paolofanin ha scritto:
ecco ad esempio a me interessa sapere in cosa consiste secondo te quest'influenza negativa. Se magari semplicemente il gusto musicale di Portnoy si discosta dal tuo oppure se è qualcosa di più universalmente condivisibile e oggettivo... senza polemica eh, è sempre un piacere dialogare con te!
Il mio problema con Portnoy è nato quando ha cominciato a prendere le redini del gruppo, spingendolo verso direzioni che non avremmo mai potuto immaginare.
Le prime avvisaglie erano in The Glass Prison, un brano assolutamente inedito nella discografia dei Dream Theater, duro da digerire e da apprezzare, ma alla fine diventato un capolavoro.
Train of Thought continua nell'esasperazione di un sound heavy molto autoreferenziale dove il "progressive" diviene sinonimo di tecnicismo e funambolismo strumentale (soprattutto In the name of god e l'orribile This dyng soul, scritta senza tener conto del cantante). E cominciano le ruffianate in stile MP: As I am.
Octavarium: chi c'è secondo te dietro le continue, esasperate citazioni dei Muse? Per fortuna c'è la suite di Settantiniana memoria.
Systematic Chaos: Constant Motion, i filtri di The dark Eternal Night, Forsaken, i cori di Prophet of War (la parte rappata mi piace, invece!), devo continuare?
BC&SL: il preritornello di The Count of Tuscany, il cantato del puzzle The Shattered Fortress e, il punto più basso, il finale di A Nightmare to Remember che distrugge una canzone che poteva essere un capolavoro.
Ora, è mia convinzione che tutto questo - senza l'apporto di Mike - non si sarebbe avuto.
Aspetto con ansia di sentire il nuovo album e capire se Petrucci e soci, da soli, riescono a scrivere qualcosa di meglio.