Vorrei aggiungere una cosa, che forse per voi non c'entrerà nulla.
Io provengo non solo dalla musica, ma anche dal teatro. A differenza della musica, ha molto valore anche la scena, i costumi, la scenografia, le caratteristiche fisiche dell'attore, la luce... Tutto ha una funzione, un valore. E questo, amici, avviene anche nella musica! Non dimentichiamocelo, è una forma d'arte. Un CD si ascolta con le orecchie, e probabilmente in uno studio di registrazione nemmeno li useranno gli iPad, se non per ruoli marginali. Non faranno mixaggi con l'iPad! Ma nei concerti tutto è diverso. Lì la musica è a 360 gradi... Non solo l'ascolti, ma la respiri, la vedi... la vivi, in modo diverso dal disco.
Pertanto, se l'iPad è un "oggettino" di tendenza, ben venga la tendenza se sul palco fa figo! Fa figo! Serve anche questo. Serve a qualcosa lo stand a molla di Boosta? A poco, a lui. Fa scena... Ma fa scena! Serve anche questo... Se uno lancia i VST con l'iPhone o con l'iPad, ben venga. Fa scena, ed è di una comodità assurda. Magari farebbe la stessa cosa con un netbook, ammesso di trovare i programmi... mentre su iPad tutto è ottimizzato. Chassis, OS, software... tutto nato per stare insieme, e alla fine questo conta nelle prestazioni.
Magari in live un PC coi controcazzi sarebbe più utile, come un tavolo è più robusto di uno stand Ultimate Apex da 300 euro. Cacchio, è un tavolo... Ma nei live non sono funzionali le cose standard, usuali. Nei live serve anche stupire, trovare la chiave di volta che cattura l'attenzione, e se in tutto questo trovi funzionalità, praticità e stabilità... ecco fatto, lo sapete da voi.