10 km

Me lo sono sempre chiesto, ma che sensazione è per un medico andare in visita in qualità di paziente?

In una città come Genova 99% trovi qualcuno che conosci dall'età della pietra, quindi è sempre più un incontro fra amici che una visita.

Questo riposo è oro colato...

Capito

Oggi ho fatto il giro per eccellenza. Purtroppo c'è stato un evento che mi ha un po' rallentato e anche allungato i tempi. La suola delle scarpe ha ceduto di colpo, prima una e dopo pochi minuti l'altra, perdendo completamente la capacità di ammortizzare e restituire spinta elastica.
Essendo un percorso in cui il piano lo si vede col binocolo, mi ha reso molto più lenta la salita e faticosa la discesa.
Comunque tempo dignitoso 1 ora e 40 per 13 km.
Ora spero di ritrovare le stesse scarpe.

Stasera giro di salita mortale e discesa a razzo. Solo 4 km, a fronte di ben 23 totali in settimana.
Ottime sensazioni, scarpe scoppiate a parte.

Sono in montagna. Weekend sugli sci. Stamattina 9 km di camminata con pupo sullo zaino, ovviamente in piano forse 2 km (tipo 950 kcal bruciate, un mazzo tanto), pausa pranzo con pasta condita con un sughetto di salsiccia di Bra e barbera, ora un paio d'ore di sci ci vogliono.

brutta bestia la sinusite, ne soffro anch'io. Ogni salto fatto in ebike è una fitta tremenda nella zona frontale. Qualche sollievo lo trovo con la curcuma presa in farmacia.

Sto continuando con la preparazione del trail. Oggi la tabella prevedeva 8 km di trail 80% sterrato, focus appoggio, ritmo non tirato.
Ovviamente oggi pioggia tutta la mattina. Così con poca fiducia, fortunosamente esco prestissimo e mi fiondo a fare un sopralluogo (=prendo una strada che mi porta in alto, se lo sterrato è fattibile mi butto, se non lo è scambio con prossimo allenamento che può essere fatto su strada e mattonate).
Non sono paranoico ma è un momento in cui non posso fermarmi, non posso infortunarmi, e i trail col bagnato fresco in solitaria, magari su terreni non conosciuti, sono rischiosi.
Comunque sopralluogo ok, bel bosco sembra quasi non sia piovuto (santo vento), così mi fiondo a testa bassa, con un paio di km di salita nelle gambe in modo da essere caldo.
Primo ostacolo: il sentiero passa lungo una proprietà, un circolo sopra casa mia dove c'è una bella area BBQ (e dove in passato ho fatto più di un asado), dentro la recinzione c'è un pastore dei Pirenei grosso come un elefante. Non ho nessuna paura dei cani, soprattutto se sono chiusi in un recinto, corro lungo la recinzione quando mi rendo conto che il mostro peloso è uscito dal recinto e mi punta. Non ho paura ma non è una situazione bella.
Sterzata secca e parto come un missile col cane che dimostra di non essere un genio, rientra nel recinto e mi insegue con scarso successo, anzi, è bello scoppiato, probabilmente è vecchio (ricordavo che teneva un pastore tedesco vecchiotto e buonissimo, questo mi era nuovo).
Sarà il caso che parli con il proprietario perché il sentiero è un percorso tracciato del parco urbano, e il suo cazzo di cane non deve rompere le scatole a chi percorre il sentiero, pubblico peraltro.
Così mi ingegno e ricordo di un passaggio segreto. Un tunnel che passa sotto al bastione, siamo lungo le mura seicentesche di Genova: frego il molosso passandogli sotto.
Nel dubbio mi scapicollo a scendere lungo il sentiero che dal Bastione costeggia le fondazioni di forte Tenaglia per arrivare a quello della Crocetta, fino a che il sentiero sembra dividersi in 3. Non c'è nessuna pallina di segnalazione, vado lungo la direzione che sembrava giusta e finisco in un canneto che mi sembrava di essere lungo il Mississippi. Percorro questo stretto corridoio lungo le mura del forte Crocetta circondato da canne così alte che non vedo più il cielo, finché non finisco in una radura. L'aspetto è strano: in mezzo alle canne c'è un campo tagliato. Ma non è erba, sono stoppie verdastre... Non capisco, mi guardo attorno e vedo una fogliolina simpatica: sono finito in ciò che resta di una piantagione di marijuana rasa al suolo dalla polizia qualche tempo fa. Poco più avanti vedi la baracca dove si rifugiavano i sedicenti anarchici che fra le altre cose coltivavano ganja.
Torno indietro e finalmente trovo la strada.
Scendo, arrivo a chiudere i 4 km fra le case, e riparto per chiudere gli 8.
Ma faccio un altro giro, allungando nel bosco per 3 km abbondanti di salita e discesa a casa di altri 2 o 3 km.
Ma le tabelle si rispettano: a 8 km smetto di correre.
Arrivo a casa, doccia, sostanzioso spuntino.

Tutto torna

Stamattina è stato il momento del lento.
Il lento è veramente una tortura: correre piano, per una distanza che è una % di quella di gara, e senza grossi dislivelli.
Può sembrare strano, ma andare molto più piano della velocità di crociera abituale non è semplice.
Non è un passo a cui si è abituati, per cui si è meno efficienti.
Morale: 10 km con velocità fra i 7 e gli 8 minuti/km, diciamo 7 max in piano e discesa, 8 minimo nelle salite più impegnative.
Frequenza cardiaca media 128/Min.
Velocità media 7'28"/km.
Per fortuna per svariate settimane non lo dovrò rifare, ma è un allenamento fondamentale per la resistenza: è quello che allena in termini filosofici la resilienza alla fatica, all'andare avanti, scientificamente è l'allenamento che incide sulla beta ossidazione degli acidi grassi, che diventano il carburante preferenziale quando si va per le lunghe.

E' capitato qualcosa di simile anche a me anni fa. Il pastore tedesco normalmente legato quella sera (era l'imbrunire) esce dal cortile e mi insegue. Penso "se scappo è peggio, mi fermo e lo affronto, ci faremo male in due". Come mi fermo il cane si gira e alla stessa velocità con cui mi inseguiva ritorna nel cortile. La cosa più probabile è che si sia reso conto che era fuori dal suo territorio e quindi in difetto. Vabbè, mi sono asciugato la sudata, non quella causata dalla corsa, e sono ripartito.

Ah...!

Io una volta in bici sono stato inseguito da tre cani, ma per quanto fossero aggressivi erano piccoli e seminarli è stato più divertente che preoccupante.

Ma con un pastore tedesco...non credo che sarebbe così facile scappare.

Oggi ho pensato che mi si staccassero i muscoli.
Avevo da fare un Trail non troppo impegnativo, piano in pianura e spingendo in salita e discesa.
Discesa finale diciamo -4 km al traguardo, inizio a spingere e ho avuto la sensazione, per la prima volta, che le gambe andassero per gli affari loro, che potessi smontarmi da un momento all'altro.
Bruttissima sensazione, visto che arrivato in fondo mi aspettavano un paio di km di pianura prima di arrivare a casa.
Sensazioni durate per un bel po', poi andava tutto come sempre.
La fatica inizia a farsi sentire, ieri ripetute sui 200 e 400 MT, ci sta.

E' vero manca più di un mese, ma ormai è il momento di passare ai lavori leggeri, stai caricando molto, non recupererai in una settimana.

Ti capisco, anche io non riesco più a bere rosso come una volta, l’età si fa sentire

Così per ridere altri 15 km in due uscite molto buoni. Oggi in pausa pranzo un misto con un po' di salita, ma il dritto e finale di circa 3 km l'ho tirato sotto ai 5 minuti a km (4'34" - 4'50" - 4'54")
Che non serve a nulla in ottica gara, chiaramente.
A breve partenza per weekend in montagna, dove mi rifarò del rosso che non beve Sbaffone a suon di barbera di Einaudi (che è semplicemente strepitoso).

Stasera ottimo Trail di 8 km, 90% sterrato.
Le sensazioni di stanchezza o meglio bollitura della scorsa settimana sono state sostituite da una reattività inaspettata, soprattutto sui tratti "single track" più tecnici (e pericolosi).
Un'oretta in tutto.
Inaspettato incontro con un paio di caprioli, un cucciolo con la madre, bellissimo quadretto.
Altrettanto inaspettato banco di nebbia, nel tratto più alto, che mi ha un po' rallentato.
Molto molto bene!

Preparazione che procede con lunghi, ripetute, etc etc. In settimana visita di idoneità.