Tempi di crisi anche per roland

Smoothlight 22-11-11 11.33
quando ci sono questi cambiamenti profondi, ci si tiene stretto il cuore tecnologico, e si taglia il resto.
Inizialmente vedremo il proliferare di tanti piccoli aggeggi ed ogni tanto qualche esploit. Se il cuore tecnologico
è capace di reinventarsi trascina di nuovo l'azienda, altrimenti vedremo la solita candela che si consuma

amen
anonimo 22-11-11 11.52
Credo che questa conclusione rispecchi in gran parte la situazione attuale. emo
maxpiano69 05-12-11 09.26
Tornado al post iniziale, Roland ha comunicato il risultato degli incentivi all'uscita: 13 (tanto rumore per.... poco?)
http://www.roland.com/pdf/release_20111124.pdf
Edited 5 Dic. 2011 8:27
anumj 05-12-11 10.28
Da 10 anni non ne azzeccano una.
Il JP80 poteva essere un vero strumento di rinascita per Roland, invece è rimasto il solito polpettone che non si capisce se è carne o se è pesce.

Potevano fare un restyling del JP-8, un true analog... non quella cacata. Bastava oggi un prodotto del genere a prezzo accettabile (diciamo sui 2000 euro), e riacquistavano immediatamente fiducia nei mercati internazionali.
Aggiungi pure un bell'RD fatto bene, con dentro rhodes e pianoforti come cristo comanda, ma anche un engine in grado di rievocare i fasti dell'RD-1000 con chorus analogico. Stop... avrebbero spaccato le ossa a chiunque.

Moog Music sta andando fortissimo, rilanciando prodotti del passato costosi e novità a prezzi bassi. DSI idem... La Oberheim ritorna. Kurzweil c'è... e rilancia verso il futuro. Tengono botta.

Mentre da parte di Roland si è visto solo minestre riscaldate. Ma non solo Roland, anche Yamaha e Korg, anche se con politiche di marketing diverse che bene o male li tengono disperatamente a galla. Sarà solo questione di tempo anche per loro, che continuano a sfornare ws ogni anno. I jap sono cosi... picchiano con la testa nello stesso spigolo fino non gli si apre in due.

Mettici la crisi, che in giappone fa meno danni solo per il fatto che il debito nazionale è praticamente in mano agli stessi jap.

Alla fine nel quadro generale, pazienza, nella storia dei grandi marchi musicali hanno chiuso i battenti industrie molto più interessanti di Roland. Tutto ha un inizio e una fine.
anonimo 05-12-11 12.49
anumj ha scritto:
La Oberheim ritorna.


non sono informato : con cosa?..

anumj ha scritto:
Mentre da parte di Roland si è visto solo minestre riscaldate.


Tra tutti, e' il marchio che secondo me ha "riscaldato" di piu' gli stessi suoni, anche se devo prendere atto che rispetto a Yamaha, che invece ha cominciato a ritritare se stessa sui motif piu' tardi di Roland, almeno ha fatto qualcosa in piu' sul VA..

anumj 05-12-11 13.24
@ anonimo
anumj ha scritto:
La Oberheim ritorna.


non sono informato : con cosa?..

anumj ha scritto:
Mentre da parte di Roland si è visto solo minestre riscaldate.


Tra tutti, e' il marchio che secondo me ha "riscaldato" di piu' gli stessi suoni, anche se devo prendere atto che rispetto a Yamaha, che invece ha cominciato a ritritare se stessa sui motif piu' tardi di Roland, almeno ha fatto qualcosa in piu' sul VA..

OB torna alle sue origini e rispolvera i moduli SEM con il SO4V


Riscaldare le minestre di suoni non è peccato, intendiamoci. Se una casa come Roland che ha tradizioni di synth e sampler di altissimo livello, decide di tenere uno zoccolo duro nelle schede PCM, ben venga... questo elemento crea 'identità' nel marchio. Ma quando oltre a quello non riesce a andare oltre, a puntare su quello che richiede il mercato... ecco che rischia di chiudere.
Ha puntato su engine sonori ottimi, il V-Synth è un esempio, ma non è riuscita a dare a quelle macchine 'versatilità'. Poca polifonia, poca 'elasticità' nella gestione dei sample (sembra un controsenso pensando alla elastic audio synthesis!! emo), anni luce rispetto alla serie S (pecca anche delle fantom), complessità eccessiva della COSM che non corrisponde sempre a risultati adeguati, come invece accade con la VAST di Kurzweil dove tu sei l'unico vero architetto del tuo suono.
Un marchio cosi importante che ha messo a segno colpi come il D-50, il JD-8000, il JP-8000, il V-Synth, senza andare a cercare nell'era dell'analogico dove a veramente sbaragliato il mercato, a questo punto DOVEVA tirar fuori le palle e mettere una macchina in vendita che non lasciasse dubbi, un synth d'altri tempi con il know-how di adesso. Il JP-80 ha deluso le aspettative di molti, diciamocelo chiaramente.
Sarà un buon strmento, ma non è quello che ti fa perdere la testa e staccare l'assegno... perchè? Perchè sa già di 'sentito'... perchè suona un po come il Fantom e un po' come il V-Synth. Non solo, ma è privo di controlli in realtime adeguati, inaccettabile... oltraggioso per la sigla JP...

Se devo puntare a certi suoni roland non spendero' mai quella cifra, prendo un Juno Stage, meno ingombrante, versatile, suona bene, pesa pochissimo e costa 1 terzo.

Edited 5 Dic. 2011 12:25
anumj 05-12-11 13.41
@ Antony
Il "noto" negozio piemontese "campa" e si arricchisce semplicemente perchè de facto è detentore di una o più "finanziarie" e se ne fotte della vendita " massiccia" di strumenti musicali. Il noto negozio piemontese ha introiti mostruosi con le sue finanziarie e non con i "volumi di vendita" degli strumenti musicali.
L'intermediazione a limite fa arricchire la società finanziaria che offre il servizio.

Il negozio puo' ottenere benefici dalle finanziarie, ma se non vende... kaputt.

Qui si apre un'altra questione molto interessante, che riguarda l'evoluzione del commercio online e l'inadeguatezza di certi negozi di strumenti musicali.

In Italia fatte le dovute eccezioni da questo punto di vista, siamo arretrati, ignoranti e arraffoni.
Basta guardare i siti online dei negozi... caotici... fatti coi piedi... poco chiari... spesso con prezzi non corrispondenti ai listini o diversi da quelli reali esposti in negozio. Vergognoso il mercato italiano da questo punto di vista. Siamo rimasti agli anni 80.

Si salva qualcuno, il resto è veramente scadentissimo.

Ecco perchè poi si compra in Germania, dove anche se sei di Canicatti, telefoni e ti risponde uno che parla la tua lingua.
ettore_duliman 05-12-11 15.56
anumj ha scritto:
Da 10 anni non ne azzeccano una.


Mah, la serie fantom credo che abbia venduto moltissimo, e mi sembra che sia anche molto apprezzata.

Più che altro, cosa intendi con crisi?
Il fatto che non ti piaccia un prodotto non significa che l'azienda sia in crisi.

Bisognerebbe capire quanto incidano nel bilancio annuale le vendite di uno strumento di punta che costa come 3 stipendi medi.

Cmq ho dato un'occhiata ai bilianci roland sul sito dell'investor relations.
I dati mostrano un crollo dell'utile nell'anno fiscale 2010 e una perdita minore nel 2011,fra le cui cause bisogna considerare il rapporto di cambio sfavorevole dello yen verso dollaro ed euro e il terremoto del marzo 2011.

Già il primo semestre dell'anno fiscale 2012 mostra un ritorno all'utile.

Non mi sembra un'azienda in crisi, semplicemente ha seguito la curva economica come tante altre aziende.


dati in milioni di yen

anno fiscale 2012: primo semestre
vendite nette: 36989
utile netto: 512

anno fiscale concluso al 31 marzo 2011
vendite nette: 78270
utile netto: -694

anno fiscale concluso al 31 marzo 2010
vendite nette: 75034
utile netto: -2090

anno fiscale concluso al 31 marzo 2009
vendite nette: 100506
utile netto: 1047

anno fiscale concluso al 31 marzo 2008
vendite nette: 108560
utile netto: 3621

anno fiscale concluso al 31 marzo 2007
vendite nette: 95259
utile netto: 3701



Interessante la performance aggregata per segmento

http://www.roland.com/ir/financial_category.html

Report annuale 2009

www.roland.co.jp/ir/pdf/AnnualReport2009.pdf

orange1978 05-12-11 16.58
anumj ha scritto:
OB torna alle sue origini e rispolvera i moduli SEM con il SO4V


ottima idea, però sarebbe interessante se oberheim lanciasse una riedizione di una delle macchine secondo me piu versatili mai concepite, ossia Oberheim Xpander, rifarlo oggi aggiornato, con qualcosina in piu a livello di implementazione midi alla fine, magari usb....secondo me sarebbe una grande alternativa a DSI Prophet 08 rack, anche se non costerebbe poco.
anonimo 05-12-11 16.58
Io credo c'entri anche un fattore nazionale.

Quando c'erano i soldi, si comprava di tutto, e a volte si cambiava prodotto solo perche' "profumava di nuovo".

Con la contrazione dei mercati queste tendenze sono praticamente scomparse qui in Italia, mentre magari in Giappone, Germania ecc ci sono ancora.

Questo spiegherebbe perche' Roland privilegia altri paesi nel consegnare le novita', mentre da noi c'e' gente che aspetta da tre mesi. (ho raccontato in un precedente post).
orange1978 05-12-11 17.02
robykaiman ha scritto:
Con la contrazione dei mercati queste tendenze sono praticamente scomparse qui in Italia, mentre magari in Giappone, Germania ecc ci sono ancora.

Questo spiegherebbe perche' Roland privilegia altri paesi nel consegnare le novita', mentre da noi c'e' gente che aspetta da tre mesi. (ho raccontato in un precedente post).


roland cmq in giappone vende prodotti che qui non sappiamo quasi che esistono, come i clavicembali digitali, o i piani a mobile, che arrivano anche qui, ma pare che là ne vendano uno sproposito per via degli appartamenti piccoli e dell'altissimo costo degli strumenti veri, tutto questo unito al fatto che in giappone, korea etc cè una cultura e una voglia di suonare musica classica europea spaventosa, nei supermercati (è vero eh) si ascolta musica classica, addirittura i quartetti di beethoven di quelli piu difficili, non solo la musica classica "piu famosa e orecchiabile", e tutto questo al posto delle nostre radio tipo "radio deejay" o "radio italia", e inoltre ti capita di sentire cose strane come una sonata per pianoforte di mozart riarrangiata per orchestra o quartetto!

ecco quindi che strumenti digitali "classici" rappresentando un alternativa a un costoso cembalo italiano artigianale o a un ingombrante pianoforte acustico steinway, sono molto ricercati e graditi, molto piu li che da noi paradossalmente dove sono stati fino a pochi anni fa visti con aria snob e schifati anche dagli stessi insegnanti di conservatorio, il mio insegnante di clavicembalo quando gli mostrai il roland sul catalogo, mi disse "se il cembalo deve diventare cosi preferisco che venga seppellito per sempre, orrore....."


cosi, in pratica i synth oggi per roland nel mondo, non sono piu la vera fonte di guadagno, roland oggi è leader del settore batterie a pads con la v.drum, e con i pianoforti, organi liturgici e clavicembali, che all'est hanno molto mercato pare.
è una tradizione che va avanti da anni, gia nel 1992 per esempio c'erano dei clavicembali in catalogo roland, non è una trovata commerciale nuova.

i synth oggi probabilmente li fanno, ma non investono le loro risorse massicciamente nello sviluppo di un nuovo super synth, si tengono a galla con gaia, fantom, juno etc....
poi ovviamente quando vogliono fanno grandi cose, il V.Synth seppur con i limiti di cui si parlava prima, rimane un ottimo esempio di strumento nuovo ed espressivo come pochi, insomma quando roland vuole fa paura a tutti.
Edited 5 Dic. 2011 16:12
anonimo 05-12-11 17.20
orange1978 ha scritto:
cosi, in pratica i synth oggi per roland nel mondo, non sono piu la vera fonte di guadagno,



Questo e' un punto davvero importante, e lo quoto.
Effettivamente noi abbiamo una visione Synth-centrica (sintetizzatore al centro di tutto),
e dimentichiamo che il "core business" di case come Roland e Yamaha non e' il sintetizzatore, ma tutta una serie di strumenti, tra i quali oltre ai vendutissimi pianoforti digitali di ogni tipo e livello, anche clavicembali, liuterie (yamaha) e quant'altro.

Forse nei nostri ragionamenti dovremmo (io per primo) allargare un po' le vedute, per comprendere meglio certe scelte di alcuni marchi.

Questo spiega ad esempio perche' Korg osa di piu', e perche' clavia ed altri produttori, che invece hanno il loro cuore di produzione nei tasti, tendono a fare piu' innovazione nel settore.
Antony 05-12-11 17.31
@ anonimo
orange1978 ha scritto:
cosi, in pratica i synth oggi per roland nel mondo, non sono piu la vera fonte di guadagno,



Questo e' un punto davvero importante, e lo quoto.
Effettivamente noi abbiamo una visione Synth-centrica (sintetizzatore al centro di tutto),
e dimentichiamo che il "core business" di case come Roland e Yamaha non e' il sintetizzatore, ma tutta una serie di strumenti, tra i quali oltre ai vendutissimi pianoforti digitali di ogni tipo e livello, anche clavicembali, liuterie (yamaha) e quant'altro.

Forse nei nostri ragionamenti dovremmo (io per primo) allargare un po' le vedute, per comprendere meglio certe scelte di alcuni marchi.

Questo spiega ad esempio perche' Korg osa di piu', e perche' clavia ed altri produttori, che invece hanno il loro cuore di produzione nei tasti, tendono a fare piu' innovazione nel settore.
Roland ha radicalmente cambiato direzione.
Vende benissimo Stage Pianos, Digital Pianos, Workstation e Synth.
Non produrrà più tastiere arranger perchè è un settore sempre in ROSSO FISSO.

Produrrà e venderà quello che è maggiormente richiesto dalla sua utenza.

Presto anche Korg e Yamaha adotteranno una strategia simile dal momento che stanno messe peggio di Roland.
Edited 5 Dic. 2011 16:31
orange1978 05-12-11 17.37
Antony ha scritto:
Presto anche Korg e Yamaha adotteranno una strategia simile dal momento che stanno messe peggio di Roland.


bah io credo che valga la regola "a ognuno il suo".

korg sa fare ottime workstations e macchine da palco, il settore pianoforti io lo lascerei perdere definitivamente, non è credibile perchè costano troppo rispetto a un CASIO e come livello non sono abbastanza raffinati da pensare di contrastare roland o yamaha, che godono di una tradizione troppo radicata da anni, l'unica eccezione è SV1/88 che è un ottimo prodotto ma con qualche difetto che non ci voleva (vedi tasti troppo vicini ai pulsanti funzione) e che lo castra un pochino, però si difende bene e in giro se ne vedono cmq, parlo quindi dei modelli da studio a mobile o economici, per i quali non cè storia, yamaha p90, fp4, casio...se li mangiano come ridere i korg secondo me.

sugli arranger potrebbero benissimo continuare, penso che siano molto diffusi e in giro ne vedo parecchi, idem con i gadget da dj, che tanto come ricerca e innovazione penso costino ben poco (parlo di Kaossilator, Kaoss pad, monotron etc....oltre che microkorg, microstation....)

SMARTKID 05-12-11 17.38
e chi usava prevalentemente arranger??.. rimarra' in braghe di tela?


.. diciamo che dovra'.. arrangiarsi.

emo
Antony 05-12-11 17.42
@ orange1978
Antony ha scritto:
Presto anche Korg e Yamaha adotteranno una strategia simile dal momento che stanno messe peggio di Roland.


bah io credo che valga la regola "a ognuno il suo".

korg sa fare ottime workstations e macchine da palco, il settore pianoforti io lo lascerei perdere definitivamente, non è credibile perchè costano troppo rispetto a un CASIO e come livello non sono abbastanza raffinati da pensare di contrastare roland o yamaha, che godono di una tradizione troppo radicata da anni, l'unica eccezione è SV1/88 che è un ottimo prodotto ma con qualche difetto che non ci voleva (vedi tasti troppo vicini ai pulsanti funzione) e che lo castra un pochino, però si difende bene e in giro se ne vedono cmq, parlo quindi dei modelli da studio a mobile o economici, per i quali non cè storia, yamaha p90, fp4, casio...se li mangiano come ridere i korg secondo me.

sugli arranger potrebbero benissimo continuare, penso che siano molto diffusi e in giro ne vedo parecchi, idem con i gadget da dj, che tanto come ricerca e innovazione penso costino ben poco (parlo di Kaossilator, Kaoss pad, monotron etc....oltre che microkorg, microstation....)

Io non "credo".

Ho citato fonti "super partes" e non mie personali visioni....

Le cose son peggio di quanto si possa immaginare e presto ne vedremo delle belle ( o delle "brutte"....emoemo).
Antony 05-12-11 17.44
@ SMARTKID
e chi usava prevalentemente arranger??.. rimarra' in braghe di tela?


.. diciamo che dovra'.. arrangiarsi.

emo
Roland continuerà a produrre per parecchio tempo il BK7-M.
Se ci si accontenta.....emo
orange1978 05-12-11 17.46
bah nn penso che korg sia al collasso, ha appena fatto il kronos.....se è in grado di fare un kronos che ci metterebbe a fare un nuovo arranger sfruttando le tecnologie che ha in casa?

certo, se non vende è chiaro....però allora come mai stanno lanciando il microarranger?
Antony 05-12-11 18.03
@ orange1978
bah nn penso che korg sia al collasso, ha appena fatto il kronos.....se è in grado di fare un kronos che ci metterebbe a fare un nuovo arranger sfruttando le tecnologie che ha in casa?

certo, se non vende è chiaro....però allora come mai stanno lanciando il microarranger?
Ecco spiegato uno dei tanti motivi del "collasso"...
Cos'è il Microarranger se non un progetto del 1999 con costi di produzione "Zero?".

Ti sei chiesto cosa sia EFFETTIVAMENTE il Microarranger?

Un modo per fare soldi....tanti soldi ( almeno sperano.....) investendo ZERO....dico Z E R O!!!!!!!

Perchè Korg s'è inventata sto ca22o di Microarranger che altri non è che una Pa50SD "rimpicciolita?

Perchè non ha inserito nel Microarranger la tecnologia della modesta Pa500?

Perchè costava di meno inserire una tecnologia vecchia di un decennio.....

Ma cha vadano a fare in culo......
Edited 5 Dic. 2011 17:05
michelet 05-12-11 18.07
Antony ha scritto:
Perchè costava di meno inserire una tecnologia vecchia di un decennio.....

Ma cha vadano a fare in culo.....

emoemoemoemo

Chissà che non venga fuori anche il microKronos emo