@ MadDog
Ma ti devi lamentare di tutto?!
La classificazione del rischio sismico non considera solo le caratteristiche tecniche del terreno, ma anche le serie storiche dei terremoti.
Le zone a basso rischio sismico non sono zone dove NON CAPITANO TERREMOTI FORTI, sono zone in cui capitano con una certa rarità.
Dato un intervallo di tempo, si misura la quantità di terromoti oltre una certa scala verificatisi, e si tirano le conseguenze.
Circa 200 anni fa ci fu un terremoto distruttivo proprio in quell'area.
L'indice sismico della zona è coerente con gli eventi verificatisi.
Gli episodi gravi si verificano, con una certa rarità. 200 anni non sono 10, ma non sono nemmeno "mai".
Qui siamo tutti bravi a criticare, ma nessuno è fottutamente bravo a proporre.
Sono caduti edifici che avevano tra i 200 e i 300 anni.
A parte 2 fabbriche costruite coi piedi.
E qui entrano i dubbi riguardanti appalti, costruzioni alla buona etc, in una regione sì fiorente per economia e attualmente tra quelle che risente meno la crisi, tuttavia è quella che attrae di più "investimenti" mafiosi e camorristi proprio nel mercato del mattone e dei piccoli esercenti (qua pizzerie da asporto nascon come funghi in periodi di crisi... noto business di ripulitura di denaro)!
Tanto poi il piccolo imprenditore ci guadagna sempre più che risarcire la famiglia di un poveraccio che crepa in un evento che si verifica 1 volta ogni 200 anni. Però si verifica!
L'EMR non è sulla faglia di San Andreas, ma nemmeno su un materasso antidecubito!
Una fabbrica di 8 anni che crolla per un grado 6 significa che è fatta coi piedi.
In Giappone il grado 6 lo usan per farci la maionese...
Se volete possiamo discutere di questo, ma non di tanto altro.
Perché le zone sismiche sono state riviste (alzato il rischio in tutte), costringendo chiunque costruisca a farlo rispettando le norme ovunque, in tutta Italia.
Ok adesso direte che è barbaro che non fosse stato fatto prima, che prima si viveva meglio che bla bla bla...
Però ora c'è.
E ripeto, di case costruite in tempi recenti non ne sono venute giù.
O forse vogliamo che vengano giù per poter far polemica e dire finalmente al bar "t'è vèst ch'aviva razòn mè?! an fàn brisa più dal ché cumpagna nà vòlta! sti zuvnot d'incu, c'han brisa voja ed lavurèr..."
Il grado di sismicità si calcola in base alla morfologia del terreno, alla sua composizione, all'analisi geologica che riscontri la presenza di faglie o microfaglie mediante strumentazioni all'avanguardia che sfruttano la permeabilità del mezzo. In ul imo, si guarda l'andamento storico degli eventi sismici passati. Ciò non significa che un terreno non possa mutare le sue proprietà e di conseguenza il suo grado.