ragazzuoli, ho letto tutto il thread quasi di un fiato... E ne ho evinto (personalmente) qualche assioma, che - credo - metta tutti d'accordo.
1. i reface suonano bene, e sono parecchio immediati
2. le 3 ottave a minitasti sono troppo POCO per il musicista professionista abituato a keybed normali (soprattutto per CP e organo), così come invece sono TROPPO ingombranti nel momento in cui si vogliono utilizzare le macchine come expander.
3. Per contro, ancora non esistevano degli strumentini che fossero ad un tempo così piccoli ma così completi, che suonassero così bene e avessero on board amplificazione e una tastiera cmq dignitosa per poter appuntare idee musicali al volo, magari sull'aereo come in bagno, o in tutte quelle situazioni in cui il musicista creativo non vuole rinunciare a far vivere un'idea in tempo reale.
Detto questo, io cmq non ho potuto fare a meno di immaginare (e qui entriamo nell'utopia musicale) cosa avrebbe potuto fare Yamaha osando di più...
Immaginate 3 keybed: una 61 synth action; una 73/76 waterfall; una 88 pesata.
3 keybed con i controller base (pith, mod, faders, wheels), ma con il pannello fatto di "slot" (in stile Korg M3).
Ecco, ora immaginate i 4 reface, resi (appunto) a forma di slot, mantenendo i loro colori e le loro peculiarità, da inserire all'interno di questo pannello, per un massimo di 4 posti disponibili.
E ora immaginate uno sviluppo di queste macchine: ad esempio, un modulo piano, un modulo brass e orchestra, un modulo generalista GM, eccetera...
In pratica ognuno potrebbe crearsi la macchina maggiormente adatta alle sue esigenze, magari acquistando tutti i moduli e cambiandoli volta per volta all'occorrenza...
Scusate la divagazione utopica, ma secondo me una cosa del genere sarebbe favolosa.
Edited 19 Lug. 2015 19:12