Vi posto un articolo di Paolo Barnard che ritengo interessante per capire alcuni meccanismi non noti riguardo all'Istituzione dell'INPS e l'erogazione delle pensioni.
Prima parte
Capire l’Inps e i contributi, per non essere ingannati dai Golpisti.
Breve e semplice. Così come è per il prelievo fiscale, anche il sistema di previdenza pubblico e i relativi prelievi in busta paga avevano una valenza nell’Italia della moneta sovrana, mentre ne hanno oggi un’altra, sciagurata, con l’Euro non sovrano.
E’ essenziale capire questo, come nel caso delle tasse, perché la narrativa ufficiale su cosa essi siano è in realtà un inganno teso come sempre a consolidare il Golpe Neoclassico, Neomercantile e Neoliberista.
In regime di moneta sovrana, com’era la Lira, lo Stato avrebbe potuto creare le pensioni semplicemente accreditando i conti correnti dei lavoratori dal giorno in cui cessavano di essere attivi. Cioè, lo Stato avrebbe potuto premere dei bottoni sui computer del Tesoro e attraverso il suo conto alla Banca Centrale accreditare tutti quei conti con denaro inventato dal nulla, senza alcun precedente prelievo in busta paga. Come sappiamo, e come ci insegna la Modern Money Theory, lo Stato a moneta sovrana non ha limiti tecnici di spesa.
Ma non lo ha mai fatto. Ha invece creato un istituto, o una serie d istituti, incaricati di raccogliere dai cittadini direttamente in busta paga, o in altro modo, del denaro, cosiddetto necessario per pagare le pensioni di chi aveva cessato il lavoro attivo. Perché ha fatto ciò quando poteva evitarlo?
Lo ha fatto solo, SOLO, per contenere i pericoli d’inflazione, e NON perché gli fosse necessario raccogliere dai cittadini/aziende privati la liquidità per pagare le pensioni. Infatti, se immaginassimo uno Stato a moneta sovrana (Lira, Dollari, Yen, Corone…) che permette a tutto il settore non-governativo di cittadini e aziende di percepire allo stesso tempo PIENE PENSIONI E PIENI STIPENDI senza una qualche forma di drenaggio (tasse, contributi), vi sarebbe il rischio concreto di trovarsi in una società dove la massa monetaria delle pensioni e quella degli stipendi assommate, cioè una massa monetaria troppo alta, si riversa sul mercato dei prodotti per divorarseli, mentre quei prodotti rimangono invariati in numero. Cioè la classica ricetta per l’inflazione galoppante, che infatti è TROPPI SOLDI IN GIRO, TROPPI POCHI BENI/SERVIZI per cui per la legge di mercato il prezzo di questi ultimi schizza in alto.
Dovete pensare che se ogni cittadino lavorante percepisse lo stipendio senza decurtazioni per la previdenza, e se ogni pensionato percepisse la pensione senza che nessun lavoratore subisca una decurtazione in busta paga, avremmo un sacco di soldi in giro, ma avremmo solo una parte di chi li possiede (i lavoratori attivi) che produce qualcosa, cioè beni o servizi. E questi ultimi, anche mettendoci tutta la buona volontà, non potrebbero mai aumentare la loro produttività per stare al passo anche delle richieste di beni e servizi dei pensionati (fra l’altro in continuo aumento). Quindi si rischierebbe l’esplosione di inflazione a catena, fuori controllo. A quel punto lo Stato dovrebbe tassare massicciamente tutti per frenare il fenomeno inflattivo. Allora tanto vale, hanno pensato i ragionieri di Stato, neppure arrivare a quel momento e tassare gli stipendi prima del disastro. Ecco nascere Inps e soci.
(segue)
Edited 1 Mag. 2012 10:25