@ ziokiller
Io non so se ho ancora diritto di parola, dal momento che sono ufficialmente un produttore di strumenti, quindi qualunque parere io possa esprimere su strumenti fatti da altri produttori potrebbe essere malinterpretato dalle solite persone con la puzza sotto al naso... Comunque, io prima di produrli gli strumenti li ho sempre comprati e suonati, e amati, e questo forum ancora una volta m'è testimone, visto che sono iscritto da oltre 15 anni.
Premesso ciò, volevo dire che se da un lato è vero che ci sono tanti strumenti, fra workstation e performance keyboards, che hanno buoni suoni di Rhodes, di Wurlitzer e compagni vari, la mia sensazione è più o meno stata sempre questa: all'inizio l'entusiasmo è a mille, poi più li suoni e più noti qualcosa che non va, qualcosa di meccanico, di artificiale, di ripetitivo, senti che lo strumento non risponde, non ti dà quello che cerchi.
Anni fai comprai quella famosa tastiera rossa (oramai venduta), è stata sicuramente una delle mie tastiere preferite con degli ottimi campioni, ma sempre di campioni si trattava, quando suonavo da solo era sempre più statica, e quando suonavo in gruppo praticamente di quei 5 o 6 livelli di dinamica ne usavo solo uno. Poi anni dopo ho commprato quella famosa workstation con quell'enorme touch screen al centro, ce l'ho ancora e mi piace ancora tantissimo, e secondo me è l'unica workstation attualmente ancora in commercio con i migliori suoni di Rhodes e Wurlitzer, e anche buoni campioni di piano acustico, ma pecca parecchio sul Clavinet, pecca a bestia sul CP80, e resta il fatto che più la suoni e più ti annoia.
Il mio obiettivo è quello di avere uno strumento che ti dà emozioni tanto quanto te le dà lo strumento vero. I campioni annoiano, puoi avere pure mille miliardi di terabyte di campioni, ma sempre camponi restano. La sintesi invece interagisce e ti può sorprendere, forse il realismo timbrico non è proprio il 100%, ma è comunque sopra il 95%, sta di fatto che la sensazione quando suoni è diversa... Uno strumento non deve solo suonare bene o funzionare bene, deve anche essere d'ispirazione.
Poi oh, questo è solo il mio personalissimo parere... ma è la spinta che avevo dentro e che mi ha portato a voler fare questo lavoro. Se mi fossi accontentato degli strumenti degli altri oggi forse starei facendo altro.
Vorrei complimentarmi per il meraviglioso strumento che avete realizzato. Bellissimo. Si sentiva davvero la mancanza di un oggetto di questo tipo, di cloni ce ne sono tanti, ma uno strumento che replicasse non solo i suoni ma anche l'anima degli elettromeccanici era un vuoto da colmare. Finora gli unici strumenti che avevano provato a ricordare l'estetica vintage erano il korg SV1 e il waldorf Zarembourg, ma voi siete andati ben oltre. Ho solo qualche piccola riserva sui pulsanti luminosi (avrei preferito quelli neri tipici dell'epoca oppure quelli colorati del mitico crumar dp 80 dynamic piano!) ma lo strumento è semplicemente fantastico! una sola parola: grazie.