LittleApple ha scritto:
E ti parlo da profano. Per me la Classica è una cosa che per essere compresa necessita di cultura. Allevi no, non necessita di cultura, di studio, di osservazioni. La sua musica, a differenza della Classica, è easy listening.
Guarda che non è così.
Un qualsiasi giovane che si approccia al pianoforte per la prima volta non ha ancora maturato la necessaria cultura per comprendere la classica.
Lo studio serve anche a quello, a dargli quella cultura.
E per suonare la musica di Allevi in quel modo, preciso, morbido, interpretativo, bisogna aver studiato classica!
Per cui sarà anche easy listening, ma ciò non comporta che sia facile suonarla.
Servono gli studi classici, comunque.
LittleApple ha scritto:
Ma probabilmente, anche la classica è easy listening. Per chi però? Per te? Tu vieni da studi classici (l'hai detto nell'altro thread), dunque è un linguaggio cui sei abituato, se non erro.
Sì ma non è che mi sono abituato perchè ero già acculturato.
Ho imparato a comprendere la classica solo studiando il pianoforte.
E comunque checchè si dica la musica classica per pianoforte è estremamente orecchiabile, anche al profano, non ha nulla di incomprensibile.
Basta ascoltare e lasciar parlare le orecchie.
Se fosse jazz pieno zeppo di dissonanze lo capirei, ma la classica pianistica proprio no, è musica assolutamente comprensibile e anche estremamente melodica.
Questa ad esempio ti sembra roba incomprensibile, anche per un giovane da discoteca?
Non la senti la melodia, l'armonia, la naturalezza, la bellezza?
Ci sono punti dove sembra addirittura musica leggera tanto è comprensibile.
E' questa la "magia" della musica classica.
Ed è questa che i giovani che si approcciano al pianoforte devono ascoltare, mica Allevi.
LittleApple ha scritto:
Come se io da stasera andassi in un convivio di persone che parlano in volgare trecentesco: mi sentirei destabilizzato. Ma se leggessi abitualmente Dante... tutto questo distacco non lo avvertirei, e nemmeno difficoltà di comprensione.
No e ancora no.
La classica non è niente di questo.
La classica è musica orecchiabilissima e comprensibile.
Non ha niente a che vedere con Dante e linguaggi marziani incomprensibili.
Un altro
esempio lo dimostra.
La senti la melodia?
E l'armonia?
E la bellezza?
E l'atmosfera?
Come si caspita fa a dire che la classica è "per colti" o è un linguaggio incomprensibile?
Nella classica c'è tutto: c'è new age, c'è musica leggera, c'è melodia, c'è relaxing piano, etc etc.
E c'è persino (anzi meglio) la musica di Allevi.
Ecco perchè insisto a dire che un giovane, anche scafato, che si approccia al pianoforte DEVE ascoltare classica, mica Allevi.
E fortunatamente qualcuno che l'ha capito c'è.
LittleApple ha scritto:
Allevi ha preso uno strumento considerato classico, con una storia classica, e l'ha portato al genere melodico.
No no no.
Non ha portato niente.
La classica è
già ampiamente melodica di suo, non c'è bisogno dell'Allevi che la fa diventare "melodica".
E il pianoforte è già da mò che viene usato per suonare anche musica NON classica (disco, pop, blues, jazz, house, etc etc).
Allevi ha inventato l'acqua calda.