@ Supermario_jazz
micheleste ha scritto:
Hai voglia di fare un bell'acquario quanto vuoi, ma il fondale marino VERO è quello in quel punto della terra e basta
Dopo lo splendido paragone di Superbaffone, eccone un altro altrettanto bello!!
Un pianoforte digitale ha senso di esistere solo per la sua trasportabilità e per il suo volume regolabile. Per tutto il resto il pianoforte acustico sarà sempre ed assolutamente insuperabile!!
(manco gli alieni riuscirebbero a creare un digitale che si avvicini anche lontanamente ad un Fazioli F308!!)
Ma infatti non volevo fare un "confronto" e quindi mettere a paragone quale può essere più "comodo" o più "versatile" o aprire nuove possibilità perché ovviamente un digitale con il supporto dell'elettronica, a un certo punto non ha nemmeno bisogno di certi perfezionamenti per essere sfruttato in quanto strumento tecnologico. Volevo solo dire che la perfezione di un pianoforte si può raggiungere (si fa per dire) sullo strumento vero in quanto un pianoforte è un pianoforte. Uno strumento elettronico con tutti i suoi PRO e CONTRO è semplicemente un'altra cosa che alla fine può risultare anche più o meno utile-comodo-necessario e quant'altro.
Non so voi (che avete anche dei pianoforti acustici) ma io pur non essendo un "nome" per quanto riguarda questo strumento, quando suono il mio 1/4 di coda modestissimo, "sento" delle cose "di là" dai tasti che con i digitali non esistono, tutto qui. Infatti le belle meccaniche roland degli ultimi tempi come le belle meccaniche yamaha mi sanno giustamente solo di meccaniche di digitali e bellissime magari, ma sempre roba finta e si sente. Quando si suona un acustico decente, "di là" dai tasti c'è un'altra cosa, sotto le mani c'è un'altra sensazione e l'espressione che viene fuori musicalmente parlando ne trae giovamento se di pianoforte si parla.