Poi vedi quanto sei poco lungimirante Ale. Tu chiuso in cameretta con il CP40 o con il tuo computerino pieno di cavetti, l'ambaradan. Io ti illuminerò la mente con questo post. Leggimi con attenzione.
Un artista vero coglie la differenza nei dettagli.
Qui l'unico che l'ha colta è stato, incredibile ma vero, edmond.
Tutti a criticare il colore, e la chitarrina non va bene, e il display è piccolo, e l'alimentatore esterno e non si pole, e la minchia del pupo non va bene... etc etc...
Ma solo il buon Edmond, ancor prima di tutti voi e addirittura ancora prima di valutare gli altri aspetti tecnici (scrivo tecnici cosi smartkid è sereno!
) dello strumento, ha sottolineato uno dei motivi per cui l'avrebbe potuto scegliere.
L'alimentazione a batterie.
Edmond è mio fratello.
Il profano la vede come un'opzione da giocattolo, da bimbominkia, una cosa non professionale cioè.
Ma il vero artista, e edmond a questo punto lo è per deduzione (sempre che non sia andato a culo cioè), questa opzione la vede come FONDAMENTALE.
Il vero artista, non l'operaio dei tasti come ce ne sono a milioni oggigiorno, trova in questa particolarità del PX5s una fantastica opportunità. Parlo dell'artista che deve trovare stimoli compositivi, idee, materiale sempre nuovo e interessante.
Non voglio rompere i coglioni più di tanto con le chiacchere, vi dico solo di immaginare di suonare il piano in un bosco fuori città in un tiepido pomeriggio autunnale. O a cinquanta metri sul mare, in una scogliera in una notte d'agosto.
Il PX5s è lo strumento per l'Ispirazione Totale.