Sintetizzatori , va e tecnologia
Giacomo_15 17-05-12 01.49
orange1978 ha scritto:
ma io non metto in dubbio che la musica dei pink floyd non sia grande, lo sarà anche....ma qui parliamo di SYNTH a livello tecnico....
ma io non metto in dubbio che la musica dei pink floyd non sia grande, lo sarà anche....ma qui parliamo di SYNTH a livello tecnico....
guarda io sono il primo a dire che comunque quei suoni non sono nulla di così eclatante.....tuttavia dal mio punto di vista, sono invece assolutamente perfetti o quasi.....ma non tanto per i suoni in sè, ma invece per il contesto in cui sono messi.....perchè devono semplicemente essere suoni atmosferici, un attimino eterei e null'altro......nella loro musica non c'è bisogno di onde sopra onde (sonore si intende), o di 18 milioni di oscillatori, ma solo di quello.......
per il resto d'accordo per carità, nessuno dice che tecnicamente parlando siano chissàchi.....
orange1978 ha scritto:
ci sono tonnellate di musica fatta con i synth di cui se ne potrebbe discutere parecchio, e invece io sento sempre parlare o dei pooh, o degli stadio, oppure dei pink floyd
ci sono tonnellate di musica fatta con i synth di cui se ne potrebbe discutere parecchio, e invece io sento sempre parlare o dei pooh, o degli stadio, oppure dei pink floyd
oooooh 'spetta, non mettiamo sullo stesso piano Pink Floyd e Pooh perchè altro che la nausea
....non condondiamo la cioccolata con altro...... 
orange1978 ha scritto:
gli yes MAI
gli yes MAI
e questo purtroppo è vero, pare che dei geniacci come gli Yes passino veramente troppo inosservati nel forum....specie se si pensa agli elogi che vengono fatti a gente come i Pooh, che con tutto il rispetto parlando, non sono certo gli Yes.....
Non pretendo certo di dispensare motivazioni derimenti tuttavia, perlomeno dal mio punto di vista, credo che si stia facendo un po di confusione o, quanto meno, rispetto alle considerazioni iniziali, siamo forse fuori tema.
La musica "elettronica" non passa necessariamente per i sintetizzatori, anche perché è nata prima, ed i sintetizzatori, pur nella loro ricchezza timbrica, non sono solo musica "elettronica", perlomeno nel senso comune che si attribuisce a questo termine, altrimenti qualsiasi cosa suonata con uno strumento diverso da un acustico o elettrico è musica elettronica, anche eseguita usando un organo combo.
Le sperimentazioni, la psichedelia dei divini Pink hanno effettivamente scarsa rilevanza se utilizzate avendo quale parametro il sintetizzatore, pur se Wright l'ha usato e molto bene, ma i loro capolavori sono, sempre secondo me, antecedenti la sua introduzione ed anche i bellissimi suoni di Wakeman, pur se meravigliosi, mi ripeto, non ne sono certo una declinazione esaustiva. Validissima, ma pur sempre in una chiave melodica (termine inteso quale sequenza di note).
Se proprio si deve definire un lavoro esemplificativo della rottura dello schema melodico, lasciando da parte le esperienze ascrivibili alla musica "contemporanea" (posto che queste distinzioni abbiano senso), citerei senza dubbio Phaedra dei Tangerine Dream, capolavoro del gruppo tedesco (e chi se no...), dove peraltro "piegano" alle loro esigenze strumenti insospettabili come l'Hammond, il Farfisa Vip ed il Mellotron. Ancora oggi un capolavoro.
Concordo anche sul fatto che al pur eccelso Emerson, sarebbe bastato molto meno del mostro che aveva davanti, ma credo fosse un esigenza scenica intrinseca ad un supergruppo estremo.
La musica "elettronica" non passa necessariamente per i sintetizzatori, anche perché è nata prima, ed i sintetizzatori, pur nella loro ricchezza timbrica, non sono solo musica "elettronica", perlomeno nel senso comune che si attribuisce a questo termine, altrimenti qualsiasi cosa suonata con uno strumento diverso da un acustico o elettrico è musica elettronica, anche eseguita usando un organo combo.
Le sperimentazioni, la psichedelia dei divini Pink hanno effettivamente scarsa rilevanza se utilizzate avendo quale parametro il sintetizzatore, pur se Wright l'ha usato e molto bene, ma i loro capolavori sono, sempre secondo me, antecedenti la sua introduzione ed anche i bellissimi suoni di Wakeman, pur se meravigliosi, mi ripeto, non ne sono certo una declinazione esaustiva. Validissima, ma pur sempre in una chiave melodica (termine inteso quale sequenza di note).
Se proprio si deve definire un lavoro esemplificativo della rottura dello schema melodico, lasciando da parte le esperienze ascrivibili alla musica "contemporanea" (posto che queste distinzioni abbiano senso), citerei senza dubbio Phaedra dei Tangerine Dream, capolavoro del gruppo tedesco (e chi se no...), dove peraltro "piegano" alle loro esigenze strumenti insospettabili come l'Hammond, il Farfisa Vip ed il Mellotron. Ancora oggi un capolavoro.
Concordo anche sul fatto che al pur eccelso Emerson, sarebbe bastato molto meno del mostro che aveva davanti, ma credo fosse un esigenza scenica intrinseca ad un supergruppo estremo.