@ wildcat80
Il bello di un mondo globalizzato sarebbe appunto il coesistere di culture e tradizioni, che si riflettono anche, e aggiungo inevitabilmente, in cucina.
La tavola è il primo punto di incontro fra culture diverse.
Ognuno porta il suo.
La cucina internazionale moderna deve avere solide basi tradizionali, ma non tradizionali italiane, deve prendere il meglio di ogni cultura come partenza e da lì evolvere.
Essere contro la tradizione in cucina è una cosa che mi lascia sempre un po' così, non ne vedo motivo: perché seguire la tradizione nella preparazione di un piatto, vuol dire anche assaporarne il sapore originario.
Se non segui la ricetta, probabilmente non saprai mai cosa è veramente quel piatto.
E molto spesso la tradizione è fatta di sapienti combinazioni di gusti semplici ed economici, che assemblati diventano qualcosa di unico.
Vorrei un giorno farvi assaggiare una nostra preparazione tipica delle grandi feste: il cappon magro, sontuosa insalata fredda di pesce e verdure.
Prima vi faccio assaggiare la ricetta che non segue la tradizione, ossia la preparazione da rosticceria (che comunque non è una preparazione industriale), poi potete scegliere se mangiare il mio o quello di Zeffirino, identici (tranne che nel prezzo).
Non dimenticare che la cucina è contemporaneamente cultura e fabbisogno fisico. Ci si deve scontrare con la quotidianità, si preparano piatti commisurati alle nostre possibilità economiche, al tempo che possiamo dedicare, ma soprattutto alle esigenze che il nostro fisico presenta di già che oggi soffriamo di sovralimentazione, si siamo diventati dei "turbo"
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Premesso che io non sparagno sul cibo e che sostanzialmente non ho alimenti che non posso e non voglio mangiare ad eccezione del fegato che non mi piace, se devo fare ad esempio una pasta alla gricia mi arrangio con ciò che ho a disposizione, magari non ho nemmeno gli spaghetti e metto una pasta corta, magari ho solo pancetta nel frigo e quindi niente guanciale.
Poi nei momenti di celebrazione dedico un po' di tempo alla cucina ed alla tradizione, ma si tratta fisiologicamente di pochi momenti nel corso dell'anno.