Un giro in casa clavia

anumj 25-01-10 23.13
Già, forse in svezia c'è ancora chi si puo' permettere di lavorare per passione, come si faceva una volta qui in Italia... di essere felice di aver passato la giornata in fabbrica ad assemblare qualcosa in cui crede.
Qui non è più cosi.

Ora la Nord si trova di fronte ad una sfida secondo me. Quello che doveva dire l'ha detto, se vuole puntare in alto deve investire e produrre qualcosa di ancora più appetibile.
I rumours dicono di un progetto con filtri analogici (nulla di nuovo in se pensando al già stupendo Q+ della waldorf), maggiore polifonia e multitimbricità, ma con l'interfaccia classica dei NL e la possibilità di sample playback del NW.

Forse il NW2? Forse finalmente un synth clavia con 5 ottave? Forse addirittura niente più oscillatori a modelli fisici... forse veri e propri DCO o VCO che coesistono con PCM. Vedremo, per ora sono solo voci senza fondamento.
ziokiller 25-01-10 23.15
Comunque il Nord Lead è uscito nel 1995, e l'azienda si chiama tutt'oggi Clavia DMI AB (dove DMI sta per Digital Musical Instruments). C'è scritto nel manuale e anche sugli imballaggi.

Musicantante 25-01-10 23.21
@ anumj
La Nord è la più giovane tra le aziende produttrici di sintetizzatori, sono circa 20 anni che è sulla cresta. Partita in sordina con un batteria elettronica, poi il nord lead a sole 5 voci in un mondo (primi '90) dove la parola d'ordine era 128, 256...

Non gli si dava 1 lira, nessuno avrebbe immaginato che la ex-Clavia avrebbe fatto letteralmente scuola anche a Korg, Yamaha e Roland, che sempre più allineano i loro prodotti al trend costruttivo degli svedesi (vedi sv1).

Hanno avuto culo? Ci hanno saputo fare? Non lo so.

So pero' che noi abbiamo avuto alcuni tra i primi veri pionieri della musica elettronica.

Gizzi (alias J.P. Posit per me uno dei più grandi compositori italiani contemporanei) e Musumarra forse per alcuni (e spero pochi) giovani distratti saranno due comici da zelig, ma ama visceralmente la grande musica elettronica sa che si tratta di due geni che nel dicembre del 77 con un synth prototipo l'MCS70 registrarono a Roma uno dei capolavori, universalmente riconosciuti a livello internazionale "Automat". Album che usci in contemporanea con quello di un tipo ancora sconosciuto... un giovane francese tale Jarre.

Il synth era nato dalle mani di un uomo dal multiforme ingegno, un vero e proprio "ulisse" della sintesi sonora, Mario Maggi, il mago di oz dietro la elka, colui che creo' un mostro da 29 kg. che tantò amo quel giovane francese, sopracitato, da farne il suo featuring-sound per tutta la vita.

Noi facevamo synth. Noi facevamo grandi strumenti elettronici. Non facevamo solo grandi synth come il Synthex, ma anche sintetizzatori per tutte le tasche di buona fattura.

Farfisa in questo nel suo piccolo era molto competitiva, vendeva il syntorchestra o il performer che avevano un suono analogico semplice ma caldo e generoso come un buon barolo o sincero e piacevole come un corvo di salaparuta.

Oggi ci sono ancora tanti progetti chiusi nel cassetto che non trovano sbocco per la politica ottusa, le assurde leggi, i continui tagli all'arte e alla creatività che provocano ignoranza e povertà in ogni centimetro del nostro paese. C'è paura, c'è incertezza, chi ha le capacità si trova spesso a fare altro con le pezze al culo e i sogni archiviati in cantina. Chi faceva buone tastiere in italia oggi fa citofoni.

Della elka che rimane, dopo l'ultimo synthex fatto su richiesta da Stevie Wonder nel 1988? Questo rimane: clicca

Una volta noi facevamo sintetizzatori ... clicca

Altro che clavia per dio!
Peraltro ho sentito dire da una fonte "seria" che la Gem aveva in uscita un modello di tastiera (credo si chiamasse K2), da far impallidire i grandi produttori!!!
E' un vero peccato che questo progetto non abbia visto la luce!!!emo
kyma1999 25-01-10 23.21
secondo me la nord si sta orientando molto su strumenti "performance oriented" piu che su synth, anche perchè alla fine la serie nord lead e oggi ancora di piu nord wave era concepita per la vita on the road....non che non si possano usare in studio però sicuramente i maggiori guadagni li sta facendo con prodotti come nord electro, nord stage e cose simili, piu che per i synth che cmq sono sempre mlto appetibili.

Un nord lead nuovo insomma con tecnologia ibrida, magari oscillatori analogici e digitali insieme (compreso forse sample playback appunto e magari le tecnologie fm e wavetable) e filtro analogico....l'idea sarebbe interessante, concetto simile alla serie "evolver" di dave smith ad esempio.

l'interfaccia utente della nord lead 3 è stata una grande cosa, peccato che sia stata parzialmente gia abbandonata.

vedo invece male (e nn chiedetemi perchè, è solo una sensazione) la serie nord modular...credo che la serie G nn abbia avuto un grande succcesso.

anumj 25-01-10 23.22
Kyma1999 ha scritto:
beh ad esempio Generalmusic era molto apprezzata in inghilterra, per il progetto S2/S3 soprattutto....e anche Crumar con il synth BIT 99, usato ad esempio da 808 state e Orbital, due grandi realtà della musica elettronica inglese anni 90...


Si, sicuramente la serie S2/S3 fu molto apprezzata in tutto il mondo, grandi endorser come Emerson, T Lavitz e altri. Ma era inserita in un panorama già troppo inflazionato. Sa S2 usci quasi in concomitanza della SY99, lo ricordo bene perchè acquistai la seconda, pur essendo molto indeciso, dopo una prova approfondita della GEM che aveva un suono che sembrava prodotto da filtri analogici, con ottimi campioni synth provenienti da grandi polifonici come oberheim, yamaha e roland dei tempi d'oro. Tecnicamente era superiore la S2 alla Sy99 un'area ram di 1 mb espandibile a 2 se non ricordo male, con possibilità di lettura campioni AKAI che all'epoca erano diffusissimi. Mentre la SY aveva 512 flash davvero balordi da gestire. 32 note di polifonia contro le 16pcm + 16fm della sy.

S2 aveva un potenziale midi che vi copio incollo:

MIDI
32 Canali MIDI
2 MIDI In
2 MIDI Out
2 MIDI Thru

Una bella workstation con tanti sliders, una bella action, un'ottima costruzione generale.

s2

kyma1999 25-01-10 23.30
si la S2 contava inoltre su un interessante rapporto qualità prezzo e una struttura solida e ben fatta (in effetti gia dal peso lo capivi), aveva oltre a SY 99 un pericolosissimo concorrente nella sua categoria, la Kurzweil K2000 che consentiva oltretutto di campionare con l'apposita scheda e di gestire fino a 64 mega di sample ram (tantissimo, il doppio dell'akai S3000 e 4 volte la serie S1000), possibilità di hard disc interno, e poi....la vast!
i costi cmq non erano assolutamente paragonabili.

La S2 comunque produceva suoni molto analogici in effetti, mi ricordo ad esempio presets come Moog Bass, Arp 2600 etc....poi tra l'altro con la espansione Turbo aveva guadagnato molti miglioramenti come ad esempio la possibilità di leggere appunto dischetti dell'akai s1000/1100 (formattati in hd), avalon, sample vision, wave e aiff....questo grazie a uno dei primi convertitori, il sample software translator v2.0!
Pensa che nel 1993 stavo per prenderla, ma poi alla fine scelsi la roland jd 800, e poco dopo....ci affiancai la K2000!
Era anche uno dei pochi synth con doppie porte midi, e 32 canali in uscita indipendenti!

se la si guarda dalla foto assomiglia moltissimo a kurzweil Pc3 ma con quasi 20 anni di anticipo! secondo me la serie K2500 ha copiato quasi sicuramente dal progetto S2 su certi aspetti....

Edited 25 Gen. 2010 22:34
drmacchius 25-01-10 23.48
@ cullum
Ho tremato alla frase: tutte le tastiere nord montano lo stesso alimentatore. Questo vuol dire che potenzialmente tutti potremo avere il problema che ha avuto tempo fa efis007.

Per il resto, tremendo: è veramente una fabbrichetta da 4 soldi emo
Sul lato produzione a occhio non mi sembrano tanto avanti come lo sono sui loro prodotti.

sarei curioso di sapere il fatturato. Con appena 20 dipendenti se fanno più di 100 milioni c'è da togliersi il cappello. ma non credo.

thanks.
...in tutto il nord europa (germania, paesi fiamminghi,schandinavi e finlandia) è pieno di aziende di questo tipo con fatturati del genere. Siamo noi che consideriamo la "fabbrichetta" come il modo pe far mantenere il porsche cayenne al figlio drogato del calzolaio che dopo anni di evasione e riuscito a prendere 15 schiavi extracomunitari e 5 dipendenti sottopagati italiani per produrre a nero 300-400.000 euro...........

....nel resto del mondo occidentale "industria" significa brevetti e alto reddito a parità di manodopera per il valore tecnologico o manifatturiero del prodotto......

.....il concetto di "fare tante scarpe a basso prezzo" è un economia di tipo cinese e non c'è da lamentarsi se ormai ci hanno tagliato totalmente fuori.......

fine OT
anumj 26-01-10 01.23
@ kyma1999
si la S2 contava inoltre su un interessante rapporto qualità prezzo e una struttura solida e ben fatta (in effetti gia dal peso lo capivi), aveva oltre a SY 99 un pericolosissimo concorrente nella sua categoria, la Kurzweil K2000 che consentiva oltretutto di campionare con l'apposita scheda e di gestire fino a 64 mega di sample ram (tantissimo, il doppio dell'akai S3000 e 4 volte la serie S1000), possibilità di hard disc interno, e poi....la vast!
i costi cmq non erano assolutamente paragonabili.

La S2 comunque produceva suoni molto analogici in effetti, mi ricordo ad esempio presets come Moog Bass, Arp 2600 etc....poi tra l'altro con la espansione Turbo aveva guadagnato molti miglioramenti come ad esempio la possibilità di leggere appunto dischetti dell'akai s1000/1100 (formattati in hd), avalon, sample vision, wave e aiff....questo grazie a uno dei primi convertitori, il sample software translator v2.0!
Pensa che nel 1993 stavo per prenderla, ma poi alla fine scelsi la roland jd 800, e poco dopo....ci affiancai la K2000!
Era anche uno dei pochi synth con doppie porte midi, e 32 canali in uscita indipendenti!

se la si guarda dalla foto assomiglia moltissimo a kurzweil Pc3 ma con quasi 20 anni di anticipo! secondo me la serie K2500 ha copiato quasi sicuramente dal progetto S2 su certi aspetti....

Edited 25 Gen. 2010 22:34
cmq avevi fatto una grande scelta con jd +k2k

gli slider a sinistra erano già in voga in quegli anni, la serie jv roland ne aveva, poi arrivarono le grosse k2500 e 2600.

è vero, avalon! che tempi... il mio programmino preferito per atari. emo
anumj 26-01-10 01.51
@ ziokiller
Comunque il Nord Lead è uscito nel 1995, e l'azienda si chiama tutt'oggi Clavia DMI AB (dove DMI sta per Digital Musical Instruments). C'è scritto nel manuale e anche sugli imballaggi.

In effetti la scritta CLAVIA c'è rimasta solo sugli imballaggi e sui manuali.

Il marchio produttivo infatti adesso è NORD, non più CLAVIA, ed è stato tolto dagli chassis degli strumenti, dall'homepage (prima nel banner era clavia appunto) e persino dagli stand al namm.

Resta pero' il copyrigth e la proprietà del marchio NORD alla clavia dmi.

"Trademarks: The Nord logo is trademark of Clavia DMI AB. All other trademarks mentioned
in this publication are the properties of their respective holders."
stesgarbi 26-01-10 02.03
drmacchius ha scritto:
...in tutto il nord europa (germania, paesi fiamminghi,schandinavi e finlandia) è pieno di aziende di questo tipo con fatturati del genere. Siamo noi che consideriamo la "fabbrichetta" come il modo pe far mantenere il porsche cayenne al figlio drogato del calzolaio che dopo anni di evasione e riuscito a prendere 15 schiavi extracomunitari e 5 dipendenti sottopagati italiani per produrre a nero 300-400.000 euro...........

Le idee le abbiamo . . . ma alla fine in Italia conta di più il conto "estero".
E' una frase ironica, ma detta piuttosto seriamente.
Ribadisco: nel nostro paese non mancano talenti in grado di produrre prodotti di eccellenza, non solo nel campo musicale.
Il problema è che l' "imprenditorialità" italiana ormai è votata al "profitto a prescindere".
Le piccole aziende serie, quelle che producono strumenti di qualità, si debbono confrontare con un "non-sistema" paese, francamente desolante.
Ciò vale anche nel campo degli strumenti musicali.
Si badi bene: non è una questione di "tasse" . . . le tasse le hanno (e pure alte) anche gli Svedesi, i Britannici e gli americani.
La differenza sta, puttosto, nella mentalità complessiva di una società - come la nostra in Italia - dove sostanzialmente chi fa ottimi prodotti senza potersi permettere il Porshe Cayenne viene considerato come una specie di "donkishotte" . . . encomiabile idealista, ma privo del "senso degli affari" . . . in sostanza un "eroico non-imprenditore".
Da noi, l'imprenditore con idee valide non è supportato dal sistema, con la conseguenza che molti soccombono, lasciando idee e progetti nel cassetto . . . oppure decidono di "saltare il fosso", abbandonando la qualità per il "ferrarino".

Onore a quei pochi che hanno creduto - ed ancora credono - nel creare strumenti musicali eccellenti, con il loro talento, la loro inventiva, la loro passione . . . .

Stefano

Stefano
Edited 26 Gen. 2010 1:06
kyma1999 26-01-10 02.05
anumj ha scritto:
è vero, avalon! che tempi... il mio programmino preferito per atari. emo


si avalon insieme al sound designer era una delle poche soluzioni professionali "umane", perchè all'epoca non era come oggi che siamo sommersi da daw ed editors audio di ogni tipo e costo.
la differenza di prezzo tra sistemi ultrapro come l'audioframe o il sadie contro quelli casalinghi era abbastanza marcata, però c'erano soluzioni nel mondo atari accessibili non solo agli studi di registrazione (gli stessi notator sl e creator, oltre che a midi tracks st, cubase etc...)

Io invece non potevo usarli perchè all'epoca utilizzavo l'amiga 500 come computer musicale, e poco dopo ero passato al modello 1200 che con 4 mega di serie e hard disc interno era veramente rivoluzionario! io volevo anche giocare, e siccome con bars & pipes su amiga mi trovavo benissimo pensai "perchè comprare un atari st? tanto funziona anche l'amiga" emo
alla fine poi sono passato direttamente a windows....anni dopo! e macintosh ovviamente.....che negli anni 90 costava parecchio (soprattutto se per caso ti veniva in mente di voler fare fare hard disc recording.....)

la mia parentesi personale con atari è durata pochi mesi con un 4mega STE usato, che poi ho rivenduto....avevo una licenza originale di notator sl 3.15! però alla fine ho deciso di passare al piu nuovo mondo pc/windows, per via della possibilità di fare facilmente hard disc recording....anche se atari alla fine l'ho sempre usato da amici e conoscenti che lo avevano in studio.

Edited 26 Gen. 2010 1:58
skyscape 26-01-10 02.54
le idee e i progetti, più che gli imprenditori, li hanno i progettisti, i musicisti e gli ingegneri che lavorano per gli imprenditori.
Il problema sono gli imprenditori. Italiani.
kyma1999 26-01-10 03.33
anumj ha scritto:
Non gli si dava 1 lira, nessuno avrebbe immaginato che la ex-Clavia avrebbe fatto letteralmente scuola anche a Korg, Yamaha e Roland, che sempre più allineano i loro prodotti al trend costruttivo degli svedesi (vedi sv1).

Hanno avuto culo? Ci hanno saputo fare? Non lo so.


rileggendo vorrei aggiungere un episodio, che credo ci faccia comprendere di piu la realtà.....la nord lead uscì nel 1995, ma non fu un caso: la ricomparsa degli strumenti con controllo "analogico" (tante manopoline su cui intervenire) stava seguendo un trend ben preciso....la musica elettronica da club, dance, house, trance, acid, ma anche nuove contaminazioni come drum & bass etc....stvano facendo tendenza e gli artisti che sfornavano queste musiche molto innovative, quando si andava a vedere la strumentazione usata in studio, si scopriva che non usavano affatto lo stato dell'arte dell'ultima tecnologia, ma bensi...strumenti analogici del passato totalmente dimenticati! e uno o piu campionatori per "assemblare il tutto"....questa era la ricetta del successo del 99% degli artisti.

Ecco che quindi i produttori cominciarono a sfornare prodotti interessanti e soprattutto "mirati" alla produzione di musica elettronica....novation propone la bass-station (primo segnale di un trend che stava nascendo), poi arriva waldorf che addirittura con il pulse propone un "clone moog" come lo definiva a basso prezzo....insomma, stavano cambiando le cose.

Quello che però mi turba è proprio il comportamento di roland! questa casa aveva prodotto negli anni prima macchine che hanno fatto scuola nella dance....come tb303 ad esempio!
Non solo non l'hanno mai riproposta, ma se la sono fatta copiare per 15 e passa anni da chiunque! ne parlavo giusto l'altra sera con morpheus al telefono....cioè sarebbe bastato in quel caso, riesumarla e aggiungergli un paio di features come il midi in (per poterla pilotare facilmente), e il gioco era fatto!!! la vendevano usata negli anni 90 a un milione almeno....l'hanno clonata in tutte le salse, sia hard che software (la stessa bassstation di novation era nata per clonare proprio il concetto di bass synth), roland è rimasta a guardare! e non dimentichiamoci che nel 1982 fu un flop clamoroso...uscita di produzione dopo 18 mesi e svenduta a 100 mila lire, 5-6 anni dopo il valore è aumentato 10 volte!
Incredibile....se l'avessero riproposta, diciamo a un prezzo intorno alle 600 mila lire o poco piu, avrebbero SBANCATO,xkè era diventata un cult, e in ogni disco elettronico dance dal 1987 al 1998 praticamente la si sentiva.

Senza contare poi la SH101....altro grande strumento quotatissimo.

quindi io credo che in questi casi, per rispondere alla domanda "hanno avuto culo, ci hanno saputo fare etc..."
secondo me hanno avuto l'idea giusta nel momento giusto....e non solo, le CONDIZIONI giuste, le concorrenti maggiori infatti, roland e korg erano alla finestra a guardare...si son fatte clamorosamente da parte!

korg almeno con il prophecy ci ha provato, anche se era un concetto leggermente diverso da nord lead....ma roland proprio (a mio parere) si è presa un grande abbaglio, e non è la prima volta che succede, semplicemente inspiegabile come sia potuto succedere.

Roland ha "inventato" la techno/trance/house.....TR 606/707/808/909, Jupiter 6/8, SH101, TB 303, Juno60/106....nonostante tutto si è completamente fatta scavalcare non solo da clavia tra l'altro, vogliamo parlare di access, waldorf, novation?

pazzesco..
Edited 26 Gen. 2010 2:37
JM 26-01-10 09.39
(Piccola parentesi a latere...)

Kyma1999 ha scritto:
il synth analogico ms6 (un matrix 1000 in pratica senza matrix mod ma multitimbrico e con editing da pannello)


E' considerato il fratello "acido" del Matrix 1000, peraltro capace di un sync fra oscillatori molto interessante. E' relativamente raro, ma concettualmente è consigliabile quanto il Matrix, se si cerca qualcosa d'annata spendendo poco o niente emo

Ciao!
Jacopo

(... chiusa parentesi)
Edited 26 Gen. 2010 8:48
Fabright 26-01-10 12.07
@ skyscape
le idee e i progetti, più che gli imprenditori, li hanno i progettisti, i musicisti e gli ingegneri che lavorano per gli imprenditori.
Il problema sono gli imprenditori. Italiani.
Straquoto
Fabright 26-01-10 12.11
anumj ha scritto:
Una volta noi facevamo sintetizzatori ... clicca

Molto bello.
Un Thanks.emo
salvafunk 26-01-10 12.22
@ anumj
La Nord è la più giovane tra le aziende produttrici di sintetizzatori, sono circa 20 anni che è sulla cresta. Partita in sordina con un batteria elettronica, poi il nord lead a sole 5 voci in un mondo (primi '90) dove la parola d'ordine era 128, 256...

Non gli si dava 1 lira, nessuno avrebbe immaginato che la ex-Clavia avrebbe fatto letteralmente scuola anche a Korg, Yamaha e Roland, che sempre più allineano i loro prodotti al trend costruttivo degli svedesi (vedi sv1).

Hanno avuto culo? Ci hanno saputo fare? Non lo so.

So pero' che noi abbiamo avuto alcuni tra i primi veri pionieri della musica elettronica.

Gizzi (alias J.P. Posit per me uno dei più grandi compositori italiani contemporanei) e Musumarra forse per alcuni (e spero pochi) giovani distratti saranno due comici da zelig, ma ama visceralmente la grande musica elettronica sa che si tratta di due geni che nel dicembre del 77 con un synth prototipo l'MCS70 registrarono a Roma uno dei capolavori, universalmente riconosciuti a livello internazionale "Automat". Album che usci in contemporanea con quello di un tipo ancora sconosciuto... un giovane francese tale Jarre.

Il synth era nato dalle mani di un uomo dal multiforme ingegno, un vero e proprio "ulisse" della sintesi sonora, Mario Maggi, il mago di oz dietro la elka, colui che creo' un mostro da 29 kg. che tantò amo quel giovane francese, sopracitato, da farne il suo featuring-sound per tutta la vita.

Noi facevamo synth. Noi facevamo grandi strumenti elettronici. Non facevamo solo grandi synth come il Synthex, ma anche sintetizzatori per tutte le tasche di buona fattura.

Farfisa in questo nel suo piccolo era molto competitiva, vendeva il syntorchestra o il performer che avevano un suono analogico semplice ma caldo e generoso come un buon barolo o sincero e piacevole come un corvo di salaparuta.

Oggi ci sono ancora tanti progetti chiusi nel cassetto che non trovano sbocco per la politica ottusa, le assurde leggi, i continui tagli all'arte e alla creatività che provocano ignoranza e povertà in ogni centimetro del nostro paese. C'è paura, c'è incertezza, chi ha le capacità si trova spesso a fare altro con le pezze al culo e i sogni archiviati in cantina. Chi faceva buone tastiere in italia oggi fa citofoni.

Della elka che rimane, dopo l'ultimo synthex fatto su richiesta da Stevie Wonder nel 1988? Questo rimane: clicca

Una volta noi facevamo sintetizzatori ... clicca

Altro che clavia per dio!
grande esamina della questione.

tra l'altro da sempre la "manifattura" sull'elettronica di un certo livello l'abbiamo sempre avuta.
Pero' abbiamo davvero poca lungimiranza.

Comunque onore agli svedesi, arrivati davvero nel momento giusto col prodotto giusto. In quel periodo ( circa 1995) tutti davvero abbiamo toccato il "rinascimento" della sintesi e della tecnologia, con VL-1, wavedrum, Nordlead.....

Quest'ultimo ha davvero dato forma a cio' che ( all'epoca) davvero si chiedeva a grandissima voce, il ritorno del feeling analogico, sia come suono, sia come gestione. Pur riconoscendo che non è certo la panacea di tutti i mali, loro ( e poi tutti gli altri) ci sono andati vicini....
kyma1999 26-01-10 13.14
JM ha scritto:
E' considerato il fratello "acido" del Matrix 1000, peraltro capace di un sync fra oscillatori molto interessante. E' relativamente raro, ma concettualmente è consigliabile quanto il Matrix, se si cerca qualcosa d'annata spendendo poco o niente emo


ehhhh lo so bene, io non l'ho mai comprato personalmente per casa mia, però l'ho usato tantissime volte da persone che lo avevano comprato (almeno tre o quattro che lo usano/usavano li conosco)
ricordo anche come le prime unità fossero anche non esenti da difetti come il ronzio causato da un errata schermatura se nn sbaglio dello chassis, problema cmq rimediabile, oltre che dal fusibile che spesso tendeva a saltare facilmente.
Tra l'altro esiste un upgrade software non ufficiale, scritto da un utilizzatore che ha disassemblato il codide del sistema operativo, riuscendo ad aggiungere nuove funzioni, miglioramenti, e addirittura nuove forme d'onda dal chip curtis che monta lo strumento.

ricordo che a fianco della korg m1r o m3r, e a un campionatore akai s1100 il cheetah ms6 era uno degli strumenti in voga nella musica "underground", un termine commerciale per indicare un certo tipo di musica dance alternativa dei primi anni 90, una sorta di house piu leggera e spesso ipnotica/strumentale....
il cheetah lo si sentiva spesso in questo tipo di produzioni.....

u got to let the music
ecco ms6 in azione sul synth lead! (da quello che mi hanno detto voci attendibilissime......)
Edited 26 Gen. 2010 12:17
mimmosviso 26-01-10 14.20
@ ziokiller
Video interessanti girati nella fabbrica Clavia:

The Studio emo

Assembly line

Stress test & Office

ottimo!! TNK meritatissimo!
buona giornata ciao!
MIMMOSVISO
ziokiller 26-01-10 16.49
Avete fatto un casino di OT...

Semmai concentriamoci su una cosa: avete visto il video THE STUDIO? In quella stanzetta c'erano strumenti vintage veri, un paio di Hammond, due o tre Leslie, vari Rhodes, Wurlitzer, Clavinet, sintetizzatori d'ogni tipo... e avete visto quando si avvicinano alle stanze dei programmatori? La guida parla in silenzio e non fa entrare gli ospiti nelle stanze, mostrando un grande rispetto per coloro che fanno il lavoro più delicato dell'azienda. Indica Magnus, Hans e Bjorn (Leander, che ho conosciuto di persona!), ma non li chiama.

Ora io vorrei sapere invece come funziona in casa Korg e Roland... emo che se ne escono nel 2010 con strumenti come SV-1 e VR-700... ma li avete sentiti i suoni?... Ma se Clavia come esempio per i suoni originali usa gli strumenti VERI, cosa usano i giapponesi?... emo

Stavo giustappunto guardando un po' di video su YouTube riguardanti il "nuovo" (per così dire) VR-700... ma avete sentito?... No comment! emo