@ wildcat80
Vi do questa ricetta, di uno stracotto.
Come partenza occorre un taglio poco nobile come la scaramella, che non so come si chiami nel resto d'Italia: è un taglio di pancia, da bollito, disossato dalle coste, il classico taglio dell'asado.
Questo perché deve essere ricco di collagene.
Per un pezzo da 8 etti ho usato:
- un paio di cipolle di Tropea
- un porto medio
- un paio di carote a pezzettoni
- una generosa manciata di porcini secchi
- 3 cucchiai di olive taggiasche denocciolate (oppure leccino, se non le trovate, sono molto simili)
- 4 chiodi di garofano
- un paio di rametti di mirto
- pepe nero
- una presa di sale grosso
- un cucchiaino di estratto di carne tipo Liebig
- un paio di cucchiai di olio extravergine per il soffritto, e 1 o 2 per preparare la carne
- 2 bicchieri di vino rosso di buon corpo
Mentre si fanno rinvenire i funghi in acqua tiepida, si deve spellare accuratamente la carne da eventuali residui di pellicine varie, e si deve massaggiare la carne con olio, pepe macinato al momento e la presa di sale grosso.
Si lascia riposare fuori frigo e nel mentre si prepara il soffritto tagliando grossolanamente cipolle, porro e carote in una pentola di coccio.
Quando la cipolla inizia ad appassire, si aggiunge la carne e la si fa rosolare su ogni lato, si bagna col vino, si aggiunge il cucchiaino di estratto di carne, si aggiungono il mirto e i funghi scolati, si abbassa la fiamma al minimo, si copre e si lascia cuocere.
Dopo un'ora controllare la cottura, se necessario aggiungere acqua tiepida.
Dopo mezz'ora aggiungere le olive: se si usano le taggiasche, la cottura prolungata può far prendere un sapore leggermente amarognolo, con le leccino è meno facile che succeda, nel dubbio meglio aspettare a prescindere, anche perché il mirto, se forte, può contribuire al retrogusto amarognolo.
A questo punto, lasciar cuocere qualche minuto e assaggiare la salatura: questo perché le olive che ho consigliato a volte si trovano in salamoia, e a volte in olio, e cambia molto.
Lasciar cuocere fino a due ore totali, spegnere e lasciar riposare fino al momento di servire.
Con il fondo, molto ricco, si può condire la pasta con estrema soddisfazione.
Consiglio una pasta piuttosto ruvida, che prenda bene i succhi del fondo, personalmente una pasta fresca magari di farro integrale è il top.
Sei un grande doc!
Intanto io mi sono cimentato in un pesto fresco. Ho frullato con olio, aglio e pinoli una buona manciata di basilico raccolto al momento dal mio terrazzo, poi ho condito la pasta lessata, pasta corta per la cronaca, e ho grattugiato abbondante pecorino fresco 12 mesi una volta impiattato. Mi ha molto soddisfatto.
Per inciso i pinoli mi erano rimasti dalla ricetta con gli scampetti, adoro la cucina di riciclo...