ivanzajic ha scritto:
vorrei sottolinerare come già appurato moltissime volte da chi ha avuto i synth in questione che l'unico vero Analogico virtuale Roland è il Jp8000-8080
No, no e ancora no
Lascia perdere l'SH-32, che è una macchina strana, un ibrido tra synth a campioni e VA.
Anche l'SH-201 è un VA vero (e l'ho avuto), anche la sezione VA che c'è nel V-Synth è vera. Anche il Gaia lo è (poi sul fatto che diventa monofonico quando si mettono gli oscillatori in SYNC è più che altro una limitazione di marketing che tecnica).
Addirittura il D-50 ha buttato le basi dei VA odierni, dato che i suoi oscillatori synth (non quelli a campioni) sono capaci di PWM.
Tutte le macchine che ho menzionato sono in grado di fare SYNC e PWM sugli oscillatori, cosa che solo con i sample è IMPOSSIBILE. Quindi il paragonare queste macchine ad un qualsiasi synth che usa solo campioni è errato.
Che poi internamente il programma DSP della macchina ricavi le forme d'onda di base (quadra, triangolare, saw, ecc...) da delle lookup table che contengono le campionature di
un singolo periodo dell'onda, che viene quindi ripetuto ciclicamente in modo da ottenere la rappresentazione in flusso PCM* di un segnale contino ad onda quadra, saw, ecc..., può essere, anzi non mi stupirei che fosse così. Facendo in questo modo si risparmiano cicli di elaborazione al DSP perché il segnale non deve essere calcolato di continuo ma generato in modo meno gravoso per il processore, leggendo appunto dalla lookup table. Magari anche il JP-8000 lo fa, anzi essendo tra tutti il più vecchio, quindi quello dotato di DSP più lenti, è molto probabile che faccia così.
Questo però non impedisce di applicare funzioni come PWM o SYNC perché appunto nella lookup table è contenuto
solo un periodo del segnale, e su questo ci si possono fare tutti gli algoritmi di waveshaping che si vuole.
Non parliamo poi dell'oscillatore SUPERSAW, presente in tutte le macchine che ho menzionato ed assente proprio nell'SH-32, che è un massimo esempio di waveshaping.
Ed il feedback oscillator dell'SH-201 poi dove lo mettiamo?
Il segnale PCM* in uscita dall'algoritmo degli oscillatori passa quindi a tutto il resto della catena di sintesi, quindi a filtri, inviluppi, ecc... e questi si che sono calcolati in real-time.
Ed è proprio questa la differenza fondamentale tra un VA ed un qualsiasi sintetizzatore che usa campioni "finiti" che poi processa a sua volta con filtri ed EG (tipo Motif, M3, ecc...), dato che a questo tipo di macchine manca la parte fondamentale di waveshaping che serve appunto per cose come PWM e SYNC.
*PCM = Pulse Code Modulation, e sta ad identificare il tipo di codifica del segnale digitale. PCM
non significa quindi campione come lo intendiamo normalmente. Tutto il flusso di audio digitale in quasi tutti i dispositivi atti alla sua elaborazione (synth, schede audio, ecc...) è codificato in PCM, e poi convertito in analogico dai convertitori D/A.
Edited 1 Nov. 2011 19:54