@ wildcat80
filigroove ha scritto:
Però è singolare che a Massa e Carrara, quindi proprio sul confine, il termine usato sia “pettéra” o “pétera”, il cui etimo mi è ignoto.
In alternativa a petera, nel carrarino, si usa il termine mozza.
Avevo un compagno di università di quelle parti che in qualsiasi frase, quando non usava bestemmie come punteggiatura, chiosava sempre con un "perché a me piace la mozza, la petera hai capito?"
Il più bel OT di tutti i tempi.
“Mozza” è chiaro da cosa viene (direi una variante del meridionale “fessa”), conosco il termine e credo sia più tipico di Massa e conosciuto, se non usato anche in alta Versilia (se ci fosse mia moglie qui glielo chiederei visto che è fortemarmina).
Insomma il tuo amico all’università te lo esprimeva in più lingue (probabilmente le uniche che conosceva) per renderti ben chiaro che cosa apprezzasse della vita.
Tornando allo Stage 4, avendo ascoltato le demo di Bonners (?), mi pare chiaro quanta ciccia in in più ci sia sul fronte synth, soprattutto l’arpeggio polifonico sembra molto potente. Anche la gestione degli effetti è notevolmente migliore.
La mia considerazione è che come macchiana all-in-one, i passi in avanti ci sono, ma ha perso veramente troppo sul lato MIDI. Cioè il fatto di non riuscire a fare ciò che sto facendo ora con la 2ex (e potrei anche con la 3) mi pare paradossale.
Ma sono sicuro che riguardi una minoranza di utenti, infatti la maggior parte saranno gli appassionati che fanno magari qualche seratina al pub, i quali non avranno bisogno di collegare niente in MIDI, e, dall’altra, ci saranno i super professionisti che controlleranno tutto tramite PC o altro hardware dedicato. Personalmente mi trovo in quella terra di mezzo in cui alterno serate “minori” ad altre più importanti, non ho roadies e ho trovato nel sistema MIDI dei vecchi Nord Stage una gestione efficace e anche facile da usare in tutti i contesti. Va bene così alla fine, almeno non ho da farmi venire la GAS!😁