@ lipzve
beh se ci sediamo a suonare un pianoforte oppure siamo nella stanza ad ascoltarlo, non c'è paragone assolutamente. A prescindere dalla bellezza e dal fascino di un coda, il suono che si percepisce è tutt'altra cosa.
Quello che invece sottolineo è che a livello di registrazione le differenze si assottigliano ferocemente.
Mentre nell'ascolto dal vivo veniamo avvolti dal suono con tutte le armoniche e soprattutto sentiamo il suono in tutta la spazialità e non solo destra e sinistra, nell'ascolto in registrazione, anche se microfoniamo l'acustico con 100 mics, il risultato sarà una spazialità stereofonica, solo dx sx.
E microfonare un coda è quello che si fa per i campioni dei piani digitali.
Quindi, sempre a mio inesperto parere, ascoltando una registrazione i due piani, acustico e digitale, si equivalgono.
Anzi, in registrazione (classica esclusa) io preferirei un buon VST. Quello è lì, pronto, in un pc performante, settato secondo i gusti. Il piano vero, se non lo microfoni come Dio comanda, non ha il livello dei VST. Dunque, in una produzione ad esempio pop, chi ti fa usare un piano? Noleggio, accordatura, microfonazione con noleggio o acquisto dei microfoni, costo dell'ingegnere (?) che microfona, equalizzazione, mixaggio. Il VST è lì, pronto per equalizzazione e mixaggio. Al costo di 300 euro.