Analogico, polifonico, vintage... quale?

salvafunk 20-09-10 01.25
@ Platipo
scusatemi tanto, è un primo post un po pretenzioso, ho un po di esperienza d synth vari, pur non avendo mai posseduto un analogico... ero andato carico di entusiasmo a provare un prophet08, e, mio parere personalissimo e quantomai discutibile... è una cagata pazzesca, ESATTAMENTE come l'Andromeda.
La motivazione di questa mia affermazione è da ricercarsi in un paio di cose che non mi hanno convinto nell'interfaccia (cioè, ma vi pare possibile? per cambiare UNA forma d'onda su un analogico tempestato di manopoline devo entrare in un menu?), ma soprattutto in una cosa a mio avviso imperdonabile... i potenziometri controllano degli encoder a 8 bit!!! Certo, la cosa in un mondo di controlli midi può aver senso, e mi pare logico che se pretendo di controllare un parametro via midi io mi trovi necessariamente limitato a quei 128 livelli ma... insomma un Alesis Ion, macchina con un motore sonoro digitale e abbastanza ignobile ha degli encoder a 16 bit, e mi permette quindi delle aperture e chiusure di filtri perfettamente lisce (finchè non si mette a fare indicibili scorregge) mentre una macchina da 1000 e passa euro, completamente analogica no? Con l'Andromeda la storia è la stessa, è pieno di gente che dice "eh... ma un analogico, giri la manopola da ore 10 a ore 11 e hai una miriade di sfumature che con un digitale te le sogni" il che è assolutamente vero per la mia modesta e occasionale esperienza su qualche analogico vintage, e di moderno solo su Little phatty e Voyager, però beh... insomma sono io che deliro e mi faccio delle seghe cinesi per ortotteri o sono Dave Smith e soci che delirano? Qual'è il senso di avere una catena di sintesi completamente analogica se poi mandi tutto a puttane con degli encoder a 8 bit? Certo, non mi fraintendete, il suono lo sento e mi rendo conto che sia di una potenza impressionante, il che rende la mia definizione di cagata pazzesca un po forzata, beh, non vi pare logico aspettarsi un po di più da una macchina del genere?
Edited 19 Set. 2010 23:01
è la tua visione, che non condivido.
Ma io resto alla tua ultima frase:
"beh, non vi pare logico aspettarsi un po di più da una macchina del genere?"

Personalmente, mi pare logico aspettarmi qualcosa di più dagli utilizzatori di queste macchine, perchè se davvero fosse il problema che "non riescono a sentire i valori tra 10 e 11" saremmo a cavallo, invece molti non sanno nemmeno la differenza tra una forma d'onda e l'altra....
Platipo 20-09-10 02.32
Beh, mi pare di aver ampiamente argomentato, non è tanto una mia visione e basta, se accendi una qualunque di quelle macchine o un virtual analog qualsiasi (a parte l'Ion e poche altre mosche bianche), metti in auto oscillazione il filtro e giochi col cutoff, sentirai che il fischio della risonanza si sposta per piccoli saltelli discreti, perfettamente udibili a orecchio. una patch statica di un P08 suona davvero bene, e finchè non ci si mette in condizioni tali che la "granularità" degli encoder non sia evidente ci vuole un bell'orecchio per accorgersene, solo la cosa che non posso fare a meno di chiedermi è perchè: alla fin fine un cavolo di potenziometro fisico per controllare dei parametri analogici ci ha da essere per quel che ne so, l'encoder è solo un controllo, i valori intermedi potrebbe assumerli eccome. Sono io l'unico malato a porsi il problema e a ritenerla una cosa inaccettabile? Qual'è il vantaggio di prendersi una macchina del genere con tutta la tastiera, quando alla fin fine quello che stiamo facendo non è altro che inviare dei controlli midi o qualcosa di equivalente?
anonimo 20-09-10 02.58
L'obiezione di platipus e' sensata (parla, se lui non lo sa, un analogue-maniaco che pure usa abbondantemente le riedizioni DSI).

Resta il fatto che nel caso del P08 PE la codifica 8 bit e' limitata alla memorizzazione, non all'escursione in tempo reale dei pot, che e' puramente analogica. Nel prophet08 pre-PE(dove ogni gesto passava dalla codifica digitale) la questione si poneva, e limitava la potenza del p08.

Io sono un supporter di DSI contro Moog, ma Moog sotto questo profilo e' più' raffinata (il loro problema e' un altro: credono che in un synth importino solo 3 manopole: cutoff, risonanza e eg amount. Il resto vanno a cazzo di cane. Ma quelle che vanno, vanno a scalette di 1/4000x2, non male).

Detto questo, la qualifica di "fa cagare" relativa al p08 e' un po' cialtroncella.

Ogni tanto i miei piccoli Ezechiele e Ecclesiaste (i miei due Prophetini) danno delle sonore smerdate ai loro colleghi full-analogue, al di la' del fatto che rompono meno le palle e non chiedono di essere accordati DURANTE gli assolo...

L'abisso fra VA e true analog e' tale, che le diatribe sulla definizione dei pot del p08 mi lasciano un po' freddino, e i commenti sul p08 da parte di chi ha l'uregia abituata al VAbmi fanno un po' sganassare.

Discutevamo stasera col la mia signora (cresciuta a pane palline e oscillatori), che ha sentito "prophet sinc" del radias/m3 in test A/B con il sinc del prophet08, e subito ha detto che devo vendere l'm3 perche' lei vuole un televisore con più' alta definizione e una lavatrice con più" preset.

Da li' a "p08 = cagata pazzesca" mi sembra ci sia un po' di strada...
Platipo 20-09-10 03.37
beh, come ho detto a più riprese, non discuto sulla qualità del suono, senza troppo sforzo dal p08 che ho avuto per le mani si tiravano fuori timbriche di una pienezza e potenza orgasmiche, evidentemente il prophet del caso era pre-PE, scoperta l'esistenza della pot edition (resta il fatto che il vendere il precedente a quel prezzo mi pare una follia) la sola sfiga che gli resta è per me solo un'interfaccia poco intuitiva per la macchina che è (anche se non vorrei dire eresie, l'ho suonato per un paio d'ore un annetto fa, la memoria potrebbe abbondantemente ingannarmi)

cagata pazzesca era un termine volutamente iperbolico, riferito più che alla qualità in se al rapporto qualità prezzo, nonchè al nome che porta, sul quale necessariamente le aspettative sono alte. Sull'Andromeda la cosa resta; come e perchè Alesis abbia fatto le cose per bene su un piccolo VA economico che suona come suona e abbia invece messo degli encoder a 8 bit su un mostro analogico da 2000 euri e passa nuovo, per me resta un mistero.
Edited 20 Set. 2010 1:44
salvafunk 20-09-10 10.01
Tecnicamente non discuto la questione, lo scaling dei potenziometri su certi strumenti si sente piuttosto grezzo, ed è evidente che a qualcuno possa dare fastidio.
Ritengo che comunque la questione non sia "centrale", e che benchè possiamo essere noi quattro che discutiamo i favolosi decorsi di un sync sound con la modifica in millimetri della larghezza d'impulso della quadra modulata dall'inviluppo del filtro, in pratica le applicazioni moderne sono nella stragrande maggioranza molto più grossolane.
C'è ancora troppa poca abitudine alla programmazione in questo senso per poter cogliere questo tipo di sfumature.
Tuttavia una più larga diffusione di questi strumenti potrebbe portare ad una maggiore sensibilizzazione.
Sull'eterna diatriba VA ed analogici potremmo andare avanti dei mesi.....
mao 20-09-10 10.33
Ma scusate un attimo. I difetti elencati non sono presenti sull'Andromeda.

Primo: le forme d'onda sono accessibili direttamente da pannello... pulsantino ON/OFF per ogni forma d'onda con la possibilità di averle praticamente anche tutte attive contemporaneamente. Quindi niente menu o submenu.

Secondo:... lo stepping sull'Andromeda che usa NRPN con una risoluzione di circa 16000 step ?

Inoltre MOOG non è immune dal problema... tanto che l'ultima versione del Voyager include la possibilità di "congelare" il display durante gli spippolamenti per evitare lo stepping che comunque diventa avvertibile usando due potenziometri contemporaneamente. Per i fan dello "smooth control" esiste comunque la versione Old School...

Platipo... se ti sembra molto costoso un P08... vogliamo parlare dei Virus TI ? praticamente una schedina con un DSP che costa più dell'Andromeda? Hai presente la differenza di costi tra un full analog e un VA ? Hai mai aperto un NordWave e confrontato con un Andromeda ? Non ho mai sentito lamentarsi nessuno del costo di un Nordwave o di un Virus...

questo è l'interno di un Nordwave: nordwave

questo è l'interno di un Andromeda: andromeda

Non voglio fare paragoni "un tanto al kilo" ma penso che nessuno possa mettere in dubbio la differenza ABISSALE nella componentistica tra due synth non poi così distanti nel costo... per non parlare del Virus TI 2 che praticamente costa quanto un Andromeda.



Edited 20 Set. 2010 8:45
anumj 20-09-10 21.41
il nw non è un va, ma è anche un va... è un synth che si propone a fare ben altro che mera emulazione analogica, non capisco il senso del confronto fotografico. Strumenti diversi, architetture diverse.
L'a6 è il trionfo del polifonico analog, la summa teologica di decenni di scoperte, di studi e progettazioni.

Il nord wave il paradiso del digitale, la realizzazione di un piccolo miracolo, ovvero portare il sampling ad una interazione con modelli fisici multisintesi eccezionale, con un interfaccia semplicissima e una personalità con rari precedenti nel mondo dei synth digitali.

Potrei capire un confronto andromeda vs p08, ma anche là... il tanto al kilo è relativo.
anonimo 20-09-10 21.54
[Quote]potrei capire il confronto fra l'andromeda e il prphet08


Ah si'?

Quando l'intenzione era mostrare che un synth digitale contiene per definizione meno hardware (= meno costi) di un synt analogico?

Sarebbe stato l'esempio adatto? Andromeda contro p8? Sicuro?

Ah, la bella abitudine scomparsa di leggere i post altrui prima di commentarli...

Non dico "capirli". Dico solo "leggerli".


anumj 20-09-10 21.56
I musicisti professionisti sono tutt'altro che quello che avete descritto, ovvero degli eremiti poco informati sul mondo dell'industria e della tecnologia musicale, legati a setup vecchi e obsoleti.

Avete, per me, un'idea limitata forse al panorama mediocre dei turnisti italiani che sbarcano il lunario schiavi di questo o quel produttore ignorante.

I più grandi artisti contemporanei hanno mostrato sempre grande interesse verso i nuovi modelli e non sempre per endorsing.
Cito Joe Zawinul che solo pochi mesi prima di morire sostitui la wavestation con un Nord Lead 3, e non mi sembra che sul sito clavia ci siano traccie di endorsing.
Chick Corea (non cito l'endorsing di yamaha ovviamente) usa il voyager, absynth, omnisphere ed altri noti vsti.
Herbie Hancock è stato e continua essere un pioniere dell'innovazione tecnologica applicata alle tastiere in genere, basta sbirciare tra il suo setup in uno dei tanti video in circolazione.
Lyle Mays idem.
Russel Ferrante dal vivo usa un laptop per pilotare dei campionamenti.
Scott Kinsey sul palco con tutte le diavolerie possibili Halion, Nord Stage, Nord Lead, Korg Legacy, V-Synth XT, Absynth etc..

La lista è lunga, non continuo per ovvi motivi di tempo.

Inoltre quasi tutti i menzionati hanno siti, blog e forum dove rispondono personalmente ai propri fans.

Un tastierista che si rispetti è al passo dei suoi tempi, è informato, si aggiorna costantemente su tutto quello che riguarda il proprio universo, dalle nuove tecnologie, le nuove possibilità di comunicazione e networking e, non in ultimo, sulle tendenze musicali.
anumj 20-09-10 22.06
@ anonimo
[Quote]potrei capire il confronto fra l'andromeda e il prphet08


Ah si'?

Quando l'intenzione era mostrare che un synth digitale contiene per definizione meno hardware (= meno costi) di un synt analogico?

Sarebbe stato l'esempio adatto? Andromeda contro p8? Sicuro?

Ah, la bella abitudine scomparsa di leggere i post altrui prima di commentarli...

Non dico "capirli". Dico solo "leggerli".


meno hardware = meno costi non significa nulla. e il paragone non dimostra nulla.
Come se ti presento davanti 10 kg di banane e 5 cazzi di plastica e ti chiedo dove c'è più impiego di hardware e dove c'è più manodopera. :D


Edited 20 Set. 2010 20:06

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salvafunk 20-09-10 22.13
@ anumj
meno hardware = meno costi non significa nulla. e il paragone non dimostra nulla.
Come se ti presento davanti 10 kg di banane e 5 cazzi di plastica e ti chiedo dove c'è più impiego di hardware e dove c'è più manodopera. :D


Edited 20 Set. 2010 20:06
emoemoemo

mi sono ribaltato dal ridereemo

emo

Commenta

stesgarbi 20-09-10 22.29
Nel corso di tre decenni, ho posseduto e/o utilizzato molti strumenti vintage.
L'ultimo che ho posseduto è stato un CS 80 quattro anni fa . . . venduto perchè non avevo il tempo e la disponibilità mentale per "curare" ogni sua malattia (se si scordava, bisognava portare quei 100 Kg. in assistenza).
Da allora, mi sono rivolto agli analogici moderni (Voyager, Polyevolver, P08, Andromeda, Neptune I) tenendo per me solo un piccolo "vintage": un Waldorf microwave I (quello con filtri analogici).

Dal mio punto di vista, quoto in pieno quanto detto da Ziokiller (tanto per cambiare emo): chi fa musica bada soprattutto alla musica, in relazione alla quale lo strumento ha un rapporto, appunto . . . "strumentale". L'importante è che lo strumento suoni bene e permetta al musicista di suonare/produrre/esprimere bene la musica.
Non a caso, uno dei musicisti "analogici" per eccellenza (Jarre) è stato capace di esprimersi in un album come "Revolutions", utilizzando praticamente solo un D50 (eccellentissimo digitale) . . . sfruttando alla grande i presets.

In quest'ottica, i moderni analogici (come moog, andromeda e Dsi e molti altri) non sono certo un "ripiego" . . . non sono gli analogici del "vorrei il vintage ma non posso" . . . sono qualcosa di a sè stante: sono strumenti analogici ottimamente suonanti, dotati di una grande potenza sonica, tipica della catena di sintesi analogica, che non si può discutere.
Un Andromeda potrà piacere o non piacere . . . ma rimane un sinth analogico (praticamente modulare) dalle potenzialità mostruose, che può ben collocarsi "in the same league" con i gloriosi predecessori.

I moderni synth analogici non sono "uguali" ai vintage . . . ovviamente . . . perchè il tempo (e le concezioni musicali) si evolvono, ma rimangono sempre ottimi strtumenti analogici.
In certi casi sono addirittura migliori, per molti versi: ad esempio non cambierei mai l'Andromeda con un Jupiter 8, a meno di non essere un collezionista: l'A6 non suona come il Jupiter . . . ma è un bellissimno analogico che fa cose che il Jupiter se le sogna.
Poi uno può anche preferire di avere sotto mano un ben più semplice e limitato Ob8, oppure un polysyx, perche quel suono è nelle sue corde.

Venendo al tema del Topic, dal mio personale punto di vista del "voler fare musica", l'accoppiata Andromeda-P08 soddisfa in pieno il piacere di sentire la "vita analogica" e la grande corposità sonora degli strumenti che ho sotto le mani.

Suonano "meglio" o "peggio" di un P05 e di un OBX? la risposta è che sono analogici veri, che suonano a modo loro . . . ma in un modo indiscutibilmente analogico e potente.
E poi, a ben vedere, è il musicista che suona meglio o peggio . . . le differenze tra "posizione" 10 e "posizione 10,01" possono diventare del tutto marginali . . . a volte anche "pippe mentali".

IMHO
Stefano
Edited 20 Set. 2010 20:32

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anumj 20-09-10 22.39
@ salvafunk
emoemoemo

mi sono ribaltato dal ridereemo

emo
no davvero, al di là della mia boutade sconcia (non si offenda nessuno per carità!).
Ma è quello il senso della questione.
Andromeda e NW hanno la stessa destinazione d'uso? Probabilmente si.
Banane e falli in gomma? Non è escluso. emo

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anumj 20-09-10 22.46
@ stesgarbi
Nel corso di tre decenni, ho posseduto e/o utilizzato molti strumenti vintage.
L'ultimo che ho posseduto è stato un CS 80 quattro anni fa . . . venduto perchè non avevo il tempo e la disponibilità mentale per "curare" ogni sua malattia (se si scordava, bisognava portare quei 100 Kg. in assistenza).
Da allora, mi sono rivolto agli analogici moderni (Voyager, Polyevolver, P08, Andromeda, Neptune I) tenendo per me solo un piccolo "vintage": un Waldorf microwave I (quello con filtri analogici).

Dal mio punto di vista, quoto in pieno quanto detto da Ziokiller (tanto per cambiare emo): chi fa musica bada soprattutto alla musica, in relazione alla quale lo strumento ha un rapporto, appunto . . . "strumentale". L'importante è che lo strumento suoni bene e permetta al musicista di suonare/produrre/esprimere bene la musica.
Non a caso, uno dei musicisti "analogici" per eccellenza (Jarre) è stato capace di esprimersi in un album come "Revolutions", utilizzando praticamente solo un D50 (eccellentissimo digitale) . . . sfruttando alla grande i presets.

In quest'ottica, i moderni analogici (come moog, andromeda e Dsi e molti altri) non sono certo un "ripiego" . . . non sono gli analogici del "vorrei il vintage ma non posso" . . . sono qualcosa di a sè stante: sono strumenti analogici ottimamente suonanti, dotati di una grande potenza sonica, tipica della catena di sintesi analogica, che non si può discutere.
Un Andromeda potrà piacere o non piacere . . . ma rimane un sinth analogico (praticamente modulare) dalle potenzialità mostruose, che può ben collocarsi "in the same league" con i gloriosi predecessori.

I moderni synth analogici non sono "uguali" ai vintage . . . ovviamente . . . perchè il tempo (e le concezioni musicali) si evolvono, ma rimangono sempre ottimi strtumenti analogici.
In certi casi sono addirittura migliori, per molti versi: ad esempio non cambierei mai l'Andromeda con un Jupiter 8, a meno di non essere un collezionista: l'A6 non suona come il Jupiter . . . ma è un bellissimno analogico che fa cose che il Jupiter se le sogna.
Poi uno può anche preferire di avere sotto mano un ben più semplice e limitato Ob8, oppure un polysyx, perche quel suono è nelle sue corde.

Venendo al tema del Topic, dal mio personale punto di vista del "voler fare musica", l'accoppiata Andromeda-P08 soddisfa in pieno il piacere di sentire la "vita analogica" e la grande corposità sonora degli strumenti che ho sotto le mani.

Suonano "meglio" o "peggio" di un P05 e di un OBX? la risposta è che sono analogici veri, che suonano a modo loro . . . ma in un modo indiscutibilmente analogico e potente.
E poi, a ben vedere, è il musicista che suona meglio o peggio . . . le differenze tra "posizione" 10 e "posizione 10,01" possono diventare del tutto marginali . . . a volte anche "pippe mentali".

IMHO
Stefano
Edited 20 Set. 2010 20:32
Si, ma state confondendo secondo me le cose. Un musicista che suona esclusivamente il piano o il violoncello puo' anche strasbattersene di nuendo, protools e del blofeld etc. Per chi suona professionalmente i synth, no... non puo' vivere avulso dal proprio contesto.

Qui parliamo di "tastieristi" (che brutta parola). Ovvero musicisti che 'suonano' sintetizzatori, per i quali i legame musica-tecnologia è inscindibile.

Hai citato Jarre che adesso dal vivo usa software arturia e altre amenità.

Il tastierista è il musicista che simbolicamente incarna il progresso, l'innovazione e l'evoluzione del proprio strumento da almeno 300 anni.

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mao 20-09-10 23.35
Il senso del mio confronto era sulla base di una lamentela di qualcuno a riguardo del costo dei moderni analogici. Ho solo fatto notare la differenza tra un analogico e un digitale dal costo "simile". Al posto del Nordwave potevo mettere l'interno di un POLAR TI che costa COME un A6 ma dentro ha solo uno sputo di schedina col DSP.

Non è questione di banane e c..i di plastica... sono due tastiere con hardware e software quindi COMPARABILI. Che una suoni in un modo e una in un'altra non importa ai fini del confronto. Non mettiamoci di mezzo ricerca e sviluppo perchè tra l'A6 e Polar vorrei proprio vedere... Nell'A6 pure gli ASIC si sono progettati.

Ho detto e ripeto che se nessuno si lamenta del prezzo del Virus Ti o del Polar o del NordWave (tutti con uno sputo di scheda all'interno) non vedo cosa ci sia da dire sul costo dell'A6. Tutto qua.

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stesgarbi 21-09-10 00.33
anumj ha scritto:
Il tastierista è il musicista che simbolicamente incarna il progresso, l'innovazione e l'evoluzione del proprio strumento da almeno 300 anni.

ho riportato solo questa parte, ma potrei quotare tutto il tuo intervento.

A ben vedere, non diciamo cose così diverse.

Da parte mia, non intendevo dire che il musicista è "uno che suona qualunque cosa gli dai in mano e lui suona".
Tu hai citato l'esempio di Zawinul (ed altri) . . . una citazione assolutamente pertinente, storicamente dimostrata, di come grandi musicisti hanno scelto gli strumenti su cui suonare . . . strumenti che ne hanno caratterizzato il sound (Stevie - Rhodes? . . . Vangelis - Cs80? . . . per dirne solo un paio).

Il senso del mio intervento è che il musicista (cioè colui che produce/interpreta musica) valuta uno strumento per il "feeling" che gli dà, cioè per come gli permette di esprimersi . . . il suono, il "tocco", le frequenze sonore, l'ispirazione . . . se ne sbatte altamente se "a tendere l'orecchio, senza altri strumenti, si avverte qualche step nella salita di un filtro perchè le schede dei potenziometri sono a 8 bit, anzichè 16".
Lo strumento o suona come dice lui, oppure il musicista non lo suona (sempre che sia ad un livello di notorietà che gli consenta queste "prese di posizione").

Tu peraltro dici una cosa che condivido: "Il tastierista è il musicista che simbolicamente incarna il progresso, l'innovazione e l'evoluzione del proprio strumento da almeno 300 anni".
Ed è proprio per questo motivo che non riesco a capire le critiche di chi definisce "cagate" ottimi strumenti analogici, come l'A6 ed il P08, solo perchè "non rispettano il millimetro del potenziometro, come i vintage". (in questo, oltretutto, dimostando di non conoscere veramente gli strumenti in questione, in tutti i loro aspetti).

Ma vado oltre, e mi dichiaro ancora d'accordo con te.
Ho acquistato l'OPX Pro . . . non per illudermi di avere un "vero Oberheim" (che, credimi, è diverso) ma perchè suona benissimo, richiamando bene il ricordo - diciamo lo "stile sonoro" - di come suonava un Oberheim.
Mi piace e basta.

La mia personale conclusione è questa: si può fare OTTIMA musica, con un grande impatto sonoro, utilizzando OPX e Nord Wave (stupendo synth anche questo).
Si può fare ottima musica con un Blofeld . . . oppure con un Korg polysix (altro bellissimo strumento).
Oppure si può fare ottima musica con Arturia (che personalmente non amo troppo).
In sostanza, conta la relazione muisicista-strumento-contesto.
Il resto sono teorie accademiche .

In quest'ottica, se uno cerca ottimi analogici per il suono che si sente dentro, anche un Andromeda o un P08 possono risultare vincenti . . . a fronte della qual cosa, le "pippe mentali vintage-puriste" assumono valenza men che secondaria.

IMHO
Stefano



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anumj 21-09-10 00.49
beh che dire, ti quoto tutto.
sottolineo un paio di cose, io non ritengo l'a6 spropositato nel prezzo anzi. Non ritengo altresi nemmeno il nw o i synth access eccessivamente costosi. Un buon synth moderno si attesta tra i 2k e 2,5k euro.
Sul fatto che siano fatti di minuscole schedine o di imponenti schede con curtis o sem, ritengo non ci sia rilevanza di per sè. Un buon synth è un buon synth, non importa se è digitale o analogico, mi importa che abbia personalità e profondità.
E' difficile giudicare i prezzi per partito preso, lo trovo ovvio, perchè i processi costruttivi di clavia avranno dei costi differenti da quelli in casa Alesis o Moog etc.
Libero mercato, tu fai una cosa e decidi quanto vuoi guadagnarci in base a vari fattori che vanno dai costi di ricerca e sviluppo, fino alla catena di montaggio e alla rivendita.
Il prezzo alla fine lo fa il mercato stesso, se vendi bene... se non vendi o abbassi i prezzi o cambi mestiere e fai citofoni.

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anumj 21-09-10 00.50
l'OPX pro è semplicemente IMPRESSIONANTE oramai in qualsiasi produzione sto usando questo vsti pagato una stronzata. Questo è progresso per esempio.

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anumj 21-09-10 01.04
@ mao
Il senso del mio confronto era sulla base di una lamentela di qualcuno a riguardo del costo dei moderni analogici. Ho solo fatto notare la differenza tra un analogico e un digitale dal costo "simile". Al posto del Nordwave potevo mettere l'interno di un POLAR TI che costa COME un A6 ma dentro ha solo uno sputo di schedina col DSP.

Non è questione di banane e c..i di plastica... sono due tastiere con hardware e software quindi COMPARABILI. Che una suoni in un modo e una in un'altra non importa ai fini del confronto. Non mettiamoci di mezzo ricerca e sviluppo perchè tra l'A6 e Polar vorrei proprio vedere... Nell'A6 pure gli ASIC si sono progettati.

Ho detto e ripeto che se nessuno si lamenta del prezzo del Virus Ti o del Polar o del NordWave (tutti con uno sputo di scheda all'interno) non vedo cosa ci sia da dire sul costo dell'A6. Tutto qua.
Scusami, forse ho frainteso, ma io ho inteso il tuo paragone come:
"guardate qua, questo costa tot euro e ha dentro tutta la Mission Control Center di Houston... questo invece ha una schedina di un nintendo ds e costa quasi uguale ..."

A parte che cmq tra un A6 e un NW ci sono 1k euro di differenza, che coi tempi che corrono son tutt'altro che spiccioli.

Non so ma con questi confronti mi sembra che vi state inerpicando in sentieri in salita che non portano a nulla. Ovvio che poi uno puo' comparare cio che vuole. Ma valutare come qualcuno ha detto (non tu) uno strumento dal peso dell'hardware mi sembra davvero qualcosa di folle.

Come dire che in una panda c'è più hardware che su una kawasaki z1000 e quindi è giusto che costi di più.




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Platipo 21-09-10 01.06
beh, il mio cagata pazzesca di fantozziana memoria si scontra con amanti offesi di synth analogici e cinematografia cecoslovacca... scusatemi, come ho gia detto era volutamente un'iperbole.
Il P08 suona divinamente bene, solo come gia detto, a un analogico con un nome così importante ed evocativo certe cose non si possono a mio avviso perdonare, quando tra l'altro (e come pare quindi abbiano fatto nella PE edition) non è assolutamente una limitazione necessaria, la mia critica sull'interfaccia era relativa solo al prophet, non all'A6, macchina che comunque conosco poco, ma per quel poco che ci ho avuto a che fare mi è parsa avere un'interfaccia parecchio intuitiva per il synth che è. Lo scaling dei potenziometri invece me lo ricordo distintamente, se mi dite che non è così ci credo, chissà con che synth sto facendo confusione... quanto al discorso dei prezzi beh... per ribadire un ovvietà, il mercato va con i musicisti, vi ricordo che quando è stata prodotta la TB-303 era uno strumento economico e del quale nessuno aveva capito l'utilità, oggi è quello che è, e ha nell'usato dei prezzi impensabili rispetto al suo target originario. Oggi tutti vogliono una rossa scandinava nel loro setup, perchè l'hanno vista splendere su quello o quell'altro palco (e non me ne tiro fuori, anni fa mi comprai un nord lead 2 dopo averlo visto sotto le mani di Hiromi) e le rosse scandinave per contro, diventano capricciose, se la tirano di più, e i loro difetti strutturali e caratteriali anzichè correggersi si radicalizzano, da essere manifestamente bug vengono reclamizzati come features :D. Per il Virus stesso discorso, è strausato in certi generi e come tale ha il suo mercato, anche a quel prezzo. Io ci ho messo le mani sopra una volta e non mi ha per niente entusiasmato, mi è sembrato un ragionevole VA con un interfaccia macchinosa e un prezzo irragionevole, i suoi fan ci troveranno un fascino che io non vedo.
Comprendo i difetti di interfaccia in certe macchine quando hanno un loro perchè: mi sono recentemente comprato uno Z1, ha un'interfaccia terrificante, e in aggiunta a questo il manuale è oscuro e incomprensibile, basti dire che il NL2, macchina che potrebbe a meno di un paio di funzioni "nascoste" fare ampiamente a meno delle istruzioni ha un manuale che è quasi 2 volte più spesso... mentre lo Z1, le cui caratteristiche non mi metto a elencare ha un manualino dello spessore di una copia del Leggo... comunque manuale a parte, una macchina come lo Z1 non penso ci sia modo di renderla tanto più intuitiva senza renderla enormemente più costosa, un sottrattivo con 2 oscillatori, un filtro, 4 LFO e 3 ADSR DEVE assolutamente essere del tutto immediato, non vedo alcuna ragione per cui possa non esserlo... ok, il prophet ha anche step sequencer e arpeggiatore, ma facendo di questi ultimi componenti un discorso a parte qual'è il motivo di nascondere dei parametri?
Edited 20 Set. 2010 23:09

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