Nuova ammiraglia roland?
anche vorrei comprare il microwave ma al momento non posso, continuo con quello tradizionale da incasso
lorenzovox 10-04-13 23.38
Ciao a tutti. Non credo che questa sia assolutamente la nuova ammiraglia Roland, quanto un prodotto interessante, tra Nord Electro/Stage e Sk1.
A mio parere, anche se va provata, è molto interessante; sulla carta offre più delle competitor, a un prezzo inferiore. Immagino che il risparmio sia stato fatto sul materiale, la tastiera ad esempio, ma d'altro canto si ha uno strumento economico, leggerissimo e molto flessibile. In effetti apprezzo molto l'editabilità totale del clone hammond, la piccola sintesi disponibile per la sezione Synth, i 6 effetti assegnabili e controllabili in tempo reale, l'ampia gamma di suoni disponibili, modificabili e miscelabili.
Sono possessore di VK7 e VR 700. Ho acquistato il VK7 nel 2000, all'epoca non credo avesse rivali nella riproduzione dell'organo Hammond, e ancora è il mio strumento elettivo per le parti di organo con il mio gruppo Odessa. Forse perché l'orecchio è abituato, o forse perchè l'editabilità del clone è sterminata, sono sempre riuscito ad ottenere con questo strumento le sonorità che avevo in mente, e faccio fatica a rimpiazzarlo. Ci ho provato con il Nord Stage Classic compact, comperato usato a scatola chiusa; ero sicuro di ritrovarmi con un clone hammond migliore, e con una stimolante sezione synth e ottimi piani con cui ispirarmi. Il clavia è durato un mese, non riuscivo a farmi andare bene la simulazione B3, che trovavo troppo fina, disarmonica rispetto a ciò cui ero abituato, nonstante vari tentativi con le equalizzazioni e le amp sim. Inoltre il piano acustico di questo strumento, quello base, non suonava bene. Ho poi acquistato un vr700 d'occasione, e mi sono trovato abbastanza bene, anche se ci sono dei limiti a mio parere assurdi.
Tra le cose ce mi piacciono poco, intanto la sezione Synth, beh non è una sezione SYnth, è un rompler. I suoni non hammond possono solo essere suonati, e affatto modificati. Anche l'effetto è preassegnato per ciascun suono e se ne può solo variare l'intensità. Ricordo che il VK 7 nella sua malandata (ma sorprendentemente utile) sezione "orchestral" permette un piccolo editing dei PCM, con addirittura un LFO.
Altra cosa scomoda è la mancanza di un display, salvi un suono in memoria e non puoi dargli un nome, non puoi vedere graficamente la disposizione dei drawbars (altra cosa possibile nel vk7). Questa cosa rende anche complicato muoversi rapidamente per editare i menù (senza manuale non ce la fai), creare velocemente layers e split, perchè magari devi premere tre tasti assieme, o prima due e poi tenerli premuti mentre premi un terzo tasto, insomma poco pratico.
A mio parere, anche se va provata, è molto interessante; sulla carta offre più delle competitor, a un prezzo inferiore. Immagino che il risparmio sia stato fatto sul materiale, la tastiera ad esempio, ma d'altro canto si ha uno strumento economico, leggerissimo e molto flessibile. In effetti apprezzo molto l'editabilità totale del clone hammond, la piccola sintesi disponibile per la sezione Synth, i 6 effetti assegnabili e controllabili in tempo reale, l'ampia gamma di suoni disponibili, modificabili e miscelabili.
Sono possessore di VK7 e VR 700. Ho acquistato il VK7 nel 2000, all'epoca non credo avesse rivali nella riproduzione dell'organo Hammond, e ancora è il mio strumento elettivo per le parti di organo con il mio gruppo Odessa. Forse perché l'orecchio è abituato, o forse perchè l'editabilità del clone è sterminata, sono sempre riuscito ad ottenere con questo strumento le sonorità che avevo in mente, e faccio fatica a rimpiazzarlo. Ci ho provato con il Nord Stage Classic compact, comperato usato a scatola chiusa; ero sicuro di ritrovarmi con un clone hammond migliore, e con una stimolante sezione synth e ottimi piani con cui ispirarmi. Il clavia è durato un mese, non riuscivo a farmi andare bene la simulazione B3, che trovavo troppo fina, disarmonica rispetto a ciò cui ero abituato, nonstante vari tentativi con le equalizzazioni e le amp sim. Inoltre il piano acustico di questo strumento, quello base, non suonava bene. Ho poi acquistato un vr700 d'occasione, e mi sono trovato abbastanza bene, anche se ci sono dei limiti a mio parere assurdi.
Tra le cose ce mi piacciono poco, intanto la sezione Synth, beh non è una sezione SYnth, è un rompler. I suoni non hammond possono solo essere suonati, e affatto modificati. Anche l'effetto è preassegnato per ciascun suono e se ne può solo variare l'intensità. Ricordo che il VK 7 nella sua malandata (ma sorprendentemente utile) sezione "orchestral" permette un piccolo editing dei PCM, con addirittura un LFO.
Altra cosa scomoda è la mancanza di un display, salvi un suono in memoria e non puoi dargli un nome, non puoi vedere graficamente la disposizione dei drawbars (altra cosa possibile nel vk7). Questa cosa rende anche complicato muoversi rapidamente per editare i menù (senza manuale non ce la fai), creare velocemente layers e split, perchè magari devi premere tre tasti assieme, o prima due e poi tenerli premuti mentre premi un terzo tasto, insomma poco pratico.
lorenzovox 10-04-13 23.47
Altra cosa incomprensibile l'equalizzatore solo global, ovvero impostato per tutta la generazione sonora della macchina. Ancora, il vk7 ha un eq per ogni suono o patch (organo+orchestral), il che permette una grandissima accuratezza e varietà pasta sonora se si ha tempo e voglia. Il VR700 in teoria pure, solo che poi non puoi salvare l'equalizzazione per il singolo suono, i parametri che usi devono andare bene per tutto, piano, archi, organi...insomma non si capisce bene il perché di un limite così evidente.
ALtra cosa brutta nel vr700: un punto di forza della macchina è la multitimbricità, rispetto, che so, al nord electro. quindi il blend, ad esempio tra suoni d'organo e piano elettrico. In quest'ultimo caso vorrò magari che il pedale damper sostenga il suono di piano ma NON quello di organo, ebbene a tutt'oggi ciò non pare possibile. Mi sembrava talmente strano che ho pure scritto a ROland a riguardo. Mi hanno risposto di usare il sostenuto (O..O).
Devo però dire che la meccanica è ottima, una tastiera waterfall meravigliosa, uscite bilanciate una generazione di organo che io trovo molto gradevole e efficace.
Riguardo al nuovo vr09, pare che molti dei limiti da me lamentati siano stati superati; leggendo anche il manuale d'uso, i suoni sono tutti editabili, (attack release, cutoff, resonance, da ipad anche lfo e generazione -saw, square etc-); C?E' un display, ci sono chiare sezioni separate per cui layerare dovrebbe essere più immediato; 6 effetti simultabili editabili, parametri assegnabili ai pedali, al dbeam, bender, mi sembra un ottimo prodotto visto anche il prezzo.
L'editor di organo ha quasi tutti i parametri presenti nel vr 700, ma decisamente meno rispetto al vk7. In particolare mi pare che abbia solo due tipi di tonewheel (JAzz e Rock) più il farfisa. Ma bisogna in pratica sentire come suona. Non è uno strumento da purista, chiaramente per come è concepito, se rimane alterata la qualità rispetto a vr700 sarà molto appetibile, proprio perchè molto versatile.
Sono molto curioso di provarlo
Rimane un mistero per me l'uso del looper o della batteria live, ma forse sono io ad avere poche idee.
Un saluto a tutti
Lorenzo
ALtra cosa brutta nel vr700: un punto di forza della macchina è la multitimbricità, rispetto, che so, al nord electro. quindi il blend, ad esempio tra suoni d'organo e piano elettrico. In quest'ultimo caso vorrò magari che il pedale damper sostenga il suono di piano ma NON quello di organo, ebbene a tutt'oggi ciò non pare possibile. Mi sembrava talmente strano che ho pure scritto a ROland a riguardo. Mi hanno risposto di usare il sostenuto (O..O).
Devo però dire che la meccanica è ottima, una tastiera waterfall meravigliosa, uscite bilanciate una generazione di organo che io trovo molto gradevole e efficace.
Riguardo al nuovo vr09, pare che molti dei limiti da me lamentati siano stati superati; leggendo anche il manuale d'uso, i suoni sono tutti editabili, (attack release, cutoff, resonance, da ipad anche lfo e generazione -saw, square etc-); C?E' un display, ci sono chiare sezioni separate per cui layerare dovrebbe essere più immediato; 6 effetti simultabili editabili, parametri assegnabili ai pedali, al dbeam, bender, mi sembra un ottimo prodotto visto anche il prezzo.
L'editor di organo ha quasi tutti i parametri presenti nel vr 700, ma decisamente meno rispetto al vk7. In particolare mi pare che abbia solo due tipi di tonewheel (JAzz e Rock) più il farfisa. Ma bisogna in pratica sentire come suona. Non è uno strumento da purista, chiaramente per come è concepito, se rimane alterata la qualità rispetto a vr700 sarà molto appetibile, proprio perchè molto versatile.
Sono molto curioso di provarlo
Rimane un mistero per me l'uso del looper o della batteria live, ma forse sono io ad avere poche idee.
Un saluto a tutti
Lorenzo
lorenzovox 09-06-13 13.18
Posto alcune info, dopo aver provato il vr 09, di cui si dovrebbe essere a conoscenza PRIMA di comperare questo synth:
1) quando si cambia suono mentre è premuto il pedale sustain o mentre si stanno tenendo premuti dei tasti si innesca un "NOTE ON"
2) il pedale d'espressione è solo global, per cui se avete uno split, o layer e volete, come presumibile, controllare solo l'hammond, non potete.
3) gli effetti non sono assegnabili alle parti: se avete un layer di organo e piano, o organo e archi, TUTTO verrà processato dal leslie, overdrie e quant'altro.
4) in un hammond la percussione NON è processata dal chorus vibrato (neanche in un vk7 o in un vr 700), mentre nel vr 09 si
5) non puoi salvare una singola patch, sono banchi da 100.
Per questi motivi, pur avendone trovato uno a un buon prezzo, ho deciso di non comperare il vr 09. Ci sono diverse segnalazioni sul blog americano ROland, tra cui la mia, di persone che vogliono un update del sistema operativo che risolva queste questioni. la 3, 1 e 2, in quest'ordine, sono per me imprescindibili. A parte questo lo strumento suona bene. Ho avuto un nord stage classic, è costruito meglio, NON ha bug, ancora oggi usato costa quasi il doppio, ma il vr 09 suona meglio, nell' hammond e negli acustici sicuramente. Ecco perché tanto pressappochismo nel metterlo in commercio con questi difetti mi innervosisce.
1) quando si cambia suono mentre è premuto il pedale sustain o mentre si stanno tenendo premuti dei tasti si innesca un "NOTE ON"
2) il pedale d'espressione è solo global, per cui se avete uno split, o layer e volete, come presumibile, controllare solo l'hammond, non potete.
3) gli effetti non sono assegnabili alle parti: se avete un layer di organo e piano, o organo e archi, TUTTO verrà processato dal leslie, overdrie e quant'altro.
4) in un hammond la percussione NON è processata dal chorus vibrato (neanche in un vk7 o in un vr 700), mentre nel vr 09 si
5) non puoi salvare una singola patch, sono banchi da 100.
Per questi motivi, pur avendone trovato uno a un buon prezzo, ho deciso di non comperare il vr 09. Ci sono diverse segnalazioni sul blog americano ROland, tra cui la mia, di persone che vogliono un update del sistema operativo che risolva queste questioni. la 3, 1 e 2, in quest'ordine, sono per me imprescindibili. A parte questo lo strumento suona bene. Ho avuto un nord stage classic, è costruito meglio, NON ha bug, ancora oggi usato costa quasi il doppio, ma il vr 09 suona meglio, nell' hammond e negli acustici sicuramente. Ecco perché tanto pressappochismo nel metterlo in commercio con questi difetti mi innervosisce.
lorenzovox 09-06-13 16.25
RIspetto al nord stage classic di brutto, secondo me. Rispetto a NORD più recenti non so perché non li ho provati.
Ciao a tutti sono nuovo ed ho seguito con grande attenzione questa discussione, proprio perchè sto decidendo se acquistare la VR 09 oppure la nord elektro 3. Vorrei la vostra opinione, tenendo conto delle mie necessità: premesso che la tastiera watrefall non mi interessa particolarmente (vanno bene anche i tasti da synth) e sarei orientato comunque per un 61 tasti (cinque ottave) vi chiedo dal punto di vista sonoro cosa mi consigliate? Vorrei senz'altro un buon hammond, un wurlitzer, però anche qualche piano con sotto un tappeto di archi o synth (da tappeto appunto); ho letto che la nord electro tre non ha il layer quindi non contiene suoni tipo piano/archi (insieme) o piano/synt(tappeto)? Considerate che non dispongo di ore da passare al computer per programmare suoni
; mi serve una cosa "veloce", accendi e suoni. Per queste mie esigenze, quale è preferibile secondo voi? (il prezzo più o meno stiamo lì, la differenza sarà 300 euro, uno sforzo si può fare, magari a natale...)
; mi serve una cosa "veloce", accendi e suoni. Per queste mie esigenze, quale è preferibile secondo voi? (il prezzo più o meno stiamo lì, la differenza sarà 300 euro, uno sforzo si può fare, magari a natale...)
lifetime 07-10-13 12.11
be se ti servono per forza i layer lascia stare electro 3 ovviamente... se puoi farne a meno e se cerchi un buon clone hammond con pianoforti di tutto rispetto allora punta alla svedese!
Se il peso estremamente leggero della roland non ti interessa, prendi una kurzweil pc3k6 o una pc3 61, e hai il top..
in quest'altra discussione ( http://www.supportimusicali.it/forum/mostra.asp?msg=51781&r=1 ) sembra che layer e split con la electro 3 si possono fare... ma non ho capito granchè della spiegazione
i Sample personali dove si prendono? e come si "sovrappongono" per ottenere un layer? è una cosa complicata o si fa in 5 minuti? (ps. grazie a tutti per le eventuali spiegazioni
)
i Sample personali dove si prendono? e come si "sovrappongono" per ottenere un layer? è una cosa complicata o si fa in 5 minuti? (ps. grazie a tutti per le eventuali spiegazioni
)
@ alkemyst85
Se il peso estremamente leggero della roland non ti interessa, prendi una kurzweil pc3k6 o una pc3 61, e hai il top..
si suona bene... ma costa un pò di più...Se il peso estremamente leggero della roland non ti interessa, prendi una kurzweil pc3k6 o una pc3 61, e hai il top..
La pc3 61 costa usata anche 700-750 euro... Un prezzo ridicolo per quello che offre, costa come una korg m50 o una yamaha mox6 che in confronto sono giocattoli ben suonanti..
@ alkemyst85
La pc3 61 costa usata anche 700-750 euro... Un prezzo ridicolo per quello che offre, costa come una korg m50 o una yamaha mox6 che in confronto sono giocattoli ben suonanti..
si però non mi fido molto dell'usato... nuovo e garantito mi da più tranquillitàLa pc3 61 costa usata anche 700-750 euro... Un prezzo ridicolo per quello che offre, costa come una korg m50 o una yamaha mox6 che in confronto sono giocattoli ben suonanti..
Beh, questa è una posizione personale di cui non discuto... Personalmente ho sempre preso tastiere usate e non mi hanno mai dato problemi.. Paradossalmente solo il fantom g8 che presi nuovo aveva un problema al multieffetto dell'input..
@ lifetime
be se ti servono per forza i layer lascia stare electro 3 ovviamente... se puoi farne a meno e se cerchi un buon clone hammond con pianoforti di tutto rispetto allora punta alla svedese!
ieri ho provato il vr09 ma ha i tasti piccoli, piuttosto corti. Qualcuno sa dirmi le misure dei tasti della electro 3? grazie
be se ti servono per forza i layer lascia stare electro 3 ovviamente... se puoi farne a meno e se cerchi un buon clone hammond con pianoforti di tutto rispetto allora punta alla svedese!
giupa 14-10-13 10.40
@ SMARTKID
Scusate , ma tutti sti ultimi post...che minchia c azzeccano con la nuova ammiraglia roland???
Forse perchè nessuno si aspetta davvero una nuova ammiraglia roland. Scusate , ma tutti sti ultimi post...che minchia c azzeccano con la nuova ammiraglia roland???
Che poi dopo un anno e 30 pagine di 3d tutto quello che c'è rimasto è un'amara verità e un lacerante dubbio:
- Non c'è stata alcuna ammiraglia roland
- non sapremo mai cose se ne è fatta roland di 50.000 tiranti per fiat 500.
Edited 14 Ott. 2013 8:58
giupa ha scritto:
Forse perchè nessuno si aspetta davvero una nuova ammiraglia roland.
Forse perchè nessuno si aspetta davvero una nuova ammiraglia roland.
Roland oramai da tempo non è più un'azienda, ma una vera e propria ONLUS che raccoglie fondi per il mantenimento delle famiglie dei propri dipendenti.
Qualsiasi altra azienda avrebbe dato un calcio in culo al direttivo, per sostituirlo con gente seria. Ma la tendenza all'autolesionismo nipponico è pari solo alla tendenza alla meritocrazia qui da noi in Italia.
Kusò!
