.

Senza quella 'sperimentazione', che rassegnatamente ritieni non determinante, oggi saremmo indietro di 100 anni musicalmente e culturalmente.
Hai scritto cose bellissime e vere.
anumj 28-10-12 10.05
@ giannirsc
è vero..il jp80 è per suonare...integra che al suo interno ha tutto il jp80 più altre 6 sn e 12 srx con tutti i preset serie jv e serie xv è per i midifile..


emo
Probabilmente infatti la prossima tastiera Roland beneficierà degli aspetti positivi dell'integra e cioè il parco suoni infinito, il suorrond e il processore effetti, abbinati all'interfaccia (hardware e software) del JP80 e alle doti audio delle oramai fuori produzione workstation Fantom e magari spazi di memoria adeguati ai giorni nostri.

In quel caso, anche se non si potrà parlare di novità, immagino di avere di fronte un prodotto davvero interessante. Sarebbe davvero una bella workstation completa.
Chissà quando, sempre ammesso che accada. Siamo sempre cosi appesi ad una speranza, come ne "l'anno che verrà" del grande Dalla. emo

Per tornare al presente, la domanda da farsi è "avevamo veramente bisogno dell'Integra?".
La risposta è si, secondo me (non parlo ovviamente a titolo personale), perchè era necessaria una macchina compatta rivolta alle produzioni home recording che non sono strutturate su DAW particolarmente potenti. Non è certo un modulo di sperimentazione sonora, ma per chi vuole orchestrare un brano senza andare a scomodare gigabyte di librerie va benissimo.
MarcoC 28-10-12 17.20
E' ovvio che sviluppare nuove tecnologie che poi andrebbero implementate in strumenti nuovi e rivoluzionari avrebbe dei costi - elevati - per le aziende . . . ed è anche ovvio che questi costi sarebbero caricati sul prezzo del prodotto "finito".
Allora mi chiedo . . . quando leggo che c'è gente che va a suonare con i pianoforti (parlo del mio "settore") della Casio definendoli ottimi strumenti . . . questa stessa gente sarebbe disposta a spendere certe cifre - migliaia di euro - per acquistare un pianoforte digitale rivoluzionario oppure pretenderebbe che le case produttrici investissero centinaia di milioni di dollari per poi vendergli lo strumento a 500€?!
Secondo me il punto è questo . . . le case non investono perchè vendono poco e nella maggior parte dei casi strumenti economici . . . poi in questo periodo che di soldi ne girano pochi - per tutti - è difficile chiedere di più secondo me . . .
Dal canto nostro tuttavia vedo che un po' tutti si lamentano di questa situazione ma poi sono tutti pronti a scattare e chiedere se conviene cambiare un Motif XS con un XF . . . se conviene vendere un RD700 di un anno per prendere il "nuovo" . . . mi sembra ci sia molta confusione . . .
Mi piacerebbe tanto che noi pianista avessimo la possibilità di avere sempre a disposizione un pianoforte VERO . . . invece di doverci portare dietro questa schifezza di digitali . . . questa si che sarebbe una VERA rivoluzione emo

gladiatorelt 28-10-12 17.27
Certoooooooooo.......ma a condizione che poi dovremmo spendere un pò di soldoni per il trasporto o il furgone noleggio e tanta tanta faticaaaaaa!

A parole è tutto così semplice........ma la realtà è ben diversa....emo
MarcoC 28-10-12 18.16
Volevo dire . . . sarebbe bello se nei locali in cui si suona si avesse la possibilità di trovare sempre un pianoforte . . . non intendo ovviamente che debba essere il pianista a portarsi dietro il pianoforte . . . emo
Comunque sono d'accordo con te gladiatorelt . . . alla fine è più o meno sempre la stessa roba che c'è in giro . . . ma del resto è così un po' per tutto . . . gli smartphone sono sempre più performanti ma il concetto è sempre lo stesso . . . le automobili funzionano sempre allo stesso modo anche se sono costantemente migliorate (le elettriche lasciano il tempo che trovano, di idrogeno non se ne parla più) . . . i televisori - dopo la fine del tubo catodico - questi sono . . . non mi sembra che negli altri settori sia uscito o stia per uscire qualcosa di rivoluzionario . . . perchè dovrebbe accadere nel settore degli strumenti musicali?!
Alla fine bene o male 'sta roba che c'è in giro si vende sempre . . . vedo che le case sfornano sempre di più modelli economici (in tutti i sensi) perchè evidentemente gli costano poco e gli rendono di più . . . ogni tanto buttano fuori qualche "ammiraglia" credo più una questione di prestigio che non per reali esigenze commerciali . . . e sono tutti contenti.
Poi se una ditta non ha soldi da investire non si può pretendere troppo . . . alla fine questo Integra7 mette a disposizione di una certa fascia di mercato qualcosa che forse mancava in casa Roland, non saprei.
giupa 28-10-12 20.04
@ MarcoC
Volevo dire . . . sarebbe bello se nei locali in cui si suona si avesse la possibilità di trovare sempre un pianoforte . . . non intendo ovviamente che debba essere il pianista a portarsi dietro il pianoforte . . . emo
Comunque sono d'accordo con te gladiatorelt . . . alla fine è più o meno sempre la stessa roba che c'è in giro . . . ma del resto è così un po' per tutto . . . gli smartphone sono sempre più performanti ma il concetto è sempre lo stesso . . . le automobili funzionano sempre allo stesso modo anche se sono costantemente migliorate (le elettriche lasciano il tempo che trovano, di idrogeno non se ne parla più) . . . i televisori - dopo la fine del tubo catodico - questi sono . . . non mi sembra che negli altri settori sia uscito o stia per uscire qualcosa di rivoluzionario . . . perchè dovrebbe accadere nel settore degli strumenti musicali?!
Alla fine bene o male 'sta roba che c'è in giro si vende sempre . . . vedo che le case sfornano sempre di più modelli economici (in tutti i sensi) perchè evidentemente gli costano poco e gli rendono di più . . . ogni tanto buttano fuori qualche "ammiraglia" credo più una questione di prestigio che non per reali esigenze commerciali . . . e sono tutti contenti.
Poi se una ditta non ha soldi da investire non si può pretendere troppo . . . alla fine questo Integra7 mette a disposizione di una certa fascia di mercato qualcosa che forse mancava in casa Roland, non saprei.
Marco ti dico cosa vorrei io in un rompler per giustificarne la nuova uscita sul mercato:

- minimo 256 note di polifonia reale (cioè non dimezzata nè dall'uso di effetti nè dall'uso di più oscillatori per program).

- Almeno 3 mfx per traccia con eq. e comp. + almeno 5 mfx insert + almeno 5 mfx in send + almeno 3mfx master.

- editor free per pc/mac

- campionatore a bordo con una buona compatibilità con i maggiori formati esistenti

- hd veloce, capiente e performante. Obbligatoria la possibilità di lettura dei campioni diretta da disco.

- 4 giga di ram

- una wavatable di almeno 4 giga per essere sicuro che i campioni a bordo non siano i soliti cacazzielli striminziti, stiracchiati su più tasti e looppati.

- un generoso banco user per memorizzare le proprie combi utilizzando fino a 16 suoni contemporaneamente richiamanili con semplici messaggi di program change.

- connessione lan per essere utilizzato in rewire come fosse un comune plugin su daw come cubase, logic, protool, ecc.

Potrei continuare (anche perchè sicuramente dimentico qualcosa) ma mi fermo qua. Mi accontenterei di questo.emo

Edited 28 Ott. 2012 19:06
MarcoC 28-10-12 20.21
Hai detto niente . . . emo
Penso che tecnologicamente sarebbe fattibile però se non la fanno ci sarà pure un motivo.
Forse non credono possa essere commercialmente appetibile . . . quanto potrebbe/dovrebbe costare una macchina del genere?!
Forse molte delle funzioni che a te piacerebbe vedere in una macchina alla maggior parte degli utenti non serve e quindi preferirebbero risparmiare acquistando altri strumenti.
Alla fine il mercato lo fa la domanda non l'offerta . . . se di Kronos ne vendono 1000 e di Krome ne vendono 100.000 secondo te per i prossimi prodotti Korg come si potrebbe regolare?!
Probabilmente dedicherà più risorse "a riscaldare il minestrone" per una erede di Krome che a sviluppare ulteriormente una ammiraglia inserendo elementi davvero innovativi.
Non so . . . la mia è una impressione . . . non sono nè un esperto di marketing nè tantomeno conosco le logiche di mercato delle case produttrici . . .
Penso comunque che di strumenti validi in giro ce ne siano . . . non saranno rivoluzionari ma offrono moltissime possibilità . . . se solo si imparassero ad utilizzare appieno invece di correre dietro all'ultima novità . . . probabilmente Yamaha non venderebbe XF visto che XS è validissimo e sfornerebbe un erede per cui varrebbe davvero la pena cambiare.
Sempre secondo me ovviamente . . . emo