@ kyma1999
Io non sono d'accordo assolutamente al fatto che la registrazione analogica suoni meglio di quella digitale, è semplicemente diversa....il digitale ha un immagine molto piu nitida e mediamente consente di ottenere una qualità a un certo livello, viceversa dell'analogico che puo produrre risultati notevolissimi solo a patto che si verifichino determinate condizioni.
Con l'analogico è molto piu semplice fare danni in due secondi che cn il digitale.
Sfondi una porta aperta. E' ovvio che il digitale è molto meglio dell'analogico: niente rumore di fondo, copia perfetta, editing non distruttivo, trasferibilità, archiviazione, convenienza dei supporti, insomma c'è una sfilza di vantaggi indiscutibili.
Per me oggi registrare in analogico è un po' come usare un synth analogico, o i pedalini analogici per la chitarra elettrica: lo fai perché vuoi ancora quel suono lì, vuoi quelle sensazioni, perché vuoi ancora essere disposto ad accettare l'imprevedibilità. Insomma, perché uno dovrebbe usare un synth analogico come un Minimoog quando può averne uno che fa le stesse cose ma senza scordarsi, senza fare fruscio, senza sorprese di nessun tipo e in più aggiunge memorie, controllo midi, e tanti altri vantaggi? Stessa cosa per il nastro analogico: se lo uso è perché voglio ancora poter dire "sentiamo com'è venuto" e scoprire cosa è successo sul nastro durante la mia registrazione.
Un po' come usare la macchina fotografica ottica, dove non puoi rivedere la foto subito dopo averla scattata, non la puoi cancellare se non ti piace com'è venuta, non puoi nemmeno vedere come verrà nel display prima ancora di scattarla, e sai che il risultato potrebbe anche essere diverso dalla tua aspettativa, ma sai che un piccolo difetto potrebbe anche piacerti tanto da cercare di replicarlo.
Secondo me, volendo esprimere un'allegoria di carattere filosofico, l'analogico è un po' più vicino alla condizione umana in genere, dove possiamo avere un certo controllo sulle cose che ci circondano e che condizionano le nostre vite, ma non possiamo avere certezze assolute sul futuro e sulle conseguenze delle nostre azioni.
Ok, ma non prendetemi troppo sul serio ora...