orange1978 ha scritto:
DX7 a parte, che differenza c'era tra sintesi sottrattiva di un synthex e quella di macchine digitali tipo M1, Wavestation, D50, Dw8000, Jd800, Motif....spiegamelo!
....dovè la differenza? se cè un filtro si sottraggono delle armoniche, quindi sono tutti synth con un sistema sottrattivo, .
Secondo te un AX80 e un motif sono uguali solo perche' hanno i filtri ?
Facile fare questa affermazione nell'era digitale : molto meno ai tempi dell'elettronica analogica, quando avere 4 forme d'onda in croce da filtrare per ottenere delle armoniche era il massimo del lusso che ci si poteva permettere.
La sintesi sottrattiva classica era un espediente per risparmiare costosissimi oscillatori rispetto alla sintesi additiva.
Anziche' creare le armoniche sommando diverse forme d'onda (una per oscillatore in sintesi additiva), si prendeva una risultante, e la si scomponeva attraverso i filtri. Poi i generatori di inviluppo e gli LFO facevano il resto.
Un po' come scomporre la luce bianca ed ottenere i colori attraverso un prisma : molto piu' facile che generare i colori uno ad uno per cercare di combinarli tra loro...
Le forme d'onda erano sempre le stesse, sia per un AX80 che per un qualsiasi sintetizzatore in sottrattiva. La solita quadra, triangolare, eccetera eccetera.
FIno a prima del digitale oltre non si andava, e il massimo della rivoluzione erano cose come il ring modulator.
Te li ricordi i pianoforti di un sintetizzatore cosi'? : se quelli del DX7 fecero svenire la gente, ci sara' stato un motivo no?.
Idem dicasi per il DW8000 : ma qui non siamo piu' in sintesi sottrattiva, ben si in DW che sta per digital wave (le forme d'onda sono diventate 16 grazie alla tecnologia digitale.
Qui l'oscillatore non ha piu' il ruolo di generare una risultante da scomporre, per sintetizzare armoniche e sonorita', ma ha gia la funzione di generare un timbro vero e proprio !.
Idem dicasi per il D50 che non e' piu' un sintetizzatore in sottrattiva nei parziali con forme d'onda digitali (tant'e' vero che viene coniato il termine Lineare aritmetica), ma un ibrido che non usa piu' le forme d'onda risultanti, ma forme d'onda digitali.
Se poi arriviamo al motif, passiamo alla AWM, che non e' piu' sintesi sottrattiva, ma e' un campionatore con dei filtri.
E' chiaro che questi strumenti tra le forme d'onda abbiano anche la quadra e la triangolare, ma di fatto le hanno solo per conservare le sonorita' della sottrattiva, ma di fatto gli oscillatori oramai generano ben piu' di semplici forme d'onda da scomporre.
Insomma, a mio modesto giudizio se e' vero che una rondine non fa primavera, e' altrettanto vero che uno strumento che ha dei filtri non e' necessariamente un sintetizzatore in sottrattiva, ma qualcosa che usa dei campioni, e che spesso usa i filtri unicamente per migliorarne il risultato,
ma il suono nasce sempre da forme d'onda digitali, tra le quali vengono simulate anche la quadra e le tipiche risultanti della sottrattiva classica.
La sintesi sottrattiva classica (per me la vera sintesi sottrattiva) usava i filtri per generare il suono : che e' ben diverso.
I sintetizzatori dei quali stavamo parlando avevano tutti questa struttura : la classica VCO (con le solite quattro forme d'onda in croce), VCF, e generatori di inviluppo (al massimo i piu' evoluti avevano il ring modulator.
Con questa struttura, i limiti di generazione sonora erano quelli punto e basta : potevi fare dei bei bassi, organi, violini e pad : ma quando arrivavi ai pianoforti ad esempio, i limiti erano piu' che evidenti.
Tant'e' vero che per ascoltare dei pianoforti decenti, si dovette aspettare la DW (digital wave) che aveva gia' dei transienti d'attacco campionati, o la piu' complessa FM.
Poi ad ognuno la propria opinione : siamo pur sempre in un paese libero.
Edited 2 Feb. 2012 22:34